MARIO PERROTTA: L’ IMMIGRAZIONE E’ UNA RISORSA IN QUANTO UNO SU DIECI DELINQUE

| 18 Dicembre 2015 | 3 Comments

(v.m.)_____Mario Perrotta è un attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore leccese.
Sino a ieri non sapevamo chi fosse, ma questa mattina lo abbiamo ascoltato mentre era ospite, insieme all’industriale Roberto Fatano, nella trasmissione ‘Controvento’ condotta da Giorgio Demetrio.
Il Perrotta ha dichiarato che quest’estate vorrebbe mettere in scena un lavoro che riguarda una donna albanese che dopo una serie di vicende dolorose giunge in Italia e qui si realizza pienamente.
Una storia come tante, che molti salentini conoscono, del resto siamo stati in tanti ad ospitare e a dare lavoro a questa gente che scappava dalla miseria e dalla dittatura dell’Albania comunista.

Com’era ovvio tanti albanesi si sono impegnati lavorando onestamente e oggi sono perfettamente integrati.
L’attore, rispondendo ad una domanda del padrone di casa, ha dichiarato di non voler  fare più politica, dopo aver vissuto una brutta esperienza, in quanto  tutti i suoi compagni dell’amministrazione comunale di cui faceva parte sono finiti indagati.
Però se dice di non voler fare più politica, il vizio di raccontare castronerie evidentemente non l’ha perso.
Infatti secondo il Perrotta, l’immigrazione è sempre una risorsa perché stando ai dati pubblicati  dal Ministero degli Interni, su 10 albanesi, 8 lavorano, 1 sta a spasso e 1 delinque.
In altre parole su mille albanesi che sono in provincia di Lecce ce ne sono almeno 100  che sono in giro a non far nulla, e altri 100 che fanno i delinquenti.
E questo per l’attore salentino sarebbe una risorsa? forse sarà pure una risorsa… ma per la Sacra Corona Unita.
Io spero che le cifre date dal Ministero siano errate, e che la percentuale degli immigrati che delinquono siano di gran lunga inferiore.
Nè può essere addotta la giustificazione che siccome gli italiani hanno esportato nel mondo la mafia, ora abbiamo l’obbligo morale di  raccogliere tutti i mafiosi del mondo. Questa è pura idiozia.
Ed è grazie a quest’idioti, che La Lega aumenta tutti i giorni i consensi.
Al Perrotta  consigliamo di continuare a fare quello che presumiamo sappia fare, l’attore,  e di non avventurarsi su altri terreni.
Perché noi comuni mortali, a differenza di chi dopo essere stato per tanti anni al nord viene darci lezioni sugli immigrati,  ci domandiamo ma perché invece di far venire a casa nostra i delinquenti, non possiamo decidere di far restare  solo coloro che hanno voglia di lavorare per migliorare se stessi e il paese che li ospita?
Mi piacerebbe chiedere al Perrotta ma se un giorno a casa sua si presentano dieci ospiti, a cui dà da mangiare, un posto dove dormire ecc., e si accorge che otto danno una mano in cucina, fanno le pulizie, mettono in ordine il giardino, e uno sta spoltronato in salotto da mane a sera, mentre un altro ruba l’argenteria, gli sfascia il televisore, fa i suoi bisogni dove capita, cosa fa, continua a ospitare quest’ultimi due in virtù di ciò che fanno gli altri otto, oppure tiene gli otto e caccia di casa a calci in culo il nullafacente e il delinquente?
Voi cosa fareste…? La risposta è semplice, eppure per certi uomini che pure si spacciano per intellettuali così non è.

 

 

Category: Cultura

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Comments (3)

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  1. mario perrotta ha detto:

    Caro v.m. di cui leggo solo oggi le invettive,
    faresti meglio a imparare ad ascoltare prima di sentenziare perché, da quanto scrivi, è evidente che non hai capito assolutamente nulla di ciò che ho detto. Questo la dice molto lunga sull’attendibilità del tuo articolo.

