IL SINDACO SCRIVE AL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA / “Non chiudere la filiale di Lecce”

| 22 Ottobre 2014 | 1 Comment

Il sindaco Paolo Perrone ha scritto al Governatoredella Banca d’Italia Ignazio Visco (nella foto) a proposito della ventilata chiusura della filiale di Lecce della Banca d’Italia. Nella missiva, il primo cittadino chiede con forza che la sede leccese non solo resti aperta, “ma venga al contempo potenziata nelle sue funzioni e servizi”.

Una richiesta, peraltro, suffragata da elementi concreti, a cominciare dal fatto che “il Salento presenta medie di utilizzo di denaro contante tra le più alte in Italia e che tale indicatore sia fonte di grave preoccupazione per le autorità preposte al controllo ed alla repressione di gravi fatti di criminalità, non solo economica”.

Ci sono poi questioni di natura geografica che sconsiglierebbero un’eventuale soppressione della filiale di Lecce. E’ risaputo– sottolinea il sindaco Perroneche l’approvvigionamento del contante da parte delle banche e delle istituzioni del territorio, a seguito dell’accentramento delle attività di tesoreria sugli uffici di Foggia – distante circa 300 chilometri da Lecce – abbia generato costi rilevantissimi ed

accresciuto i connessi rischi di sicurezza per le imprese che si occupano del trasporto di valori”.

Ecco perché la chiusura della filiale di Lecce costituirebbe un grave atto di miopia nei confronti del territorio, delle imprese e delle istituzioni che vi operano. Un incomprensibile gesto di abbandono da parte dello Stato rispetto ad un territorio già marginale sul piano geografico”.

Per queste ragioni il sindaco Perrone auspica chela Banca d’Italia, istituzione tra le più prestigiose del Paese, voglia tenere conto delle legittime necessità ed aspettative del Salento e non abbandoni al suo destino, in questi anni di terribile crisi, un territorio e le sue istituzioni, che al contrario vedono nell’Organo di Vigilanza un sicuro presidio di legalità”.

 

 

Category: Costume e società

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    SULLA VICENDA E’ INTERVENUTO IL CONSIGLIERE REGIONALE ERIO CONGEDO CON UNA NOTA CHE QUI DI SEGUITO PUBBLICHIAMO_____

    “Quello che sembrerebbe scaturire in qualche modo dal nuovo corso di Matteo Renzi non è altro che un deciso arretramento dello Stato sul territorio.
    La cancellazione di tribunali, soprintendenze, prefetture, questure e indirettamente anche di filiali della Banca d’Italia, rappresenta la sottrazione ai cittadini di fondamentali presìdi di legalità e trasparenza.
    Mi sembra francamente la politica del carciofo da parte di chi, inesorabilmente, impoverisce i territori di punti di riferimento e di risorse istituzionali, senza peraltro preoccuparsi delle conseguenze. Il caso della filiale della Banca d’Italia a Lecce, che sembra figlio del clima che il Governo ha determinato con le sue scelte, è emblematico.
    Sono fermamente convinto che serva oggi una capillare mobilitazione sia sul versante politico che su quello istituzionale, a cominciare dai rappresentanti dei grandi partiti che in periferia sono chiamati a difendere le comunità anche contro ciò che gli stessi partiti determinano a Roma.
    Si blocchi tutto questo prima che le conseguenze diventino irreversibili.
    Il gruppo di Forza Italia alla Regione Puglia farà la sua parte chiedendo innanzitutto al presidente del Consiglio regionale di mettere ai voti in aula uno specifico ordine del giorno proprio contro il taglio della sede leccese della Banca d’Italia”.

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