SULLA QUESTIONE DEL DISSECCAMENTO DEGLI ULIVI LA REGIONE PUGLIA SI DIMETTE DAL PROPRIO RUOLO ISTITUZIONALE

| 28 Aprile 2015 | 0 Comments

di Roberto De Salvatore___

 Non c’erano dubbi che le ambiguità, e la pochissima voglia di mettersi contro le decisioni delle stanze del potere, nazionali ed europee, portassero ad una decisione come quella di svincolarsi dal dovere di discutere con tutti i rappresentanti regionali questo problema gravissimo che rischia di mettere in ginocchio un reparto fondamentale della nostra economia regionale.

La denuncia contro questo disimpegno viene da Riccardo Rossi, candidato per la presidenza alla Regione con la lista ‘L’altra Puglia’ che in un comunicato stampa afferma: “Sulla questione del disseccamento degli ulivi, la Regione Puglia sceglie di dimettersi dal proprio ruolo di istituzione democratica rappresentativa. A questo equivale, per noi, la decisione di rinvio sine die della seduta straordinaria e monotematica del Consiglio regionale, inizialmente prevista per domani. La nostra Costituzione assegna alle istituzioni democratiche il compito di rappresentare i cittadini, e quindi anche il dovere di rendere conto agli stessi del proprio operato. La Regione Puglia oggi ha scelto di sottrarsi al confronto con i propri rappresentati e quindi di sottrarsi ai doveri che il proprio ruolo implica. Per questo sosteniamo che oggi la Regione ha scelto di dimettersi dal proprio ruolo, fuggendo e rifugiandosi sotto la gonna di mamma-Europa”.

Naturale che a pochi giorni dalle elezioni regionali ci si defilasse evitando di prendere qualunque decisione in merito. SEL è finito come partito ed è pronosticabile che lo stesso Vendola, naufragato nei consensi dei pugliesi sulle questioni di non poco conto come la sanità, l’ILVA di Taranto e l’affaire Xylella, stia prevedendo di confluire anche lui nel nuovo partito-balena di Renzi per nuovi incarichi di prestigio, e per questo non intende mettersi contro la risoluzione del governo di obbedire alle direttive della UE, senza ascoltare i pugliesi.

A Riccardo Rossi fa eco l’eurodeputata dell’Altra Europa con Tsipras/GUE Eleonora Forenza che proprio domani ribadirà nel corso dell’assemblea plenaria del parlamento europeo “Noi chiediamo di fermare subito il piano di eradicazione generalizzata ed il conseguente trattamento con fitofarmaci altamente inquinanti. Riteniamo inapplicabile al caso pugliese la normativa europea che il Piano Silletti dovrebbe mettere in atto. Si tratta, prima di tutto, di una normativa calibrata su un batterio differente da quello rinvenuto in Puglia, mentre resta ancora tutta da dimostrare la responsabilità di questo batterio nel fenomeno di disseccamento che alcuni ulivi stanno manifestando, principalmente nel Salento. Si tratterebbe di un intervento inutile, e comunque non risolutivo, che determinerebbe un grave rischio per la salute umana, animale e vegetale, nonché per il paesaggio e l’ecosistema. Resta nostra opinione che il fenomeno richiederebbe con urgenza maggiori approfondimenti scientifici e l’utilizzo di buone e sane pratiche agricole, già rivelatesi utili in diversi casi nell’azione di contrasto al fenomeno. In ogni caso, l’importanza della vicenda pretende da parte della Regione una piena assunzione di responsabilità di fronte ai propri cittadini, non la triste fuga che invece oggi si è scelto di mettere in scena. Per questo chiediamo che anche il disseccamento degli ulivi venga trattato nella prossima seduta del Consiglio regionale, già riconvocata per il 5 maggio su tutti gli altri punti inizialmente presenti nell’ordine del giorno del 29”.

Ma è pensabile che i politici regionali, specie quelli della maggioranza, impelagati a fare incetta di voti, abbiano la voglia il 5 maggio, in piena campagna elettorale, di sedersi a discutere di un problema che a quanto pare è già stato deciso altrove? Qualche giorno fa le pratiche di eradicazioni degli ulivi si fermarono, pensate perché si volesse studiare bene se non ci fossero altri strumenti per salvare un patrimonio di inestimabile valore? No di certo, si sono fermati solo per escogitare un sistema che eviti lo scontro con la gente, magari andando a sradicare ulivi la notte in silenzio e senza problemi. Se qualcuno ricorda il film di Alberto Sordi ‘Mafioso’, ad un certo punto viene pronunciato un proverbio siculo che dice ‘Quando mamma comanda, picciotto va e fa’. Ecco, anche qui mamma Europa (istigata anzi comandata da fuori Europa) comanda e picciotto deve andare e fare, ma i salentini subiranno passivi?

 

Category: Cronaca

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