PRESO A PARABITA TRUFFATORE DI ANZIANI

| 12 Gennaio 2017 | 0 Comments

(e.l.)______Dopo quello arrestato a Erchie in flagranza di reato, come abbiamo riferito ieri in “brevi di cronaca”, un altro giovane napoletano è stato sorpreso all’ opera nel triste e squallido tentativo di raggirare le persone anziane e indifese. Si tratta di  Antonio Tranchino (nella foto), 26 anni, di Napoli, arrestato dai Carabinieri nella serata di ieri a Parabita.

I militari hanno notato parcheggiata in maniera sospetta una Mercedes Classe “A” di colore grigio, tra l’altro intestata ad una società di noleggio del Nord Italia. Insospettiti, si sono appostati e hanno aspettato sin quando il giovane che l’aveva in uso uscisse da un’abitazione posta li vicino per allontanarsi poi repentinamente. L’auto e la descrizione dell’uomo corrispondevano a quelle che, da qualche giorno, erano state comunicate ad alcuni comandi Arma. In particolare si faceva riferimento ad una vettura simile a quella individuata, con a bordo una persona con accento campano, che provava a suonare vari citofoni, per poi allontanarsi. Evidentemente, nell’ultima circostanza qualcuno aveva ricevuto l’uomo in casa.

Dopo poche centinaia di metri, i Carabinieri procedevano a fermarlo e controllarlo. Già alla domanda di quale fossero i motivi della sua permanenza nella zona, forniva nebulose e poco credibili giustificazioni.

A seguito di tali poco verosimili circostanze, veniva effettuata un’approfondita perquisizione, nel corso della quale si rinvenivano 3000 euro in banconote di grosso taglio. Andando a ritroso si procedeva, quindi, a contattare gli anziani coniugi dell’abitazione visitata poco prima dal truffatore. Le vittime, infatti, riferivano che poco prima avevano ricevuto alcune telefonate da un sedicente maresciallo dei Carabinieri e un avvocato che comunicavano che il proprio figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale.

Nell’immaginario racconto i fantomatici operatoti giudiziari riferivano che il figlio non aveva subito gravi conseguenze ma che invece, una donna coinvolta nel sinistro aveva subito lesioni più gravi, quali una frattura ad una gamba e ad un braccio. Per evitare l’arresto – paventato dai truffatori – i due genitori ottantenni avrebbero dovuto versare la somma di 3000 euro ad un incaricato, indispensabili per ottenere la liberazione su cauzione. Soltanto poco dopo la consegna del denaro, appena ripresi dallo shock , le vittime contattavano il proprio figlio che invece arrivava sul posto per rassicurare i genitori che non gli era successo nulla.

Accompagnato in caserma, dopo essere stato riconosciuto dalle vittime, alle quali è stato restituito il denaro, Antonio Tranchino è stato arrestato su ordine del pubblico ministero di turno presso la Procura di Lecce, Antonio Negro, in flagranza di reato, per truffa.

In una nota, i Carabinieri del Comando provinciale di Lecce aggiungono: “Nel rinnovare le raccomandazioni più volte formulate per prevenire simili odiosi reati commessi nella totalità dei casi in pregiudizio di anziani indifesi e soli, si invitano tutti i cittadini a segnalare tempestivamente la presenza di autovetture e/o persone sospette. Le Forze di Polizia non chiedono mai la corresponsione di somme di denaro per nessuna attività e contattano i cittadini sempre con personale in uniforme. La tempestività delle comunicazioni e il contatto diretto con le locali Stazioni Carabinieri o con i numeri di emergenza 112 e 113 sono fondamentali per prevenire potenziali situazioni di pericolo e garantire un intervento efficace”.

 

 

 

 

Category: Cronaca

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