ROBERTO VECCHIONI NEL SALENTO A leccecronaca.it: “Nella vostra terra si respira l’ odore della cultura”

| 18 Aprile 2015 | 0 Comments

di Paola Bisconti______

Si è svolta ieri sera, presso la Galleria del Palazzo Ducale, a Cavallino, la presentazione del nuovo libro di Roberto Vecchioni “Il mercante di luce”, Einaudi.

Il numeroso pubblico ha accolto con entusiasmo il cantautore, presentato dal sindaco Lombardi e dall’onorevole Gorgoni. A moderare la serata c’era la giornalista Nicla Pastore e un relatore d’eccezione come il professore Antonio Errico, che ha definito Roberto Vecchioni, un narratore omerico.

Il romanzo, infatti, è permeato di riferimenti agli scrittori classici, il cui pensiero è utilizzato tra le pagine del libro per raccontare il rapporto di un padre che sta per perdere il figlio affetto da una grave patologia, una relazione che si intensificherà sempre di più. L’obiettivo del testo però non è solo quello di decantare la cultura greca e latina, ma anche imparare a comprendere quanto sia prezioso il tempo e cogliere il senso della vita. Ecco perché Antonio Errico ha ribadito come “Il mercante di luce” sia un libro sulla bellezza dell’essere, “su un’esperienza che prima di farsi conoscenza diventa stupore”.

Poco prima della presentazione ho avuto il piacere di porre alcune domande a Roberto Vecchioni (nella foto).

D) Nel romanzo lei affronta una questione delicatissima ovvero la malattia inguaribile di un ragazzo. Può essere la poesia, la cura? Il rimedio ai mali dell’esistenza?

R) Io ho voluto raccontare la storia di una persona che sa benissimo di dover morire nell’arco di pochi mesi e lo sa perché è particolarmente intelligente. Questa è una discrepanza tremenda: la morte vicina e l’intelligenza che gliela fa conoscere. E allora l’unica pace che trova il ragazzo risiede nell’aiuto offerto dal padre che gli offre la disponibilità nel presentargli quanti più sentimenti possibili. Così facendo consente al figlio di vedere le cose in una maniera nuova, questo avviene non certo per fargliele rimpiangere ma per apprezzarle in modo diverso. Tutto ciò potrebbe aiutare il protagonista ad abbandonare la terra con un po’ più di tranquillità.

D) Tra le pagine del libro si fa riferimento agli eroi. Quali sono gli eroi del nostro tempo?

R) Ce ne sono tanti. Si tratta di gente che ha proseguito sulla propria strada nonostante le difficoltà, gli ostacoli incontrati nel tragitto ha portato avanti il proprio obiettivo. Mi riferisco alle persone che hanno cercato di denunciare il marcio che logora la società. Ma sono eroi anche tutti coloro che lavorano ogni giorno, che non hanno divertimenti, guadagnano poco più di mille euro (se sono fortunati) e devono mantenere la propria famiglia. Anche loro sono eroi d’altro tipo e anche più grandi.

D) Lei ha dichiarato che il Salento è una parte d’Italia che la fa sentire orgoglioso di essere italiano. Cosa si sente di dire oggi che è qui a presentare il suo libro?

R) Beh sono molto felice. Fortunatamente sono riuscito ad organizzare una serie di appuntamenti che mi permetteranno di sostare per sei giorni. Qui sento veramente l’odore della cultura e non di quella meschina, non è la cultura dottorale, quella fatta di citazioni. Ritengo che la cultura sia uno dei più grandi atti di libertà e io nel Salento sento che questo atto di libertà si propaga continuamente, così come noto la volontà di conoscere l’altro e aprirsi alla diversità.

 

Tags:

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.