GASDOTTO, NUOVO STOP AI LAVORI PRELIMINARI DELLA TAP DA PARTE DEL COMUNE DI MELENDUGNO. LUIGI QUARANTA LO DEFINISCE ILLEGITTIMO E CHIEDE I DANNI, ANTONIO NAHI CONFERMA IL PROVVEDIMENTO

| 13 Maggio 2015 | 2 Comments

(Rdl)______I lavori preliminari di sondaggio della Tap a San Foca, dove, come è noto, dovrebbe approdare il gasdotto (nella foto, la spiaggia riconfermata pochi giorni fa Bandiera blu), sono di nuovi bloccati.

Se ne lamenta in un comunicato Luigi Quaranta, “senior media advisor”, minacciando ricorsi alla magistratura ai danni del Comune di Melendugno.

Ecco quanto sostiene i consorzio Trans Adriatic Popeline:

“Agenti della Polizia Municipale di Melendugno hanno compiuto ieri sera un’ispezione ai lavori in corso per i sondaggi geotecnici in uno dei punti autorizzati dal decreto della Prefettura di Lecce del 30 maggio 2014, al termine della quale hanno contestato al personale di cantiere la mancanza in loco di della documentazione tecnica e la mancanza di autorizzazione paesaggistica e ordinato la sospensione delle attività “fino alla verifica della documentazione tecnica e di tutte le autorizzazioni possedute”.

Vale preliminarmente ribadire che il punto sul quale è stata effettuata l’ispezione, ed è stata intimata la sospensione dei lavori, NON E’ uno dei quattro per i quali TAP è in attesa di ricevere l’autorizzazione paesaggistica dai competenti uffici regionali chiamati a supplire l’immotivata inerzia del Comune di Melendugno.

In ogni caso questa nuova sospensione, ad avviso di TAP è un atto illegittimo e arbitrario, considerato che la documentazione è in possesso dell’ufficio tecnico comunale già dallo scorso 7 ottobre 2014 (data della Comunicazione di inizio lavori) e, soprattutto perché disposto in palese violazione dell’ordinanza del Tar del Lazio del 28 gennaio scorso. Con quel provvedimento i giudici amministrativi hanno cancellato gli effetti dell’ordinanza con cui il 7 ottobre il Comune aveva disposto la sospensione dei sondaggi appena iniziati e hanno sancito che i carotaggi – sono “autorizzati con decreto prefettizio del 30 maggio 2014”, “sono quelli per i quali non è risultato necessario il nulla osta paesaggistico”, “costituiscono adempimento della prescrizione del decreto VIA”, sono urgenti “al fine di poter compilare la progettazione esecutiva” e “non comportano un’alterazione permanente del territorio ed hanno portata ridotta”. A questa pronunzia del Tar Lazio il Comune è tenuto a conformarsi.

TAP ha pertanto diffidato il Comune a revocare immediatamente l’atto ed ha informato dell’accaduto la Procura della Repubblica di Lecce perché valuti la sussistenza di condotte penalmente rilevanti. L’azienda intende inoltre chiedere il risarcimento dei danni derivanti dalla sospensione dei lavori sia riguardo al fermo delle attività incorso (pari a 5.000 euro al giorno), sia per i relativi ritardi nell’esecuzione dei lavori di costruzione del gasdotto”.

***

Raggiunto telefonicamente da leccecronaca.it  Antonio Nahi, comandante della Polizia Municipale di Melendugno, ha confermato la notizia: “Abbiamo mandato ieri sera una pattuglia di polizia municipale a verificare quanto stava avvenendo. Gli agenti intervenuti hanno constatato che il personale del cantiere non aveva con sé tutta la documentazione necessaria ad operare: mancavano atti formali di autorizzazioni a nostro avviso necessari per i lavori in corso, previsti dalla normativa vigente.

Abbiamo invitato il personale a produrli e a bloccare i lavori fino a quando non fossero stati in grado di consegnarceli.

Al momento non abbiamo ricevuto la documentazione richiesta e i lavori sono pertanto ancora fermi.”

