MUORE DOPO UN GIRO SULLE GIOSTRE AD ALEZIO, FERRAGOSTO MALEDETTO PER UN RAGAZZO QUINDICENNE

| 15 Agosto 2016 | 2 Comments

(e.l.)______Era andato alle giostre, ad Alezio, il suo paese, alla festa della Madonna della Lizza, ieri sera.

Verso le 23, era salito sul così detto tagadà (nella foto d’ archivio, un’ immagine di repertorio), una specie di cerchio concentrico, che gira su sé stesso e con vari movimenti in verticale e in orizzontale, con i divanetti fissati dentro, ai bordi, ad accogliere i partecipanti, che spesso si alzano e sfidano l’ equilibrio, per qualche minuto di divertenti vertigini, di brividi da adrenalina.

Ma qualcosa non è andata bene. Lo devono accertare le indagini, già avviate dai Carabinieri.

Di sicuro, si è sentito male, forse per un colpo al torace preso sulla sbarra di ferro intorno alla giostra, che girava vorticosamente.

E’ stato soccorso, era qualcosa di grave, lo hanno capito subito tutti.

Il ragazzo è stato portato d’ urgenza all’ ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.

Ma è morto nel corso della notte.

Samuele Piro aveva solo quindici anni.

Il pubblico ministero di turno presso la procura della Repubblica di Lecce, Emilio Arnesano, ha disposto il sequestro dell’ impianto, di proprietà di un giostraio di Gallipoli.

 

Category: Cronaca

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Comments (2)

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  1. redazione ha detto:

    Il pubblico ministero ha disposto l’ autopsia sul corpo del ragazzo, che sarà eseguita in settimana, subito dopo i funerali.

  2. Giovanni D' Agata, Sportello dei diritti - tramite redazione ha detto:

    Una tragedia che si ripete, perchè non è la prima volta che si sente parlare di morti e lesioni gravi a causa delle giostre e delle attrazioni senza protezioni.
    Questa volta a piangere e a balzare sulle cronache di Ferragosto è un’intera comunità che si era riunita per una festa tradizionale della Madonna della Lizza ad Alezio in provincia di Lecce.
    Non bastano, adesso i sequestri e le indagini per piangere sul latte versato e su di un dramma che resterà indelebile per la famiglia del giovane quindicenne deceduto, ma quella di ieri notte è una tragedia annunciata perchè non si comprende come mai ancora sia consentita la fruizione ed il pubblico esercizio di giostre come il famigerato “Tagadà” che bene che vada ogni volta lascia segni quali ecchimosi e contusioni anche a chi non sfida per gioco tentando in una gara con gli altri amici, spesso minorenni, di mantenersi in equilibrio al ritmo di musica ad altissimo volume ed a ritmo forsennato, al centro dell’attrazione.

    E’ quindi giunta l’ora, anche se ancora una volta troppo tardi, per vietare definitivamente ed una volta per tutte con un provvedimento legislativo o regolamentare urgente, giostre e attrazioni che siano prive di adeguate protezioni di contenimento del corpo.

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