    1) Non ho mai fatto parte di alcuna giunta perché non ho mai fatto politica e ho detto che: una giunta con cui ho avuto a che fare per uno dei miei progetti teatrali è finita inquisita e io desidero stare lontano da questo genere di persone.

    2) Ho riportato in maniera provocatoria i dati del ministero Pisanu (peraltro citandolo, ma anche questo non l’hai capito) dicendo che non era certo un ministero a favore dei migranti e che quindi avrà “spinto” un po’ i dati stessi a favore delle politiche del suo governo (Berlusconi, per tua conoscenza). Nonostante questo, quei dati smentivano comunque l’equazione: gli immigrati sono tutti delinquenti, cosa che purtroppo sentiamo ripetere spesso.

    3) Applichi in maniera assolutamente scorretta la tecnica del sillogismo (probabilmente non sai cosa sia, ma trovi online trovi molto spiegazioni) per cui, da due frasi lontane, trai un titolo e una tesi che non stanno in piedi.
    Ho detto che, visti quei numeri (che anche a mio avviso sono sbagliati a sfavore degli immigrati, ma non hai capito la provocazione del mio assunto) l’immigrazione è comunque da considerare una risorsa.

    4) Non avendo capito nulla di ciò che ho detto mi verrebbe da darti dell’idiota ma non lo farò perché vorrei essere più educato di quanto lo sei stato tu.

    5) Infine: pare davvero che tu non sappia chi io sia. Se fossi un giornalista serio dovresti saperlo ma da come scrivi e da quanto scrivi è evidente che non lo sei.
    Ma almeno firma i tuoi articoli con nome e cognome così potrò – almeno io – sapere chi sei.

    Ti saluto
    Mario Perrotta

  2. direttore ha detto:

    COPIA / INCOLLA PER COMPETENZA DELLA RISPOSTA AL COMMENTO DELLA LETTRICE LARA APPENA RICEVUTO SU “GRAZIE PER LA FOTO”______
    Gentile Lara,
    siccome il direttore di un giornale risponde (in senso etico, ancor prima che giuridico) di tutto, le rispondo (nel senso colloquiale) io stesso. E lo faccio non per dovere, lo faccio volentieri.
    Di Carmelo Bene ci siamo occupati più volte, in più occasioni,certo con maggiore profondità. Ieri era semplicemente il richiamo a una foto, nell’ apposita rubrica, appunto di foto,che cura il nostro Annibale Galliani.
    E vengo subito alla nota dolente, di cui Lei si lamenta.
    Ho riletto con attenzione, come già avevo fatto, forse meno attentamente, all’epoca, il “pezzo” in questione.
    Guardi, Valerio Melcore (c’era la sigla, che i nostri lettori abituali conoscono)non ha offeso nessuno. Dire che un ragionamento è “una castroneria”, o è “da idioti”, non è un’ offesa, che in ogni caso, comunque, non avrei permesso. Qui su leccecronaca.it ospitiamo tutti, senza censurare nessuno, tranne, appunto, offese, volgarità e quant’ altro vietato dalle leggi vigenti.
    Ancora, la polemica di V.M. non riguardava proprio il valore artistico di Mario Perrotta, che non veniva discusso, bensì la sua presa di posizione sull’ immigrazione.
    Essa era riportata, per come si possa riferire un ragionamento televisivo, e valutata negativamente.
    Ciò rientra nella libertà che leccecronaca.it dà a tutti i propri lettori, figurarsi quindi se uno dei nostri collaboratori non possa esprimere il suo punto di vista!
    Del resto ieri, sia pure a distanza di mesi, lo stesso Mario Perrotta ha replicato, direttamente sul pezzo “incriminato”, e la sua replica sta lì, esattamente come ce l’ ha mandata.
    Farò adesso io stesso copia / incolla, di questa mia nota, anche sotto la sua replica.
    I lettori si faranno la propria idea, e quella che ognuno si farà, qualunque essa sia, sarà sacra.

    NON siamo un partito politico, un movimento, un’ associazione, che deve elaborare soluzioni e progetti per l’ universo mondo. Ancora, leccecronaca.it non è “La Pravda” di Brezvev, o “Il libretto rosso” di Mao Tse Tung, rivolto a dettare la linea e mantenersi fedeli ad essa.

