UN MARE DI NEBBIA – reportage fotografico

| 4 Aprile 2016 | 0 Comments

di Giuliano Melcore______
Domenica 3 aprile  un sole estivo splende nel cielo, finito di pranzare con l’auto si corre verso mare, per fare due passi sulla spiaggia e qualche foto. Ma a poche centinaia di metri dal mare un denso fumo si leva nel cielo, qualche minuto dopo ci avvolge ma non sentiamo l’odore acre che solitamente lo accompagna.
Ma ben presto ci accorgiamo che non è fumo…
Non sappiamo se la colpa è della Lega e di Salvini, che da qualche tempo ha messo piede nel Salento, e ci ha portato un po’ di quella “nebbia in Val Padana” che ogni tanto sentiamo menzionare in tv; oppure se si tratta di  una trovata degli scafisti per poter compire i loro loschi traffici indisturbati, certo è che quello che a prima vista sembrava fumo, era una strana e fitta nebbia che si è levata dal mare sulle marine salentine dell’Adriatico.
Alle 15:oo eravamo a poche centinaia di metri dalla costa, nei pressi delle Cesine a fotografare alla luce di un caldo sole, distese di papaveri e fiori selvatici. Pochi minuti dopo, giunti sulla spiaggia uno spettacolo spettrale si è presentato ai nostri occhi. 
Tutto era avvolto da una fitta nebbia che  ci avvolgeva e ci bagnava.
La vista di una donna che a pochi metri da me si bagnava i piedi in un mare la cui acqua dopo pochi metri non era più visibile a causa dello spesso strato di nebbia, mi ha fatto venire in mente quelle scene di film dell’horror, dove all’improvviso dal nulla sbuca “la bestia”  che in un lampo cogliendo di sorpresa tutti fa sparire la vittima designata. Ho pensato pure alla classica musichetta che nei film di questo genere preannuncia la tragedia. Insomma tutto sarebbe stato perfetto per il “ciak si gira”.
Quando ho raccontato i miei pensieri alla signora abbiamo riso di gusto.
Alle Cesine, a Torre Specchia, a San Foca, a Roca, a Torre Dell’Orso, lo spettacolo era identico, dal mare si levava una coltre che tutto ammantava solo il calore tradiva il fatto che non fossimo alle prime ore dell’alba, quando a volte in certe giornate invernali anche da noi è presente la nebbia, che però scompare ai primi raggi del sole.
Invece il sole brillava in cielo prima che arrivassimo sulla spiaggia, e lo documentano le foto dei papaveri, e continuava a splendere nel cielo anche al ritorno quando abbiamo fotografato degli ulivi secolari.
Domani qualche meteorologo ci svelerà l’arcano, intanto noi godiamoci questo spettacolo della natura.

Category: reportage

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