 

 

 

 

Category: Cronaca

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  1. Marco De Matteis ha detto:

    Esprimiamo la nostra vicinanza alle istituzioni che ancora fanno il possibile per resistere allo scempio che Tap vuole compiere sul territorio Salentino.

    Sosteniamo con tutte le nostre forze la battaglia che vede le comunità che vivono il territorio sfidare chi questo territorio lo vede solo come un ostacolo, un insopportabile intruglio di burocrazie, autorizzazioni, permessi e reticenze.

    La minaccia da parte della Trans Adriatic Pipeline di un risarcimento di 5 mila euro per ogni giorno in cui i lavori saranno fermi è un vero e proprio atto di sfida a viso aperto nei confronti del territorio.

    Riteniamo grave come chi governa questa Regione o ambisce a governarla (a destra e a sinistra) lasci passare in cavalleria e non alzi la testa di fronte a tali minacce.

    La scelta del Comune di Melendugno avviene mentre da Roma si attende l’Autorizzazione Unica all’opera da parte del governo centrale, guidato in larga parte da quelle stesse forze politiche che in Puglia si presentano ufficialmente ostili al progetto. Come al solito le forze politiche del cosiddetto “centrosinistra” italiano parlano con voci confuse e contraddittorie ma ancora una volta, nella realtà dei fatti, si dimostrano asservite a qualsiasi diktat e richiesta del mercato globale.
    Di strategico e di positivo per il territorio salentino (e non solo per questo) il progetto Tap non ha nulla.
    Il progetto TAP incarna invece un ulteriore esempio di come gli interessi delle multinazionali dell’energia siano spesso e volentieri profondamente opposti agli interessi e ai sentimenti delle popolazioni che vivono sulla loro pelle le conseguenze dirette di queste “Grandi Opere”. E se a queste grandi opere le popolazioni si oppongono non è perché hanno interesse a difendere il loro orticello o sono affezionate a battaglie di retroguardia, ma perché hanno un’idea profondamente diversa dei concetti di progresso, di sviluppo e di benessere».

    La lista l’Altra Puglia, per cui sono candidato al consiglio regionale, esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà all’Amministrazione comunale di Melendugno, al comitato No Tap e a tutti i cittadini che continuano a battersi ogni giorno e in mille forme nel tentativo di fermare quello che è, nella sostanza e nel suo profondo significato, un tentativo di svuotare un territorio della sua terra.

  2. Luigi Quaranta ha detto:

    Il rilascio della autorizzazione per la realizzazione dei sondaggi geotecnici nei quattro punti di prelievo in area sottoposta a vincolo paesaggistico consente finalmente a TAP di completare, come prescritto da ultimo nel decreto Via, la campagna di sondaggi a terra lungo il tracciato del gasdotto e nell’area in cui sarà realizzato il Terminale di ricezione.
    L’atto (del 12 maggio scorso, a firma della dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia, iscritto al n. 193 del registro delle determinazioni) contiene una obiettiva e puntuale ricostruzione dei ritardi e delle inerzie del Comune di Melendugno che hanno indotto la Regione ad esercitare la funzione di supplenza ad essa conferita dalla legge.

    Nei prossimi giorni dunque TAP inoltrerà al Comune di Melendugno la Comunicazione di inizio lavori e procederà prima alla bonifica da eventuali residuati bellici e poi alla estrazione delle “carote”.
    La prossima settimana inoltre sarà effettuato il sondaggio previsto nell’area del fitodepuratore di Melendugno, nella quale è stata conclusa (negativamente, come in tutti i siti sondati fino ad ora) l’attività di bonifica da residuati bellici; si tratta dell’ultimo dei 40 sondaggi autorizzati dalla Prefettura il 30 maggio scorso.

    Resta da completarequello iniziato il 12 maggio scorso in un fondo privato e poi bloccato dalla Polizia municipale di Melendugno: per esso TAP è ancora in attesa di conoscere le “conclusioni” a cui è arrivata la verifica della documentazione asseritamente in corso da parte degli uffici comunali. TAP ribadisce comunque la propria intenzione di chiedere ai responsabili il risarcimento dei danni provocati da questo atto arbitrario e illegittimo.

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