TEMPIO CREMATORIO BOTRUGNO: LE AZIENDE REPLICANO, I CITTADINI SENTONO PUZZA DI BRUCIATO

| 9 Ottobre 2016 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, ma, come ogni tanto facciamo, commentiamo pure_______

Ecco cosa ci scrivono le imprese interessate alla realizzazione e gestione del tempio crematorio.

TEMPIO CREMATORIO BOTRUGNO: PRECISAZIONI E SMENTITE
Ci vediamo costretti a intervenire sulle polemiche degli ultimi giorni da parte del movimento civico Apertamente di Botrugno che in maniera strumentale e menzognera inveisce contro il nostro progetto che invece rispetta i rigidi parametri dettati dai regolamenti nazionali e sovranazionali in materia di emissioni.

E’ gioco facile fomentare il popolo con argomentazioni che cavalcano eventuali danni alla salute provocati da fantomatiche emissioni nocive, ed è tanto facile quanto indegno, nonché penalmente rilevante, soggiogare le persone magari per finalità politiche.

Come già detto il salento è sprovvisto di un impianto crematorio a servizio dei cittadini ai quali è così precluso il diritto alla cremazione che resta sempre e comunque una scelta personale da rispettare. Proprio a loro è indirizzato il tempio, a chi sceglie la cremazione come ultimo atto della propria esistenza terrena.

Il movimento Apertamente dimostra  di non conoscere affatto le peculiarità del progetto perché, come è dato leggersi sugli organi di stampa, fa ancora riferimento alla proposta iniziale di project financing quando invece è disponibile a tutti il progetto con le migliorie apportate dalla partecipazione al bando.

All’apertura delle buste di gara erano sempre presenti i componenti del movimento Apertamente i quali hanno avuto modo di constatare le migliorie presentate. Invece oggi sbandierano dati falsi e tendenziosi, a quale scopo? Infatti, il 4% di royalty per il Comune è diventato 7,5%, i 30 anni di affidamento sono scesi a 25, i botrugnesi ( nonché altri cittadini convenzionati) pagheranno l’80% in meno della tariffa di cremazione. Il cimitero esistente verrà dotato di servizi igienici oggi inesistenti, di un impianto fotovoltaico che abbatterà i costi delle lampade votive e di altre migliorie consultabili pubblicamente. I benefici economici del Comune andranno ben oltre i 15.000,00 euro fino a raggiungere e superare i 70.000,00 euro annui, soldi destinati al bene dell’intera comunità, anche di coloro che oggi falsificano i dati oggettivi a proprio uso e consumo.

Abusare della credulità popolare oltre a essere deprecabile dal punto di vista morale è anche passibile di sanzione amministrativa; diffondere paure su fantomatiche emissioni pericolose non vuol dire rendere un buon servizio alla comunità ma instaurare timori senza fondamento che potrebbero bloccare il naturale sviluppo del territorio e turbarne l’ordine costituito.

I templi crematori sono presenti in tutto il mondo da decenni e non hanno mai destato preoccupazioni tra i residenti (altrimenti non si sarebbero diffusi così tanto) e resta un handicap il fatto che il salento ne sia ancora sprovvisto.

Il movimento Apertamente è stato rassicurato dal Sindaco dott. Barone, primario del reparto di pneumologia dell’ospedale di Tricase, circa l’assenza di possibili ricadute ambientali negative, oltretutto il progetto esecutivo nascerà da un tavolo tecnico ampiamente partecipato, voluto e votato all’unanimità anche dal movimento durante un consiglio comunale aperto.

Per finire, invitiamo il movimento civico Apertamente a una discussione seria sui reali contenuti del progetto e li diffidiamo a non continuare sulla via delle menzogne e del terrore, specialmente quando parlano di cancro. Le malattie sono una cosa seria da non sbandierare al momento del bisogno politico.

La ragione è ciò che differenzia noi dagli animali, cerchiamo di utilizzarla.

