DIARIO EURO2016 / CUGINI FRANCESI, VENDICATECI CON QUEI FIGLI DI MERKEL!

| 4 Luglio 2016 | 0 Comments

di Annibale Gagliani______

Nell’incommensurabile feudo patriottico di Saint Denis la Francia di Didier Deschamps (oggi meno burbero dell’ordinario) si sbarazza della favola più dolce di questo europeo: l’Islanda. I geyser azzurri fanno il solletico a un Pogba particolarmente ispirato e a un Griezmann con l’argento vivo addosso: 5-2 finale e tanti salut a tutti i soloni che criticavano il gioco della favorita numero uno per l’alloro europeo.

Nel primo tempo è grandinata devastante sul nuovo sole scandinavo: la apre Giroud da bomber vero, raddoppia il polpo Paul con una capocciata da stile; Payet la griffa a suo modo con potenza e precisione, mentre Griezmann chiude già i conti allo scadere, imponendosi come il capocannoniere della kermesse con quattro segnature.

Nella ripresa Sightorsson illudeva i nordici, ma Giroud non ci stava, e ristabiliva le distanze; l’acuto finale di Bjarnason serve più per gli almanacchi che all’economia di un match mai in discussione. L’armata illuminista si riprende con forza lo scettro di favorita, però i teutonici non sono affatto d’accordo.

Portogallo-Galles mercoledì prossimo e Francia-Germania giovedì scriveranno l’ultimo capitolo di questo pamphlet sportivo amarissimo per noi italiani. I tedeschi e i transalpini ce li aspettavamo tra le prime quattro, e magari anche CR7, di certo il Galles è una sorpresa fiabesca (anche se Gareth Bale non vale cento milioni a caso).

Difficile pronosticare la finalissima di domenica 10 luglio visto l’imperante equilibrio, sicuramente possiamo lasciarci andare a una caustica riflessione: Allez France! Vendicatici cher cugini bleu, potete sbattere fuori lo squadrone della rigorosa Merkel dando finalmente giustizia all’impresa incompleta di Antonio Conte e scagnozzi. Sopratutto voi, Pogbom e capitan Evra, che giocate da un pò di a Torino, regalate questa nostalgica soddisfazione al popolo italico. In questa ultima settimana di palpitazioni e rincorse in riva la Senna leggeremo il nome sul prossimo Pallone d’Oro e si apporrà l’ennesimo plotone di eroi calcistici nella gipsoteca della Uefa, e noi, come accade da un bel pezzo, non ci saremo (dannatamente).

Da spettatori ci resta solo una galanteria, sussurrare amabilmente “Forza Bleu”, perché credo che tutti sarebbero felici di vedere ventitré uomini uniti, che dedicano il loro cuore (vincente) alle vittime del nefasto novembre 2015.

Il calcio unisce le culture, ricorda le prodezze e può migliorare la gente, ne oublier pas lecteur!



								

Category: Costume e società, Sport

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