DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 19 Settembre 2016 | 0 Comments

ITALIA______

TARANTO – Nuova misura restrittiva nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della Marina Militare che nei giorni scorsi ha portato all’arresto del capitano di vascello Giovanni Di Guardo e dell’imprenditore Vincenzo Pastore. In manette il tenente di vascello Francesca Mola, 31 anni, collaboratrice di Di Guardo, accusata dei reati di concorso in corruzione aggravata e di turbata libertà degli incanti. Di Guardo era stato arrestato in flagranza di reato dopo aver ricevuto dall’imprenditore una tangente. La Marina Militare “auspica che si faccia chiarezza al più presto su tutta la faccenda, che si possano rapidamente chiudere le indagini e definire la posizione di chi è coinvolto. Nel frattempo la fiducia nel lavoro della magistratura è totale”.
Lo afferma la stessa Marina Militare in relazione all’arresto avvenuto ieri sera, nell’ambito delle indagini che hanno portato all’arresto a Taranto del Direttore della locale Maricommi (Direzione di Commissariato della Marina Militare), di un altro Ufficiale in servizio presso l’ufficio contratti dello stesso ente.
“Dagli approfondimenti interni condotti – aggiunge in un comunicato – risulta che nessun atto amministrativo di impegno da parte della Marina Militare é stato assunto in quanto la gara in questione non si è svolta e l’appalto non è stato aggiudicato. L’intervento dello Stato ha quindi scongiurato il compimento di ulteriori reati che avrebbero portato a maggior nocumento per la pubblica amministrazione. L’emergere di questi fatti, per i quali la responsabilità è personale – conclude – testimonia che le Istituzioni funzionano e hanno la meglio sul malaffare e su chi crede di poter tradire il giuramento prestato”.
ITALIA______
TARANTO – ROMA – TRIESTE –

Un operaio, Giacomo Campo, di una ditta dell’appalto, la Steel Service, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nel reparto Afo4 dell’Ilva di Taranto. Da una prima ricostruzione, pare che l’operaio stesse operando sul nastro trasportatore quando la parte finale di un contrappeso avrebbe ceduto facendo precipitare un carrello che lo ha schiacciato. Un altro operaio ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto in un deposito Atac sulla Roma-Viterbo.
La dinamica dell’incidente, ha fatto sapere Atac in una nota, è in via di accertamento, ma l’ipotesi è che luomo sia rimasto folgorato dopo essersi recato in officina per una riparazione. E una terza persona è morta in un incidente sul lavoro avvenuto in serata nell’agriturismo “Zollia” a Trieste, in località Samatorza, nella zona del Carso, a ridosso del confine con la Slovenia. La vittima è rimasta schiacciata mentre lavorava con una macchina operatrice. L’uomo é morto sul colpo. L’ira di Mattarella “Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione rilasciata dopo aver appreso la triste notizia degli incidenti sul lavoro.

 

MONDO______

NEW YORK – Un ordigno esploso e un altro trovato nelle vicinanze. E’ questa, al momento, la situazione a Chelsea, quartiere ‘in’ nel cuore di Manhattan, dove ieri sera alle 20.30 una forte esplosione ha causato il ferimento di ventinove persone. E’ stato un ordigno piazzato all’interno di un cassonetto della spazzatura a detonare e a gettare nel panico centinaia di persone in fuga da una delle zone più eleganti della movida della Grande Mela. Nemmeno un’ora dopo, nelle vicinanze la polizia ha trovato un secondo ordigno, una pentola a pressione dalla quale fuoriuscivano dei cavi elettrici, poi rimossa.

Secondo la Cnn, accanto alla pentola sarebbe stato trovato un foglietto di carta con scritte che non sono ancora state rese note. E tra le informazioni ancora frammentarie dagli Usa, i media scrivono che la polizia di New York starebbe esaminando un terzo “sito di interesse”. Sul luogo dell’esplosione ci sono tuttora polizia, vigili del fuoco, Fbi e antiterrorismo. La zona è stata cordonata e isolata; chiuse alcune linee della metro. Secondo la polizia di New York si tratterebbe di un attacco intenzionale e non di una esplosione accidentale, ma secondo il sindaco De Blasio non ci sarebbero al momento legami con il terrorismo.

Nessuna connessione nemmeno con l’esplosione avvenuta sempre ieri nel New Jersey. “La città di New York non si lascerà intimidire, non permetteremo a nessuno di cambiare il modo in cui viviamo la nostra vita” ha detto De Blasio nel corso di un breve punto stampa davanti alle telecamere. La deflagrazione è avvenuta alla vigilia dell’assemblea generale dell’Onu, quando a New York sbarcano decine di capi di Stato e di governo. Barack Obama e Hillary Clinton parlavano in quel momento a un gala di raccolta fondi della Black caucus foundation a Washington. E’ uno dei quartieri più affollati e vivi di Manhattan la zona di Chelsea dove alle 20:30 circa ora locale (le 2:30 di oggi in Italia) una forte esplosione ha scosso la 23ma strada tra la sesta e la settima avenue.

In particolare, la 23ma strada è una delle intersezioni più trafficate della città, non solo per la presenza di diverse stazioni della metropolitana ma anche per l’alta concentrazione di ristoranti, supermercati e uffici. Ad un paio di isolati a nord c’è Eataly, il Flatiron Building, mentre proprio nel punto delle esplosioni ci sono due tra i più grandi supermercati di New York: Trader Joe’s e Fairway. Più a ovest c’è Wholefoods. Secondo quanto ha riferito l’emittente della città New York 1, non c’è stata alcuna evacuazione di edifici.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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