LA STORIA/ I vigili – bankomat del comune di Lecce

| 15 Ottobre 2014 | 0 Comments

 (v.m.)  E’ un giorno come tanti, ma se vogliamo essere pignoli, è un sabato mattina,, sono in giro per la città quando incrocio un’auto dei Vigili Urbani di Lecce parcheggiata in bella mostra sulle strisce pedonali a ridosso di un incrocio.

Vedo un uomo ed una donna in divisa scendere dall’auto: uno prende di mira le auto parcheggiate sul lato destro della strada, l’altro su quello sinistro, blocchetti alla mano, verbali in parte compilati, a giudicare dal tempo che impiegano, e infatti passano pochi secondi ed, uno, due, tre verbali vengono piazzati con maestria sotto il tergicristalli.

Il loro atteggiamento non è quello tipico dei Vigili. Di solito i Vigili nelle altre città, ma anche nei nostri paesi, arrivano su un posto si fanno notare, magari usano il fischietto per richiamare l’attenzione, sanzionano e rimproverano gli autisti scorretti, questi ultimi si scusano e scappano via.

A Lecce invece chi scappa sono i vigili: arrivano alla chetichella, si nascondono, preparano il verbale, poi in un attimo raggiungono le autovetture prese di mira e scappano.

Anche quel sabato mattina, dopo essere passato davanti a loro, ho deciso di tornare indietro per chiedere se sembrasse loro corretto multare le auto in sosta che comunque non stavano dando fastidio, mentre la loro era parcheggiata in mezzo alla strada sulle strisce pedonali.

Il tempo di fare un’inversione a U, non più di dieci-dodici secondi e l’auto dei vigili era scomparsa, di loro nessuna traccia, solo foglietti stesi al sole sotto i tergicristalli.

Mi son messo a girare per le vie adiacenti, li ho incontrati di nuovo su viale Otranto, ma la scena non è cambiata: scesi dal loro mezzo, si sono diretti verso le auto prese di mira; i proprietari stavolta hanno fatto appena in tempo a capire, qualcuno era a fianco dell’auto, qualcun altro si è apprestato a uscire dal bar, dai negozi; un parapiglia, lamentele, proteste, però anche stavolta i vigili sono riparti in auto e scappati via, tra urle e gestacci che li accompagnavano.
Ma i nostri amministratori si rendono conto del danno che fanno utilizzando gli automobilisti come bankomat dai quali prelevare il contante?

E’ vero che Paolo Perrone la prossima volta non potrà candidarsi a sindaco, avendo fatto due mandati, e anche la Presidenza della regione pare essere sfumata, per cui diciamo che non è interessato a tenersi buono l’elettorato, ma il danno che crea nel momento in cui un’istituzione come i vigili, cominciano ad essere guardati con sospetto dai cittadini, non più visti come coloro ai quali rivolgersi con fiducia, ma coloro che con destrezza ti sfilano i soldi di tasca, a questo Perrone e company non ci pensano?

Category: Costume e società

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