ATI: ALTAIR srl – EDILVER srl – FUTURCREM srl ______

(ndr)

Cari lettori,
come sempre diamo spazio a tutti, e ci piace sentire le diverse campane per poi farci un’idea, ma, sopratutto fare in modo che siate voi a farvi un’idea, per quanto possibile, precisa e libera da condizionamenti.
Premesso che non conosciamo il progetto,  in linea di massima siamo del parere che un impianto crematorio potrebbe essere presente sul territorio salentino, per dare la possibilità a quanti lo desiderano, quando avviene il trapasso di farsi cremare piuttosto che seppellire, anche perché diventa sempre più difficile trovare posto nei cimiteri.
Quindi ci limiteremo a commentare quanto riportato nel comunicato ed a porci e a porre qualche domanda.

Nel testo del comunicato si legge:

1) ” …il nostro progetto rispetta i parametri dei regolamenti nazionali e sovranazionali in materia di emissioni”.
Si potrebbe obiettare che pure l’Ilva in tutti questi anni rispettava i regolamenti sulle emissioni, tanto che non è mai stata sanzionata dalle istituzioni comunali, regionali o statali. Intanto a Taranto la gente per decenni si è ammala ed è morta.
Quindi ciò non basta la rassicurazione di chi è parte in causa, non si può chiedere all’oste se il vino è buono.  C’è bisogno di fatti se si vuole convincere la popolazione.

2) “…riferimento alla proposta iniziale di project financing quando invece è disponibile a tutti il progetto con le migliorie apportate…”.

Ora, a parte il fatto che quando la politica utilizza un gergo incomprensibile ai più, o ricorre agli inglesismi, è perché non vuole essere chiara.
Siamo sicuri che non è questo il caso, però invece di “project financing” si poteva scrivere ” fìnanza di progetto”.
Ma al di là della definizione vediamo di capire  di cosa si tratta.
Il project financing o finanza di progetto, costituisce una tecnica di finanziamento per la realizzazione di opere pubbliche. Uno strumento cui le amministrazioni  pubbliche ricorrono a causa del divario esistente in termini finanziari, tra disponibilità del settore pubblico e fabbisogno per opere infrastrutturali ad uso della collettività.
Ora ci domandiamo i cittadini di Botrugno hanno davvero bisogno di questa infrastruttura, hanno bisogno di avere quest’impianto?
Ossia in un paese che non raggiunge neppure tremila abitanti,  ha bisogno per le proprie esigenze di costruire un impianto  che deve cremare 15.000 persone l’anno?
Ed inoltre come mai sono state apportate delle migliorie,  cosa vuol dire che  il progetto presentava delle lacune,  e se è così, quali certezze hanno i cittadini che questo progetto non contenga altri errori e ci sia bisogno di ulteriori migliorie?

Infine lo ripetiamo, il Salento ( a proposito se la prossima volta Salento lo scrivete con la maiuscola siamo più contenti) si può dotare di una struttura per cremare i defunti, ciò non toglie che i cittadini possano decidere di non volere sul proprio territorio un impianto che ritengono pericoloso.

Nè può bastare la rassicurazione di un medico-sindaco per tranquillizzare le persone, ci sono medici di altissima professionalità che certo non hanno interessi  come il dottor Serravezza che potrebbe essere interpellato, sono sicuro che i cittadini del parere di un oncologo del suo livello si fiderebbero molto più che delle parole del sindaco, per quanto medico.
Nei prossimi giorni  cercheremo di capire se quest’impianto serve per il Salento o se invece dovrebbe servire per l’intera Puglia e magari anche per le regioni limitrofe.
Perché se così fosse i botrugnesi avrebbero ragione a sentire puzza…di bruciato, nonostante l’impianto non sia stato ancora costruito.

(g.m.)______

LA RICERCA A nel nostro articolo del 5 ottobre scorso

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/10/05/nuovo-eclatante-no-dei-cittadini-di-botrugno-all-impianto-di-cremazione-previsto-in-pase/

 

Category: Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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