Le dichiarazioni di Paolo Perrone dopo l’incontro con Salvatore Adduce / L’INSUCCESSO GLI HA DATO ALLA TESTA

| 24 Ottobre 2014 | 1 Comment

(Rdl) Il sindaco di Lecce Paolo Perrone ha incontrato questa mattina il collega di Matera Salvatore Adduce (nella foto).

L’ufficio – stampa del Comune ha diffuso al riguardo le dichiarazione del primo cittadino leccese. Eccole:

“Sin dall’inizio di questo percorso legato alla candidatura a Capitale Europea della Cultura avevamo compreso che avremmo avviato una interlocuzione privilegiata se una delle due città fosse riuscita ad ottenere il prestigioso titolo. E così è stato. Stiamo ragionando su una collaborazione sul piano organizzativo e progettuale  e sulle possibili modalità di lavoro tra i due staff.

Ho ascoltato in questi giorni una ridda di polemiche. Ma non accetto rimostranze da coloro i quali dicono di non essere stati coinvolti nel progetto Lecce2019, perché questo processo era aperto a tutti, indistintamente: chi lo ha fatto ha dimostrato di non aver compreso appieno il significato autentico di Capitale Europea della Cultura. Che significa mettere assieme identità e sensibilità diverse, rafforzare e risvegliare il senso di comunità e immaginare un futuro comune migliore. Si tratta di un valore inestimabile che possiamo dire di aver già capitalizzato.

Adesso il nostro obiettivo sarà quello di ‘proteggere’ le energie, i sentimenti diffusi, l’insieme di valori e di idee che hanno accompagnato una comunità, quella leccese, che ha deciso di comune accordo quale sarà il suo futuro”.

Dal canto suo sindaco di Matera Salvatore Adduce ha dichiarato quanto segue:

“Ho proposto al sindaco Perrone di provare a fondere i due progetti e magari anche i due team per avviare un percorso comune. La rigenerazione urbana, ad esempio, rappresenta uno dei temi straordinariamente importanti per il futuro sul quale Lecce ha puntato con decisione raggiungendo significativi risultati. Ecco perché da questo progetto intendiamo trarre spunti molto interessanti per l’intero Mezzogiorno: sono convinto che lavorando sodo in questi quattro anni, nel 2019 potremo lasciare una traccia indelebile per le nuove generazioni”.__________________________________

(g.p.) Insomma, dopo aver messo su una candidatura raffazzonata ed estemporanea, i cui costi devono essere ancora indicati, alla faccia ella trasparenza, col mirabolante risultato di aver avuto zero voti; una candidatura non sorretta da spessore culturale autentico, gestita invece in funzione del sistema di potere accumulato negli anni fra gli amici e gli amici degli amici dei politici di professione; una candidatura inoltre debole perché chiaramente improvvisata, futile e fatua, capace di pensare alla cultura  soltanto come spettacolo e business, Paolo Perrone, impareggiabile, dà la colpa agli altri e, impunito, insiste nel mettere le mani almeno su qualche po’ di appalti da gestire, magari ancora con la copertura – immagine il suo gurù Airan Berg.

Stupefacente. Neanche una parola di autocritica, nemmeno un pensiero di sana meditazione su quanto e da più parti gli è stato spiegato  criticamente in questi giorni, e noi, con dovizia di argomentazioni, fra i primi, nel nostro editoriale “la fine dell’utopia” la sera stessa della notizia della vittoria di Matera.

Non accetta rimostranze, il nostro Sindaco. Altro che capire, concepire e percorrere quelle strade nuove che sono urgentemente necessarie!

Va avanti dritto per la sua strada e pazienza se non sarà un’autostrada, ma un sentiero tortuoso, frutto della beneficienza altrui, pur di poter portare a casa un po’ di milioni di euro, da dividere fra i soliti noti e da mettere all’incasso dello spettacolo, della propaganda e della politica, che, come è noto, con la cultura non c’entrano proprio niente.

Ma che te lo dico a fare?

 

 

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Category: Cultura

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    A QUALCHE GIORNO DI DISTANZA, RITORNA SULLA QUESTIONE DELL’ESITO DELLA CANDIDATURA DI LECCE A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA IL CONSIGLIERE COMUNALE PAOLO FORESIO, CON UN COMUNIATO CHE QUI DI SEGUITO PUBBLICHIAMO:
    “Noto una certa voglia da parte del sindaco Paolo Perrone e di altri esponenti del centrodestra di archiviare la pratica “Lecce 2019″ un po’ troppo frettolosamente, bypassando completamente l’esame politico dell’esito. Sapere come è stato accolto un Bid Book su cui abbiamo investito come città per mesi impegno umano e risorse economiche mi sembra un atto dovuto nei confronti dei cittadini, un atto che serve per capire quali sono state le criticità, i punti di debolezza e gli eventuali errori che hanno causato la nostra bocciatura.

    Siccome il primo cittadino ha alimentato per settimane la convinzione di tutta Lecce che la partita ce la stessimo giocando ad armi pari con Matera, allora capire o no se così è stato diventa un fatto politico rilevante.
    Quindi, basta nascondere la testa sotto la sabbia solo perché le cose non sono andate. Si abbia il coraggio di affrontare la realtà. Cerchiamo di ragionare tutti insieme sui numeri e sulle valutazioni serie, attendendo che siano rese note, e proviamo a capire se il progetto messo in piedi – e sul quale si dice che il Comune voglia continuare a puntare – sia valido o meno secondo il parere esterno e super partes dei commissari europei.
    Ecco perché sapere se abbiamo finito la gara secondi o ultimi forse non cambia niente o non ha senso per chi è solito autocelebrarsi ed autoassolversi, ma fa una grande differenza per chi vuole trarre un qualche insegnamento da questa seria ed autorevole competizione europea”.

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