AGLI ARRESTI DOMICILIARI MA CON ESTRANEI IN CASA, GLI AFFIDA DROGA DA PORTARE VIA: ARRESTATO DAI CARABINIERI DI SALICE SALENTINO

| 24 Agosto 2014 | 0 Comments

Andrea Marcellino da Salice Salentino, classe 1983, è un personaggio noto alle cronache giudiziarie di quella località. C’era anche il suo nome, infatti, tra quelli dei 17 personaggi incappati nelle maglie della operazione “Perseo”, che nell’ottobre 2013 aveva consentito di decapitare un’associazione per delinquere lì attiva e finalizzata a traffico e spaccio di stupefacenti (cocaina in primis), oltre che a estorsioni. E per questo il trentunenne era finito in carcere a “Borgo S.Nicola”, con successiva conversione di quella misura nei più tenui arresti domiciliari. Il tutto, ovviamente, accompagnato dall’obbligo di rispettare una serie di regole, in primis il divieto di frequentazione di estranei al nucleo familiare, oltre ovviamente a quello di commettere attività illecite. Ma a quanto pare il “messaggio” non era stato recepito e per lui sono tornati i guai giudiziari. I Carabinieri della Stazione di Salice Salentino lo hanno infatti arrestato in esecuzione di un’ordinanza con cui il G.I.P. di Lecce dott.ssa Annalisa De Benedictis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Paola Guglielmi, ha revocato la sottoposizione agli arresti domiciliari e ripristinato la custodia cautelare. Il tutto in base a un’indagine velocissima effettuata qualche giorno fa proprio dai militari locali. Avendo avuto sospetti sull’effettiva condotta di Marcellino, la pattuglia della Stazione aveva effettuato un controllo supplementare a sorpresa proprio alla sua casa. E qui la prima anomalia: al suono del citofono per alcuni minuti non era seguita risposta, anche se dall’interno dell’abitazione giungevano rumori. Quindi, finalmente, il soggetto aveva aperto, smentendo anomalie in corso e cercando di manifestare una condizione normale ai carabinieri, senza però convincerli. Questi ultimi hanno avviato subito accertamenti sul posto, e ben presto avevano avuto conferma dei propri sospetti: c’erano altre persone in quella casa, e al loro arrivo erano fuggite attraverso i tetti. A stretto giro di posta ecco il rinvenimento, in un terreno attiguo a quell’abitazione, di una borsa termica: all’interno, 80 grammi di marijuana – in parte confezionata in dosi –, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Insomma, un perfetto kit da spacciatore. Ultimo tassello, giunto dopo poche ore, l’identità dei fuggitivi: due minorenni del posto, entrambi sedicenni e conoscenti di Marcellino che dunque, sorpreso dall’arrivo del controllo, gli aveva affidato quel materiale che “scottava” perché lo portassero fuori dalla sua casa e gli evitasse ulteriori guai. Per i due ragazzi è scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento. Marcellino, invece, ha “guadagnato” una denuncia di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e un nuovo “giro di giostra” nel carcere di Lecce.

 

 

 


Category: Cronaca

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