Comunque Vada… / GLI SCOGNAMIGLIO (ERA ORA) AL RIENTRO DALLE FERIE

| 25 Settembre 2016 | 1 Comment

di Elena Vada______ 

Don Antonio Scognamiglio e consorte, sono finalmente pronti per tornare a Torino.

I figli e parenti vari, sono rientrati prima, per i prepararsi all’apertura delle scuole.

Ora tocca a loro. Felici di portarsi un pezzo del paesello nel cuore, e non solo, si mettono all’opera per riempire l’auto di colori, profumi, sapori della loro terra, così il ricordo sarà più intenso, nelle fredde giornate invernali torinesi. L

a tanica di vino novello delle loro vigne, l’olio extravergine, provola, mozzarella, caciocavallo, e tutte le conserve preparate da Marì: cinquanta bottiglie di conserva, le melanzane sottolio, peperoni in agrodolce, pomodorini secchi, l’origano, l’aglio, il peperoncino piccante. La soppressata, il salamino piccante e qualche chilo di pane del forno del paese, che a Torino non si trova proprio, così buono.

Poi ci sono le vettovaglie per il viaggio, loro, gli Scognamiglio, non si fermano nei risto-grill sull’autostrada, perché non piacciono quelle cose precotte che non si sa cosa c’è dentro…

Nella borsa frigo: acqua, frutta, pomodori, cetrioli.

A parte, una teglia di pasta al forno che si mangia bene anche fredda. Con la peperonata che si può mettere nel panino e i taralli.

Nascosto in un angolino., un cabaret pieno di pasta: babà, sfogliatelle, cannoli, roccocò, pastierine.. tutto per la festeggiare il ritorno a casa.

Don Antonio ci ha messo due giorni per preparare l’auto. E’ stato un lavoro di matematica precisione. Tutto è stato posizionato in modo che non si rovesci, dia fastidio, si rovini, sia a portata di mano o meno….:

-”Avimm fernut, Marì?” (abbiamo finito Marì?)

– “Metti la cassetta di fichi maturi, che è peccato lasciarla qui…Poi porta pure le pesche…”

“Marì, chest è na macchina, non un TIR… “

Dopo i soliti battibecchi, tutto e pronto. Il paese è stato, poco per volta, salutato nei giorni precedenti, a cominciare dal Farmacista, a finire col Parroco per la benedizione finale prima della partenza, in modo che il viaggio vada bene.

Don Antonio ha, tra le mani, il regalo che gli ha fatto il figlio, insieme alle lezioni sulla materia materia: cellulare di ultima generazione. Fa tutto questo telefono: trova i riferimenti, i percorsi, le foto, i film, parla, manda i messaggi con le immagini…. dà i risultati di calcio , la temperatura e il clima, di tutta Italia.

Don Antonio si è appassionato. Si sveglia e ha il telefono in mano; va in bagno e non esce più, sempre per il telefono. Mangia e guarda il telegiornale con il telefono, scrive agli amici col telefonino e, insomma, si dimentica pure della moglie.

Marì è incavolatissima:-”Ma a buò fernì?… Antò, mo t’ho pigl e o ghiet agoppabbasc, mo’ pur into o liett to puort!! (adesso te lo prendo e lo butto giù dalla finestra, adesso anche nel letto lo porti!).

Nove della mattina, Don Antonio controlla ancora che tutto sia ben stretto, legato, dritto e a posto.. e imposta il percorso sul cellulare come gli ha spiegato il figlio…

Marì:-”Sei sicuro, non è meglio che facciamo alla vecchia maniera?!” Don Antonio è galvanizzato dalla nuova esperienza.. Non ha dormito la notte per poter fare le cose giuste come gli ha spiegato Alessandro: imposta il Navigatore sullo SMARTPHONE e VIA, lo strumento magico gli dà : il percorso più breve, quello meno trafficato, eventuali incidenti eccetera. ….

SI PARTE. Il Navigatore è in in primo piano sul cruscotto, con la ventosa che, Antonio, ha comprato all’uopo e, per la quale, purtroppo ha dovuto far spazio, spostando: Sant’Antonio, Santa Rita da Cascia, e la foto della famiglia con il sottotitolo: “La Madonna ti accompagni”.

