LECCE: IL SOLITO VIZIO DELLA SINISTRA…E LA SOLITA DEBOLEZZA DELLA DESTRA

| 16 Agosto 2014 | 0 Comments

Per la Costituzione e per le leggi italiane Flavio Tosi ha tutti i requisiti per candidarsi a sindaco tanto è vero che i suoi concittadini lo hanno eletto alla guida di Verona. Questo però non basta, alla sinistra salentina che si arroga il diritto di distribuire patenti di “democraticità”. Cresciuti con il mito di Stalin -lo spietato dittatore comunista- dopo aver inseguito per anni il sogno della dittatura del proletariato, oggi continuano a cercare di imporre i loro veti in nome di una presunta superiorità “culturale”. Quindi tutti contro l’amministrazione comunale di Guagnano, rea di aver proposto il conferimento del Premio Terre del Negroamaro al sindaco di Verona, città che ospita Vinitaly, il Salone internazionale del vino.
Per Sergio Blasi consigliere regionale del Pd “la scelta di premiare Tosi sta minando l’immagine di Guagnano come città accogliente”. Per la segreteria provinciale leccese del Partito Democratico sono a rischio “le idee di pace e di integrazione cui la nostra terra vuole riconoscersi”. Per Anna Cordella, portavoce provinciale del partito di Nichi Vendola “il profilo politico del sindaco scaligero e la sua appartenenza ad un partito xenofobo e razzista mal si conciliano con la manifestazione”. Una vera e propria intimidazione nei confronti del sindaco Fernando Leone. Per chi non lo ricorda, la sinistra leccese è quella che difendeva il diritto dell’Universita di Lecce ad invitare, quale relatore ad un convegno, Renato Curcio uno dei leader delle famigerate Brigate Rosse. Quelle Brigate Rosse che commisero gli omicidi di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola uccisi a Padova nella sede del Msi, e di Aldo Moro e dei cinque uomini della scorta (solo per citarne alcuni).
Capito da che pulpito viene la predica?
Roberto Tundo, componente della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

 

ndr

Se la sinistra oggi come ieri si arroga il diritto di distribuire patenti di democraticità e di criminalizzare l’avversario politico, di ciò dobbiamo ringraziare tutta quella classe politica schierata sul fronte opposto che ha permesso alla sinistra in questi decenni, non solo di rifarsi una verginità democratica, ma di diventare egemone in quei posti dove si fa la “cultura”, nel mondo dello spettacolo, del cinema, della canzone, del teatro, nelle case editrici e nelle tv di stato e anche private comprese quelle di Berlusconi.
Quando tutto ciò avveniva cosa faceva la classe politica di centro-destra? e sopratutto quella di destra?
Troppo impegnata a recuperare il tempo perduto e a fare affari con il nemico di ieri?
La destra ha amministrato città, Provincie, Regioni, cosa è restato di tutto ciò? Qualche via a Pinuccio Tatarella, a Giorgi Almirante, quando siete stati al governo è stato introdotto il Giorno della Memoria per ricordare ciò che agli italiani nessuno ha mai raccontato e che quindi non possono ricordare, quale è stato il contributo culturale, quali uomini e donne di destra del mondo della cultura dell’arte, del giornalismo  sono stati valorizzati? Nessuno.
Senza andare lontano basta guardare la città di Lecce o la Provincia di Lecce, viene dato più spazio a coloro che già avevano rapporti con queste amministrazioni e che ovviamente erano tutti di sinistra.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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