SERATA MOVIMENTATA A PORTA RUDIAE DA UN UBRIACO E DA UN SUO DIFENSORE INOPPORTUNO, DUE DENUNCE

| 7 Ottobre 2014 | 0 Comments

Nella serata di ieri, un equipaggio della sezione Volanti veniva inviata dalla centrale del 113 in Viale Università, presso il bar Rudiae, dove era segnalata la presenza di un uomo che fuori di sé arrecava disturbo ed aveva appena aggredito uno dei titolari del bar.

Gli agenti accorsi sul poto fermavano F.G., nato a Torino nel’76, in palese stato di ebbrezza alcolica, il quale aveva aggredito con un ombrello il proprietario dell’esercizio commerciale, colpendolo sulla testa e sul braccio sinistro.

Come ricostruito dai poliziotti, subito dopo F.G. aveva cercato di acquistare sigarette presso la rivendita  di viale Università dando in cambio un recipiente in plastica contenente del vino: e all’ovvio rifiuto del titolare, lo aveva schiaffeggiato, aveva arraffato dolciumi esposti sul bancone ed era uscito, colpendo inoltre con una bottiglia un passante che cercava di fermarlo.

E’ a questo punto che gli agenti della volante lo vedono all’angolo tra via Birago e via Reale, con in mano ancora la bottiglia: lo fermano nonostante la sua reazione, che però sollecita quella di alcuni ragazzi presenti sul posto, che prendono le parti dell’uomo.

In particolare uno di loro, successivamente identificato per I.D. leccese, 26 anni, insultava, esprimendosi in dialetto, gli agenti chiedendo che il fermato venisse lasciato libero ed aizzava i numerosi avventori  presenti che fischiavano rumorosamente e urlavano contro i poliziotti.

Quando gli agenti gli chiedono i documenti, s rifiuta di consegnarli e, assecondato dai numerosi avventori del bar che avevano circondato gli operatori di polizia con il chiaro fine di eludere il controllo, si dava a fuga a piedi in direzione viale Università.

Ma un poliziotto libero dal servizio notava la scena e si poneva all’inseguimento di I.D. e lo bloccava  riconsegnandolo agli operatori.

I giovani presenti all’esterno del bar, una ventina in tutto, vista la situazione, si raggruppavano, impedendo fisicamente di fare salire il loro amico sull’auto di servizio. Nonostante ciò, gli agenti riuscivano ad identificare il ragazzo e a procedere nei suoi confronti.

Al termine degli accertamenti F.G. veniva indagato in stato di libertà per minacce aggravate, lesioni, ingiurie, tentato furto, danneggiamento, oltraggio, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, con l’aggravante della continuazione, mentre I.D. veniva indagato in stato di libertà per oltraggio resistenza e rifiuto di fornire le generalità.

 

Category: Cronaca

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