Dopo i primi chilometro Marì, comincia ad agitarsi…. Non vede le cose di sempre, cui era abituata da anni…. Ha la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato… non osa parlare… Già lo stava facendo il “coso” sul cruscotto…. :”Alla rotonda, girare sa destra…. Tra un chilometro imboccare l’autostrada ….zzzz tornare indietro all’incrocio e seguire le indicazioni zzz”…

-” Uè Antò, ma chesta nunn è a strada nostra..”

-”Statte zitt, questo è uno strumento che porta pure sulla Luna”.

“Ma noi dobbiamo andare a casa… Maronna Santa” si capa tuosta” (Madonna Santa, sei un testa-dura).

Don Antonio ha effettivamente sbagliato.

Ha imboccato la “Salerno-Reggio Calabria”, quindi sta guidando in direzione opposta a quella che porterebbe a Torino.

E’ tutto sudato, col vecchio cellulare chiama il figlio urlando, non sa più cosa deve fare… intanto il “coso” sul cruscotto parla :-”Coda per 15 chilometri per incidente sulla carreggiata, incolonnarsi e spegnere il motore in caso di sosta prolungata”.

Davanti agli Scognamiglio, si presenta uno scenario apocalittico. Sono le 10, fa un caldo torrido. La strada è piena di gente che chiede spiegazioni alla polizia stradale, bambini che piangono, anziani che sentono il soffoco del caldo.

Marì, scende pure lei dalla macchina, culla un bimbo, dà acqua a due vecchietti… chiede se qualcuno vuole un frutto o altro. Due ore dopo, sono ancora li ad arrostire sull’autostrada, mentre non si sa, ancora, cosa sia successo. Elicotteri sorvolano la zona… ognuno dà una versione dei fatti… ma sono illazioni, improbabili deduzioni. Antonio parla con l’uno, con l’altra, tira fuori la teglia di pasta e si mette a mangiare con le persone vicine. Altri mettono a disposizione bibite fresche…E tutto si trasforma in un pic-nic improvvisato, dove le famiglie si riuniscono con spirito di sopravvivenza. Intanto Marì, prende il telefono dal cruscotto e comincia a guardare i vari campi del menù principale. Non ne capisce molto ma, stranamente, nei messaggi ricevuti si apre un campo “Album” dove appaiono donne nude, di tutte le razze, in tutte le pose possibili e immaginabili. Il mandatario: Armando, il parrucchiere torinese di suo marito.

Potrebbe succedere una catastrofe, una bella sceneggiata alla napoletana… ma Mary si trattiene.

Se la vendetta è più buona fredda, Antonio ne sentirà delle belle …Intanto il telefono viene sequestrato, come prova del misfatto.

La fila comincia piano, piano a smuoversi. La polizia fa transitare a destra o sinistra a seconda il percorso e la meta. Antonio chiede spiegazioni e finalmente, riesce a capire dove deve dirigersi.

Il suo amato Smartphone ha sbagliato…. O, forse ha sbagliato lui, nelle impostazioni.

Oh DIO! È SPARITO…. Il cellulare non c’è più. Antonio guarda Marì! Marì guarda Antonio! Non c’è bisogno di parole… dopo quarantanni di vita insieme, basta uno sguardo per capirsi.

-”Ma, guarda che non è colpa mia…. Lo sai che Armando è diventato un po’ arterio…Ha sempre in testa quello, non fare il broncio …E dai che ti compro quel tappeto dell’ IKEA….” Marì, non si smuove, sfingea, rimane silenziosa per tutto il tragitto…Intanto pensa che quel cellulare che “porta sulla Luna” a casa sua non lo vuole…. E no, è una questione di rispetto… E mentre medita la migliore vendetta, comincia a vedere, di lontano il suo balcone fiorito e tutti affacciati che li stanno aspettando. Le si apre il cuore…Non vede l’ora di farsi un caffè nella sua cucina con i figli , i nipoti e i generi, che stanno aspettando per “arraffare” qualcosa.

Don Antonio Scognamiglio posteggia in garage. Grazie a Dio, sono arrivati e baci e abbracci dei loro cari, li consolano della faticaccia. E lo SMARTPHONE?…Ne parleremo domani.

 

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (1)

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  1. Giuseppina Cerbone ha detto:

    brava. Non è domenica senza te!

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