    Facciamo, cerchiamo di fare, i giornalisti, i commentatori: raccontiamo i fatti di cronaca, prepariamo documentazione, invitiamo a riflettere, a partecipare, a condividere.

    Ancora – ebbene, sì – esprimiamo pure punti di vista, come giustamente hanno detto in redazione, “ognuno con la propria sensibilità“, che non impegnano altri, se non chi li firma.

    Infine, ospitiamo articoli e prese di posizione di nostri collaboratori; e pure, come ho detto, ma mi piace ripetere, con dovizia, anzi, forse finanche troppa, i comunicati che ci arrivano, con l’ unico discrimine riguardo all’ interesse e all’ attualità che evocano, perché non siamo passacarte.

    Qui, in cinque anni di attività, hanno avuto spazio tutti quelli che lo hanno chiesto: partiti, sindacati, associazioni, da Rifondazione comunista, a Casa Pound, dagli animalisti, ai vegetariani, dai cattolici integralisti, ai ricercatori degli extraterrestri.

    Si immagini, abbiamo ospitato pure i comunicati del consorzio Tap – e lei saprà che riteniamo il costruendo gasdotto, questo sì, tutti, in redazione, all’unanimità, una iattura da scongiurare – e però lo abbiamo fatto per dovere giornalistico, e gratuitamente, al contrario di altre testate grandi e piccole che dicono di battersi in difesa del territorio, e poi hanno preso i soldi dalla Tap che il nostro territorio vorrebbe devastare.

    Ancora, potrei dire lo stesso dell’ affaire Xylella, e di tutte le altre nostre battaglie in difesa del territorio.

    Noi non prendiamo contributi pubblici elargiti dai partiti, né diretti, né indiretti, e non vogliamo regali ed elemosine.

    I lettori protagonisti della nostra community ragionano ognuno come meglio crede: noi facciamo informazione, anche proponendo spunti di riflessione e confronto, e cerchiamo di farla nel modo migliore che ci riesce, sugli obiettivi che Le ho esposto, del resto già ampiamente consolidati nella pratica di cinque anni.

    Ora, Le dico pure nella fattispecie, quello che penso io – ripeto: in questo parlo a titolo personale – perché non voglio sottrarmi dal levarle la curiosità.

    Il dramma epocale degli immigrati, dei profughi, dei disperati necessita di soluzioni, di prospettive, di consapevolezze, per cercare in qualche modo di governalo – ammesso e non concesso che sia possibile – che i nostri responsabili non hanno avuto finora, finendo invece per aggravare la già complicatissima situazione.

    Non ultimo, necessita di umanità, lo dico nel senso più laico possibile del termine, che spesso manca, a cominciare da chi su questo dramma ha speculato, e continua a farlo, da criminale, o da politico non importa.

    Ciò detto, ripeto, per piacere, prima che per dovere, in seguito alla Sua sollecitazione, di cui la ringrazio non formalmente, ma sostanzialmente, credo che questa polemica possa chiudersi qui.

    Se Mario Perrotta vorrà poi venire a trovarci, o continuare a scriverci, dei suoi lavori teatrali, o di quello che riterrà più opportuno, sarà sempre il benvenuto.

  3. lara lido ha detto:

    COPIA E INCOLLA E POI LA CHIUDO QUI

    Gentile direttore
    grazie per la risposta cortese e pacata.
    Condivido tutto ma non posso non sottolineare che dare dell’idiota a una persona da parte di un giornalista che non sa neanche di chi sta parlando (ha confuso Perrotta con un politico!) si rischia di fare la figura degli incompetenti e impreparati, inficiando anche tutto il resto dell’articolo.
    Era questa maggiore attenzione all’informazione che sollecitavo e non un negare libertà di espressione, lungi da me.
    Spero che questo nostro scambio sia servito a incuriosire il vostro collaboratore su Mario Perrotta che, ripeto, resta un’eccellenza del vostro territorio – ma non come politico che non è mai stato 🙂
    Vi saluto sempre cordialmente
    Lara

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