DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 3 Ottobre 2016 | 0 Comments

ITALIA______

ROMA – I retroscena dei quotidiani lo danno praticamente per certo: il Presidente del Consiglio sarebbe pronto ad accettare di modicare la legge elettorale ed anzi già entro la fine del mese potrebbe essere varata la nuova versione riveduta e corretta dell’Italicum. Italicum che il Premier ha continuato a difendere ancora ieri sera ma che sarebbe “sacrificato” sull’altare di un accordo con la minoranza Dem in vista della ben più importante battaglia sulle riforme costituzionali che si giocherà Renzi a Pesaro: Giusta critica da Napolitano, ne farò tesoro “Napolitano mi ha anche un po’ criticato, ma è giusto e utile ricevere critiche da chi ha saggezza ed esperienza. Sono felice di farne tesoro. E’ vero, io ho sbagliato a giocare il futuro del governo sulla riforma costituzionale, ma ho sbagliato in buona fede. Ho sbagliato, capita di sbagliare quando si fanno le cose”. Dal Teatro Rossini di Pesaro, dove ha partecipato a uno dei tanti incontri sul referendum costituzionale, ‘L’Italia che dice ‘Sì’ e all’indomani del confronto tv con Gustavo Zagrebelsky, il premier Matteo Renzi incassa le critiche ricevute dal presidente emerito, Giorgio Napolitano. L’ex capo dello Stato, infatti, nel corso della lectio magistralis alla scuola di formazione politica del Pd in corso a Roma, ha parlato di “errori” nella campagna a favore del Sì al referendum del prossimo 4 dicembre “che hanno facilitato il No”. “Non si è partiti bene”, ha detto Napolitano, precisando, però, che “Renzi ha capito gli errori” e “si è corretto”. Il Parlamento, ha aggiunto l’ex inquilino del Quirinale, “è ridotto a uno straccio” e per questo “è giunto il momento di supere le anomalie che hanno segnato il percorso istituzionale italiano” e “sciogliere con le riforme le remore fatali per l’efficienza del sistema Italia”.

 

ITALIA______

MILANO – A causa di un’esplosione in un bar in una zona semicentrale di Milano avvenuta nella notte di ieri sono rimaste ferite, anche se non in pericolo di vita, dieci persone. Da quanto è stato riferito l’esplosione è avvenuta intorno all’1,30 in un locale in via Regina Giovanna che al momento era chiuso. L’esplosione, che ha poi causato un incendio, ha coinvolto i condomini della palazzina sovrastante il bar. Secondo le prime informazioni, dei feriti intossicati e leggermente ustionati quattro sono stati portati al Niguarda, quattro al Fatebenefratelli e due all’ospedale Città Studi. La palazzina è stata evacuata al momento dell’esplosione, ma poi i condomini sono rientrati dopo che è stata accertata l’agibilità dello stabile. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale, la polizia di stato e la scientifica. Ora sono in corso indagini da parte della polizia e sono in corso i rilievi dei vigili del fuoco. Non si sa se sia stata una fuga di gas, ma comunque non si esclude che possa essere stato un atto doloso. Stando alle prime testimonianze, poco prima dell’esplosione sarebbero state viste tre persone aggirarsi nel cortile retrostante il bar.

 

MONDO______

NEW YORK – Il New York Times ha ottenuto e pubblicato la dichiarazione dei redditi di donald trump per il 1995 e dall’analisi dei documenti effettuata da esperti consultati dal giornale emerge che l’attuale candidato repubblicano per la presidenza degli Stati Uniti ha usufruito di una detrazione tale che potrebbe poi avergli concesso, in maniera legale, di non pagare le imposte federali sul reddito per diciotto anni. I documenti ottenuti dal New York Times non sono mai stati resi pubblici prima e mostrano che nella dichiarazione dei redditi per il 1995 di Donald Trump risulta una perdita pari a oltre novecento milioni di dollari e una deduzione fiscale di quella entita’ – si spiega – potrebbe appunto avergli consentito di godere legalmente dello ‘sconto’ sulle imposte federali per quasi due decenni successivi. Sebbene infatti il reddito di Trump soggetto a tassazione per gli anni successivi resti sconosciuto, dichiarare una tale perdita per quell’anno potrebbe averlo messo nelle condizioni di ‘cancellare’ oltre cinquanta milioni di dollari all’anno di reddito imponibile per oltre diciotto anni. Gli esperti fiscalisti interpellati dal New York Times sottolineano come alcune regole fiscali particolarmente vantaggiose per i piu’ facoltosi possono aver consentito a trump di utilizzare la perdita dichiarata per cancellare una somma equivalente di reddito imponibile in un periodo di diciotto anni.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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