ECCO COME MI REGOLO QUANDO SENTO PARLARE DI INTEGRAZIONE NELLA NOSTRA CITTA’

| 14 Gennaio 2016 | 0 Comments

di Emanuele Ricercato______

In questo periodo si usa tanto il termine 《integrazione》, ma molto spesso non se ne conosce il vero significato profondo.

Nelle scienze sociali, il termine integrazione indica l’insieme di processi sociali e culturali che rendono l’individuo membro di una società. L’integrazione dipende anche dalla capacità di socializzazione di ogni individuo.

Quindi anche le etnie che vogliono fare parte della nostra nazione o nello specifico vivere la realtà di una città come Lecce devono essere capaci di socializzare e di adeguarsi agli usi e costumi del territorio in cui si vuole mettere le radici.

Io, in questo mio appuntamento settimanale con i lettori di lecceronaca.it, questa volta non parlerò di tutti quei stranieri che si sono integrati bene nella nostra città, ma mi soffermero’ su tutti quelli stranieri che non vogliono integrarsi e che pretendono di vivere a loro modo.

Le etnie che popolano la zona di S. Pio per esempio pensano che i marciapiedi e le strade siano di loro propieta’ e le occupano con qualsiasi cosa: materassi, copertoni e fili improvvisati come stendini per gli indumenti da asciugare. Una zona quella di S.Pio che sta tornando ad essere degradata.

Un altro esempio simile e’ visibile per chi passa da via Monteroni, dove spicca una palazzina gialla interamente abitata da rom. Vi lascio immaginare la sporcizia presente nei pressi dell’ ingresso dello stabile con il marciapiede completamente occupato da cianfrusaglie di ogni tipo.

Ora io sarò sempre dalla parte degli immigrati che vogliono costruire la loro nuova vita nel rispetto e nella socialità, ma allo stesso tempo sarò contro gli immigrati che vogliono costruire la loro nuova vita nel menefreghismo totale e nella prepotenza.

 

Category: Cronaca

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