SI ALZA DI TONO LA POLEMICA SUL GASDOTTO/ LE VALUTAZIONI DELLA CGIL

| 8 Luglio 2014 | 0 Comments

La Cgil di Lecce ha diffuso in serata una nota in cui ribadisce la propria posizione di contrarietà alla costruzione del gasdotto della Tap e solidarizza con i manifestanti del Comitato No – Tap aggrediti ieri sera a Scorrano (nella foto, un momento della protesta da essi inscenata).

Ne pubblichiamo qui di seguito il testo che ci è pervenuto, firmato dalla segreteria provinciale di Lecce dell’organizzazione sindacale.

Da tempo la nostra Organizzazione partecipa al dibattito sul gasdotto trans adriatico della Tap. Così come da tempo, la Cgil di Lecce ha pubblicamente assunto la propria posizione in merito, dopo un’approfondita fase di consultazioni fuori e dentro la nostra organizzazione, permettendo a tutte le campane di esprimersi, tecnici della Tap compresi: quella di netta contrarietà al progetto attuale del gasdotto che prevede l’approdo dell’opera nella zona di San Foca, andando ad intaccare, non solo il delicato ecosistema del litorale, ma colpendo, sia sulla costa che in una vasta area dell’entroterra salentino, il paesaggio e l’economia ad alta vocazione turistica. 

Mai avremmo immaginato, però, dopo un percorso di corretto confronto tra le parti grazie anche agli Ost della Regione Puglia, che ci saremmo trovati ad affrontare un livello così infimo di scontro.

Mai avremmo immaginato di dover esprimere solidarietà e sostegno ad alcuni nostri iscritti, lavoratori e lavoratrici iscritti alla Cgil, che sono venuti oggi nella nostra sede sindacale a esporre l’accaduto e a chiederci  aiuto.

Compagni e compagne che, nella serata di ieri, nel pieno della festa di Scorrano, si sono ritrovati letteralmente accerchiati, minacciati e malmenati da componenti del Comitato feste e di altri cittadini. Tutto questo sotto gli occhi dei Vigili urbani e del Sindaco di Scorrano, oltre che di rappresentanti della protezione civile, i quali, evidentemente non hanno ritenuto di dover ristabilire l’ordine pubblico, ma anzi: sembra non si siano in alcun modo opposti a questa preoccupante situazione.

 Solo l’intervento dei locali Carabinieri ha scongiurato che la situazione degenerasse nel peggiore dei modi.

La reazione da parte dei componenti del Comitato feste, e di un numero elevato di persone al loro seguito, infatti, si è rivelata talmente violenta e aggressiva, nei confronti di pacati e civili tentativi di interlocuzione dei nostri iscritti, da indurre i militari della locale stazione dei Carabinieri a scortare i nostri iscritti, prima in caserma e poi, in auto, fino alle porte di Muro Leccese.

Questo per scongiurare che le minacce e le aggressioni, che hanno rasentato nei modi e nelle espressioni atteggiamenti simil-mafiosi, diventassero attacchi all’incolumità nei confronti delle  cinque persone, colpevoli di aver esposto per alcuni minuti una bandiera “No Tap” nei pressi delle luminarie sponsorizzate dalla Tap e per aver avuto l’ardire di rivolgere verbalmente una domanda ad alcuni componenti del comitato feste: se ritenessero che Tap potesse essere definita “energia a vocazione turistica”. 

Ci chiediamo con preoccupazione: fino a che punto vuole spingersi Tap per raggiungere i propri obiettivi? 

Il territorio si è espresso, con modi leciti e democratici, contrario all’opera così come progettata da Tap.

Non provate a umiliarlo distribuendo mance e prebende per mettere gli uni contro gli altri e scatenare una guerra che produrrà solo un risultato: la sconfitta di questo territorio e della sua sfida per ripartire, rilanciando la sua economia con quello che ha di più prezioso, il paesaggio naturale e la sua cultura.

Category: Cronaca

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