IL DEGRADO DELLE PERIFERIE. SAN PIO

| 22 Gennaio 2017 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’ Agata ci scrive______

Sono anni che lo “Sportello dei Diritti” continua a denunciare la situazione di degrado delle periferie del capoluogo salentino documentando anche attraverso reportage fotografici inoltratici dai cittadini residenti, la permanente rappresentazione dell’abbandono di strade, piazze e luoghi, senza che a ciò siano seguiti piani e programmi che, al netto delle risorse messe in campo, per interventi anche dispendiosi – come la “Trax Road” solo per fare l’esempio più decantato – non hanno inciso sull’assetto economico e sociale e potessero quantomeno rappresentare un progetto di riqualificazione dei quartieri al di là della circonvallazione ed all’interno del limite rappresentato dall’anello della tangenziale.

Vent’anni, infatti, sono passati di governo cittadino che indipendentemente da come la si pensi politicamente, ha letteralmente dominato il panorama amministrativo di una città senza lasciare alcun visibile segno di un cambiamento radicale in quelli che sono rimasti nient’altro che quartieri “dormitorio”, come San Pio ed in particolare la zona delle “Case Magno” dove vie e marciapiedi appaiono perennemente dissestati, il campetto dei ragazzi in stato di abbandono e pericoloso per i numerosi giovani che lo continuano ad utilizzare con tutti i rischi e pericoli connessi.

Le fotografie postateci di piazzale San Michele e di via Vergine la dicono tutta, sulla pesante eredità che quest’amministrazione lascerà alla subentrante.

L’ auspicio è che la prossima possa essere più sensibile alle gravi problematiche delle zone che non fanno parte della ristretta area rappresentata dal centro cittadino. Anche se un intervento urgente di ripristino delle aree individuate dai fotogrammi, potrebbe salvaguardare nell’immediato la sicurezza stradale, dei pedoni e dei tanti ragazzi che continuano a giocare sul campetto.

 

 

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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