UNA DENUNCIA DELL’ ADOC / IMPOSSIBILE SMALTIRE L’ OLIO ESAUSTO A LECCE CITTA’, PROVVEDERE CON URGENZA

| 24 Luglio 2015 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente provinciale dell’ associazione di difesa e orientamento dei consumatori, ADOC, Alessandro Presicce, CI SCRIVE______

Versato in uno specchio d’acqua, un solo litro di olio vegetale è in grado di formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio e di rendere non potabile un milione di litri d’acqua, pari a circa la quantità consumata da un individuo in quattordici anni. Mai, mai e poi mai si dovrebbe versare l’olio esausto negli scarichi idrici.

Su segnalazione di un cittadino, Adoc ha approfondito e verificato direttamente lo stato dell’arte della raccolta degli olî esausti domestici nella nostra città.

Partiamo da un paio di buone fritture e due litri d’olio da smaltire. Finora il bravo cittadino aveva due alternative: o l’ecocentro di via S. Nicola o il gabbiotto di via Corvaglia.

Ora, con il cambio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, il primo è sbarrato senza che sia stato nemmeno affisso un cartello informativo e la situazione è quella descritta nella foto: la gente non informata continua a depositare spazzatura addossandola al cancello, pensando ad una chiusura temporanea.

Il secondo è stato completamente rimosso. Anche qui nessuna informazione al cittadino.

Bene, ma è normale, direte, la ditta è cambiata. Andiamo sul sito della Monteco. Vengono indicati ben tre ecocentri di conferimento. La nostra operatrice va alla ricerca di questi ecocentri: tutti chiusi. Allora chiamiamo il Front Office Ambiente del Comune, qualcosa ci sapranno dire. Al Front Office si limitano a darci il numero verde della nuova ditta. Dopo un’ora di squilli a vuoto, qualcuno risponde, ma conferma che il servizio di conferimento non è attivo in quanto gli ecocentri sono stati realizzati, ma non attivati per ritardi nelle autorizzazioni da parte, pare, del Comune di Lecce.

In conclusione, il nostro cittadino e la nostra operatrice hanno conservato l’olio per conferirlo quando il servizio sarà riattivato. Ma cosa ne sarà dell’olio raccolto in queste settimane dai cittadini che non avranno voglia di perdere una giornata tra musichette d’attesa, ecocentri sbarrati ed ecocentri fantasma?

All’Assessore all’Ambiente l’ardua risposta, che speriamo che arrivi prima che quell’olio, quatto quatto, finisca nei lavandini della nostra città.

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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