XYLELLA / LA GUERRA CONTINUA / IL SALENTO SOTTO ATTACCO, INFORMATEVI, PARTECIPATE, AIUTATECI!

| 7 Luglio 2015 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Dopo una pausa di calma solamente apparente, oggi l’ attacco al Salento, voluto dai potentati economici, dalle lobby, dagli affaristi, sotto l’ egida della Comunità europea, del governo, della Regione Puglia con i suoi apparati, le sue agenzie, i suoi comitati pseudo scientifici, ha fatto registrare una preoccupante escalation.

leccecronaca.it ha cercato di documentare e di spiegare tutto., chi avrà la bontà di dedicarci la propria attenzione troverà – crediamo – molti spunti di documentazione e di riflessione, nonostante il blocco elle notizie attuato dal potere.

Vediamo adesso in serata di fare una sintesi di quanto accaduto dall’ alba di ‘ stamattina.

Nei pressi di Oria, sono stati abbattuti quarantasette ulivi in buon salute, alcuni dei quali secolari, da parte degli uomini e dei mezzi dell’ agenzia regionale Arif, l’ ente regionale che si occupa di attività irrigue e forestali: chissà se c’ era qualcuno di quelli che hanno scritto sull’ ultima scheda elettorale “S.Blasi”, oppure “Blasi S.”.

Ciò è avvenuto manu militari, con un blitz protetto da un dispiegamento di forze dell’ ordine degno di un’ operazione contro l’ esercito dell’ Isis, per scongiurare le proteste di ambientalisti, agricoltori, cittadini, il popolo degli ulivi, insomma, che nei mesi scorsi aveva scongiurato con la propria presenza fisica i folli abbattimenti.

Dobbiamo risalire indietro di un secolo e mezzo per trovare, come i Bersaglieri dell’ esercito sabaudo diventato quello della neonato regno d’ Italia, un comportamento simile dei militari schierati contro il territorio e contro il suo popolo.

Ciò è avvenuto impedendo l’ accesso agli organi di informazione, in spregio ai diritti costituzionali.

Non volevano fare entrare nemmeno il sindaco di Oria, il quale è dovuto ritornare accompagnato dai suoi agenti della polizia municipale, e solo così è riuscito a passare oltre le transenne.

Ciò è avvenuto senza nessuna certezza scientifica sulla correttezza e sulla opportunità di un simile ‘rimedio’.

Ciò è avvenuto mentre c’è un’ indagine penale della magistratura di Lecce in corso proprio sulle origini e sulle cause del disseccamento rapido.

Ciò è avvenuto dopo che il primo piano – Silletti è stato cassato da diversi pronunciamenti della magistratura amministrativa.

Ciò è avvenuto senza che del secondo piano previsto e preannunciato nessuno ha saputo mai niente.

Ciò è avvenuto senza che nessuno abbia potuto dire in base a che cosa, in forza di quale decisione, di quale atto adottato con certezza, a monte o a valle, è avvenuto.

Ciò è avvenuto con la forza e la violenza, con i provvedimenti di eradicazione notificati ai proprietari dei terreni alle prime luci dell’ alba, senza lasciare loro il tempo di potersi opporre legalmente, e immediatamente subito dopo messi in pratica.

Ciò è avvenuto con l’ uso anche di armi chimiche, con sostanze nocive spruzzate sui terreni ‘bonificati’ da cui erano stati espiantati gli ulivi.

Mentre scriviamo, a Oria si sta svolgendo una riunione degli amministratori locali e di cittadini tutti per decidere il da farsi: sono previste azioni legali.

Ma c’è poco tempo, come notava la nostra Eleonora Ciminiello nel suo reportage di guerra: domani uomini e mezzi continueranno il massacro.

C’è bisogno di un intervento superiore urgente, e al momento non si vede chi e come possa fermare la folle mattanza di nostri ulivi, cioè la devastazione del nostro territorio, cioè la cancellazione della nostra storia e della nostra identità.

Michele Emiliano, non pervenuto. Ora la campagna elettorale è finita, ora non servono più parole, ora servono fatti. Invece il neo presidente ha emanato un silenzio assordante: sapeva quello che sarebbe avvenuto ‘stamattina? Il suo dirigente del settore agricoltura che ha firmato le ordinanze, lo aveva avvertito? Nessuno del suo faraonico gabinetto di presidenza, che ci costerà un milione di euro in più all’ anno, sapeva niente? Se no, perché non era informato? Se sì, che cosa ha fatto per impedirlo? Ha finito di giocare a fare il leader della “ditta” futura, trastullandosi di nominare assessori a vanvera, contro il loro volere?

L’ unica speranza ragionevole al momento è nella magistratura, in un qualche provvedimento urgente della procura della Repubblica di Lecce, o di Brindisi, che, se non altro per pararsi il culo, spinga i responsabili a fermare la triste macchina da guerra messa in piedi.

Ma c’è un’ altra speranza, ultima dea, irragionevole, eppure fortissima.

Ognuno come può, chi c’è, chi ci abita, chi è andato via, chi ci viene in vacanza, chi ne è solo geograficamente lontano, chi da ogni luogo ha seguito, o vorrà d’ ora in poi seguire queste cronache di pura follia scaturite dal profitto degli speculatori, dall’ incapacità della vecchia politica, dalle speculazioni degli affaristi, si stringa intorno e dentro il Salento, faccia sentire la sua voce, partecipi, in un modo o nell’ altro gridi, si schieri, partecipi e urli con tutto il fiato che ha in gola: no!.

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

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