SS 275, PER IL RITIRO DEL “progetto criminogeno”

| 25 Maggio 2016 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Bari, il consigliere regionale del M5S Cristian Casili ci scrive______

Sulla questione dell’ ampliamento della strada statale 275 da Maglie a Leuca, registriamo le accuse al vetriolo interne al PD tra precedente e attuale governance del partito, tra indagatori a scoppio ritardato e ultra pragmatici o ultra renziani che ben riflettono il passo del premier, secondo i quali tutto ciò che sa di fedele rispetto della legalità, di ampia partecipazione della cittadinanza, di scelta che guarda esclusivamente al bene comune, è roba da “gufi”, “temporeggiatori” e “nemici del cambiamento”.

Spiace rilevare la spregiudicatezza di quanti, tra i democratici, invitano a procedere con l’operano, nostante le imprese non titolate a partecipare alla gara da 288 milioni, le polizze fideiussorie false, le discariche tossiche e la mancata partecipazione dei cittadini che denuncio da mesi e su cui oggi punta i fari l’Anac confermando le gravissime illegittimità portate alla luce da chi non ha preferito voltarsi dall’altra parte.

Tutte conferme del fatto che i pugliesi sono assenti dall’orizzonte dell’impegno pubblico di costoro. L’ascolto in audizione dell’A.D. di Anas che ho già richiesto, il ritiro del progetto criminogeno e la bonifica delle discariche inquinanti propedeutica alla messa in sicurezza dell’arteria, restano gli unici step urgenti che privilegiano ambiente, paesaggio ed esigenze dei cittadini.

 

 

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (1)

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  1. Cristian Casili - tramite redazione ha detto:

    Si continuano a strumentalizzare in modo becero le povere vittime per gonfiare ad arte l’emergenza di un tratto di strada alla cui messa in sicurezza nessuno si è mai opposto.
    Mi lasciano sconcertato e mortificato le parole dell’on. Palese, dell’on. Massa, e del cons. Abaterusso, tra i più fervidi sostenitori della realizzazione di un’opera definita “vergogna delle vergogne” che oggi viaggia su un unico tracciato: quello delle fidejussioni false, delle discariche tossiche, dell’assenza di trasparenza, dei costi lievitati, delle irregolarità diffuse.
    A questi rappresentanti delle istituzioni consiglio di essere più responsabili, e se tengono davvero alla sicurezza dei cittadini si facciano anch’essi portavoce di un’opera che si doti urgentemente di un vero progetto esecutivo condiviso con tutte le comunità attraverso un appalto trasparente.
    E’ inaccettabile l’idea di assegnare un’opera da 288 milioni di euro sulla base di un progetto preliminare.
    Un progetto che il timoniere di Anas, l’AD Gianni Armani ha definito essere “poco più di una striscia d’inchiostro su un pezzo di carta”, ed è per questo che ho richiesto di ascoltarlo in audizione.
    Confidiamo nella sua autonomia, oltre alla valutazione dei procedimenti pendenti dinanzi alla Corte dei Conti e alle procure di Lecce e di Roma.
    Mettiamo da parte gli interessi famelici di una delle più grande opere pubbliche di Puglia e si proceda alla sua cantierizzazione e messa in sicurezza dopo aver definito un progetto che valuti gli attuali aspetti sociali, economici e paesaggistici.

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