NO TRIV: ARNESANO, SIGNORE, CONGEDO

| 11 Luglio 2015 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Tre comunicati aventi lo stesso argomento, le trivellazioni autorizzate dal governo – Renzi nei nostri mari per la ricerca di petrolio. Nonostante riunioni, proteste, manifestazioni (le ultime in ordine cronologico, il digiuno di alcuni sindaci, anche in altre regioni, e una nuova ‘passeggiata’ in programma a Santa Maria di Leuca domani domenica 12) incombe l’ inizio della devastazione. Cominciamo con la presa di posizione della Cgil Lecce, firmata dal segretario Salvatore Arnesano______

No a trivellazioni e vicinanza a Sindaci. Risorse paesaggistiche, ambientali e ittiche valgono più di un pozzo di petrolio.

La Cgil di Lecce dichiara netta contrarietà alle trivellazioni nei mari Adriatico e Ionio per la ricerca di idrocarburi ed esprime solidarietà e vicinanza nei confronti degli amministratori locali che in questi giorni portano avanti uno sciopero della fame contro le autorizzazioni già rilasciate dal Governo nazionale.

Questa Organizzazione sindacale sostiene, con convinzione, che le trivellazioni produrranno nel territorio salentino conseguenze devastanti: innanzitutto il rischio di grave inquinamento del mare e di possibili incidenti danneggerebbero irreparabilmente l’ambiente. Gli esempi precedenti in merito ci sono e sono più di uno.

Le tecniche utilizzate per le trivellazioni, in ogni caso, rischiano di danneggiare gravemente i fondali, quindi la flora la fauna di queste aree marine del Mediterraneo.

Si tratta di questioni molto serie che daranno il colpo decisivo a ogni prospettiva per il Salento di far crescere sviluppo turistico sostenibile e di rilanciare l’occupazione valorizzando le sue risorse paesaggistiche e culturali.

Senza parlare del danno all’attività della pesca: un settore già in grave difficoltà e che vedrebbe la propria definitiva demolizione davanti a una compromissione così radicale dei mari e dell’ambiente in cui cresce la fauna ittica.

Nel Salento sono stati investiti denaro pubblico e privato e spesi anni di battaglie per la regolamentazione della green economy: risorse economiche e battaglie civili e istituzionali evidentemente considerate vane.

La Cgil di Lecce ritiene che questo territorio abbia una grande alternativa alle trivellazioni per il petrolio: quella di tenere insieme gli obiettivi di tutela del territorio e di creazione di occupazione.

La richiesta al Governo nazionale è di cambiare queste scelte devastanti; quella al Governo regionale, di operare a difesa dell’intero territorio pugliese______

Segue il comunicato di ‘Fratelli d’ Italia’ – Alleanza nazionale, firmato dal portavoce provinciale Pierpaolo Signore______

Che a questo governo interessino poco le vicende del nostro territorio e delle sue genti, piuttosto che gli interessi di lobby d’affari e multinazionali, appariva già evidente a tutti. Con i permessi indiscriminati alle trivellazioni lungo il litorale e le coste del nostro Salento, Renzi & co. dimostrano irrimediabilmente la loro assoluta indifferenza alla grande vocazione turistica, fonte ormai primaria della nostra economia, consentendo una violenza paesaggistica e ambientale inaudita.

Per tali motivi la Costituente Provinciale leccese di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che già aveva partecipato ad una manifestazione analoga tenutasi proprio a Leuca nel novembre 2014, aderisce pienamente a quella di Italia Nostra di domenica prossima a Leuca, organizzata contro queste trivellazioni, a cui parteciperà una sua delegazione di dirigenti e militanti del partito______

Infine, per il momento, il comunicato del consigliere della Regione Puglia Erio Congedo della lista ‘Oltre con Fitto’ ______

Nel manifestare la condivisione dell’iniziativa e la personale solidarietà ai sindaci che si stanno mobilitando contro le trivellazioni al largo di Leuca e quindi contro le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel mare Ionio – spiega – mi auguro che il presidente della Regione Emiliano assuma una posizione molto forte nei confronti del Governo Renzi. L’occasione rappresentata da questo incontro anti-trivelle tra i governatori di Calabria, Basilicata e Puglia, sindaci, associazioni e semplici cittadini a Policoro il prossimo 15 luglio, è ghiotta per manifestare la contrarietà alle trivellazioni da parte delle istituzioni e della comunità pugliese. Emiliano abbia il coraggio di contestare a Renzi le scelte sul fronte delle trivellazioni nello Jonio, ma lo faccia però con un atteggiamento serio e concreto. Non servono posizioni di facciata, giochetti, tweet vuoti e inutili, manovre per prendere tempo e trasferire ad altri livelli istituzionali decisioni che non si vogliono assumere per non urtare la sensibilità del Governo e indispettire Matteo Renzi. Come già accaduto con il precedente governo regionale______

 

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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