MOLESTATA DA UN IMMIGRATO SUL TRENO CHE DA LECCE VA A BARI…MA E’ MEGLIO TACERE

| 21 Gennaio 2016 | 0 Comments

(v.m.)_____Non è più giovanissima, ma è una bella signora con un viso dolcissimo, capelli corti e biondi, occhiali leggeri con le lenti privi di montatura, ed un bellissimo sorriso.

Questo è ciò che riusciamo a vedere da una foto che ha pubblicato sul suo profilo Facebook,  che la ritrae insieme ad altre signore ed a un noto personaggio politico.

E’ una fanatica sostenitrice del PD, tutti i giorni scrive post che riprendono le dichiarazioni del leader maximo Renzi, lavora a Bari.

Anche sulla questione immigrazione, è in linea con il partito.

Anche se ciò che scrive sembra un’eco delle dichiarazioni della classe dirigente del suo partito, non è escluso che possa essere convinta di quanto sostiene su Facebook, e non lo faccia solo, per dovere o gratitudine.

Il problema è che questa signora, a differenza dei Deputati, dei Consiglieri Regionali del PD, non ha un’auto blu ed un autista che la porti al lavoro, ma sino ad oggi, ha dovuto prendere il treno per andare a Bari, ma dopo ciò che le è accaduto non è escluso che in futuro utilizzi altri mezzi di locomozione per recarsi al lavoro.

Oggi sulla sua pagina di Facebook ha scritto: ” Poco fa sul treno intercity delle 6.20 é successa una cosa gravissima e molto brutta che non racconto per evitare strumentalizzazioni di stampo razzista.Di una cosa, peró, sono sicura: in me, oggi, qualcosa é cambiato irrimediabilmente. Spero di arrivare a Bari quanto prima”. 

Un signore commentando il post con una punta di ironia ha scritto: “Fai bene a non raccontare, magari ci potrebbero essere delle strumentalizzazioni, perciò continuiamo a raccontare la favola che gli Italiani sono cattivi e razzisti, e gli stranieri poverini sono degli angioletti”.

E la signora risponde: “Quello che è accaduto stamattina riguarda i disturbi del genere umano in quanto tale, non la razza o l’etnia”.

Ora, serietà vorrebbe che  la prima domanda che bisognerebbe porsi è, perché in Italia una donna non possa viaggiare in tutta sicurezza senza temere per la propria incolumità.

Poi, dopo e solo dopo, comprendere chi è il colpevole, e perché, se è ospite nel nostro paese gli venga permesso di farla franca.

Che la sinistra, quando non vuole confrontarsi, ricorra all’insulto, sono in molti ad essersene accorti, per cui essendo  un’arma che utilizza da troppi anni si è un po’ usurata.

Qui il razzismo non c’entra niente, non si tratta di discriminare una razza, anche perché nel nostro paese gli stranieri sono di tante razze, si tratta semplicemente di capire se siamo in grado di integrare, oggi centinaia di migliaia, domani milioni di persone,  che ritengono che una donna è una poco di buono,  se non è coperta dalla testa ai piedi, o se esce la sera da sola o, come nel caso della nostra signora,  se viaggia in treno senza essere accompagnata da un uomo.

E se oggi una vittima invece di preoccuparsi di denunciare chi si è reso responsabile di questo episodio di violenza, si preoccupa delle strumentalizzazioni, cioè del giudizio negativo  che qualcuno potrebbe esprimere sulle politiche dell’immigrazione del Governo Renzi, vuol dire che in questo paese c’è qualcosa che non va.

Ora, io non ho difficoltà a pensare che l’uomo che si è reso responsabile dell’odioso episodio di cui la nostra conterranea è stata vittima possa essere una persona disturbata, la domanda che ci poniamo però è questa: è normale che nel nostro paese vengano ospitate  e mantenute a spese degli italiani, persone “disturbate”, che molestano le nostre donne?

Ma poi, possiamo davvero credere che  fossero tutti “disturbati” i mille extracomunitari che a Colonia, contemporaneamente, hanno molestato e stuprato centinaia di donne in mezzo ad una piazza?

La signora, dato che sino al giorno prima si è dichiarata entusiasta ed orgogliosa del grande lavoro che il governo Renzi sta facendo per accogliere gli immigrati,  oggi non può rinnegare tutto,  ma certamente una crepa all’interno della sua coscienza si è aperta.

Il suo messaggio è eloquente.
All’inizio è l’attivista politica che prende il sopravvento e scrive :”…. è successa una cosa gravissima e molto brutta che non racconto per evitare strumentalizzazioni di stampo razzista…” però poi aggiunge, ed ora è la donna a parlare: “….Di una cosa, peró, sono sicura: in me, oggi, qualcosa é cambiata irrimediabilmente…..“.
Così come irrimediabilmente sono cambiate le tante donne italiane che hanno subito violenza, da parte di uomini che il governo Renzi ha fatto entrare in questo paese senza operare alcun controllo, e senza essere in grado di prendere alcuna seria decisone neppure quando ci si trova di fronte a delinquenti abituali identificati o arrestati e poi rilasciati.

E si, cara signora del PD, quando le nostre posizioni ideologiche, si scontrano con la realtà, allora le certezze vacillano.

Qua non si tratta di fare la guerra a questa o a quella razza a questa o a quella etnia, a questo o a quel credo religioso, si tratta semplicemente di utilizzare il buon senso.
Un paese serio, con un governo serio, non permetterebbe a chi è ospite sul proprio territorio di fare ciò che gli pare, sia che si tratti di ragazzi neri o di musulmani, che delinquono, molestano, violentano, sia che si tratti di biondi vichinghi che si ubriacano deturpano le nostre città e sfasciano i nostri monumenti.

Ma comprendiamo che è più semplice gridare al razzista, piuttosto che affrontare quei problemi di cui la signora salentina è solo l’ultima di una lunghissima lista di donne vittime incolpevoli.

Category: Cronaca

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