FA DISCUTERE IL MANIFESTO PER LA CAMPAGNA ABBONAMENTI DEL CASARANO CALCIO: ALMENO, IL COLPO DI…’GENIO’…PORTERA’ FORTUNA?

| 15 Settembre 2016 | 2 Comments

di Francesca Pagliara______

La vita è un pendolo – diceva Shopenauer – che oscilla incessantemente tra noia e dolore.

Forse. Ma quella degli uomini più che tra noia e dolore oscilla tra altre due entità : il calcio e le donne, lo sappiamo.

Ci siamo rassegnate da tempi immemori.

Questo deve essere stato il motivo che avrà spinto la società sportiva del Casarano Calcio a promuovere la campagna abbonamenti per la nuova stagione calcistica tramite questo manifesto (a sinistra).

Un lato B, molto bello per carità, coperto a malapena da microscopici short di jeans, siglato da un breve ma conciso “chi lo ama, si abbona”.

Sicuramente intendevano lo short.

Il Casarano tra l’altro, fino a luglio ha attraversato un periodo complicato: l’allora presidente Cosimo Bellisario si era dimesso a maggio decidendo di consegnare tutto nelle mani del sindaco.

Evidentemente per risollevate la situazione societaria serviva un segnale d’impatto, e cosa c’è più d’impatto di un lato B per i nostri amici maschietti? Niente.

Una cosa la dobbiamo dire però, l’idea non è stata proprio di quelle originalissime, già negli anni Settanta, infatti, una nota marca di jeans aveva proposto la stessa immagine.

Stesso lato B , stesso pantaloncino solo un’altra frase: chi mi ama, mi segua.

 

Niente di nuovo, insomma. Clichè che attraversano le epoche e le mode del momento.

I commenti negativi non sono tardati arrivare, le accuse di sessismo hanno incontrato un fragoroso assenso tra le impressioni rilevate sui social network, pochi i like e le condivisioni per questa trovata pubblicitaria.

La presidentessa della commissione comunale per le Pari opportunità, Leda Schirinzi, evidentemente non ha apprezzato: “Non è soltanto una questione che riguarda noi donne, ma una vicenda compromette anche del nome della città”.

Dario Primiceri, patron del Casarano Calcio da agosto di quest’anno, ha chiesto scusa alle donne casaranesi, chiosando però che avrebbe preferito meno clamore: “Pensavo di aver chiarito con Schirinzi, non volevamo offendere nessuno“.

Patron, noi vi perdoniamo. Un giorno capirete che come diceva quella canzone “siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”, ma ancora i tempi non sono maturi evidentemente.

Ci auguriamo almeno che quei manifesti e quelle gigantografie per le vie della città non provochino qualche tamponamento a catena nel traffico. Voi maschietti vi distraete spesso alla guida in questi casi, si sa.

Ma soprattutto speriamo che questo manifesto porti al campionato della squadra quello che raffigura.

Perciò tanto …..pardon tanta fortuna, SSD CASARANO!

 

 

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Category: Costume e società, Cronaca, Sport

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Comments (2)

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  1. Savino Conte - tramite Facebook ha detto:

    È una campagna spudoratamente sessista, un club calcistico composto da dirigenti analfabeti istigano violenza per recuperare una manciata di abbonamenti.
    La pubblicità del cartellone dice che se hai un bel lato B hai risultati positivi.
    Possono provare a dire alle loro rispettabili consorte come comportarsi nella comunità per avere successo, poi ci facciano sapere delle loro reazioni..

  2. francesca russo ha detto:

    Savino sei un povero ipocrita che ripete come un pappagallo scemenze già sentite da novelle (vecchie) perbeniste. In quanto a ignoranza credo che la “assessora” alle pari opportunità non abbia nulla da invidiare ai suoi compaesani dirigenti del Casarano.
    Noi donne non ci offendiamo se vediamo il fondo schiena di una donna, ci offendiamo molto di più quando vediamo delle pubblicità in televisione che ci trattano come povere cretine.
    E poi c’è una cosa che non mi è chiara, ho notato, che queste polemiche scattano sempre e solamente quando queste immagini vengono stampate sui manifesti dal grande formato, se invece le stesse immagini sono sui giornali o sulle televisioni è tutto normale. Come mai?
    Non sarà un problema di concorrenza? E dato che con i manifesti non si può replicare il gioco è facile.

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