CASA NOSTRA

| 13 Dicembre 2016 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

C’era un a volta un Partito.

Quale?
Dai, non fate anche voi come la maestra del figlio di uno dei suoi principali esponenti.

Quel bambino, un giorno, di tanti anni fa, svolse un tema in classe, la cui traccia chiedeva di raccontare la domenica passata in famiglia, ed egli diligentemente annotò che era andato col papà al partito, poi allo stadio, e poi ancora al partito.

“Quale partito?”, gli chiese a questo punto, ignara, la maestra, mentre leggeva il compito.

“Il partito!” – rispose di botto, quasi irritato, quel bambino, e non aggiunse altro.

Già, i papà insegnavano che non ce n’ erano altri, c’ era solo “il Partito”. E le nonne, rimaste vedove, quando morivano, come da opportuno testamento diligentemente preparato per tempo, lasciavano “al Partito” in eredità soldi, gioielli, e case. Come gli ori alla Patria, così le case al Partito.

Adesso, da tempo, quel partito non c’è più.

Le case, ci sono sempre.

“Congelate” in una Fondazione, su cui disputano ancora le varie anime della diaspora di partitini in cui l’ eredità politica del Partito si è nel frattempo dispersa, e annullata.

Una però, a Montecarlo, non è rimasta a congelata.

E’ stata venduta, e ben arredata con la Scavolini, la più amata dagli Italiani, d’ ordinanza.

A chi?

Al cognato, il fratello della moglie, la seconda moglie, dell’ ultimo segretario del partito in cui il Partito si era trasformato, prima di aderire al Pdl, dove poi adesso in molti, sono rimasti, anche se adesso nemmeno il Pdl c’è più, ed è ritornata Forza Italia.

Quella casa, venduta d’ occasione, era stata lasciata all’ Idea, che non era certo l’ idea di rappresentanza degli agi mondano-turistici piccoli borghesi nel Principato, per la famiglia del liquidatore delle comiche finali.

Lo so, è vecchia, questa triste storia.

Perché allora…Perché riprenderla?

Perchè oggi è ritornata attuale, con una novità. Ancora più triste della vicenda stessa.

Oggi  è stato arrestato un ex parlamentare del Pdl, ora di Forza Italia, in origine esponente del Partito, nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.

Fra gli altri, insieme a lui, c’è anche un imprenditore, il più grosso imprenditore internazionale delle slot machine.

L’ inchiesta riguarda un’associazione a delinquere impegnata nel riciclaggio del denaro proveniente del mancato pagamento delle imposte sul gioco on-line e sulle video-lottery.

Fra gli indagati, c’è anche il cognato – acquirente della famosa casa di Montecarlo.

Lasciando perdere gli altri aspetti penali dell’ inchiesta della Procura di Roma, ci interessa solo questo, in questa sede, di quanto ricostruito dai magistrati, attraverso una complicata analisi di capitali all’ estero e società a scatole cinesi.

I soldi per comprare la casa di rappresentanza da lì venivano, in regalo, per la continua ed efficace opera di lobbyng a favore del gioco d’ azzardo, dai biscazzieri, in vista del rinnovo delle concessioni: dai soldi delle slot machine con cui si sono rovinati tanti Italiani, con le loro famiglie. Dai fondi occulti para mafiosi.

 

Category: Cronaca, Politica

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