AL ‘VITO FAZZI’ SONO SOLO DUE I MEDICI NON OBIETTORI, L’ INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA VIENE PRATICATA SOLTANTO A LECCE E CASARANO

| 24 Febbraio 2017 | 1 Comment

(Rdl)______Mentre in tutta Italia si discute oramai da un paio di giorni sul concorso bandito dall’ ospedale ‘San Camillo’ di Roma (nella foto d’ archivio, un’ immagine di repertorio) per la ricerca di due ginecologi ‘non obiettori’, per assicurare il servizio di ivg, l’ interruzione volontaria di gravidanza, prevista dalla legge 194/1978, e sui dati nazionali che collocano intorno al 70% la percentuale dei medici obiettori, abbiamo voluto verificare quale sia la situazione all’ Asl di Lecce.

Grazie alla preziosa collaborazione dell’ addetto stampa Massimo D’ Onofrio, abbiamo avuto i dati completi, divisi per presidi ospedalieri, direttamente al dottor Antonio Perrone, direttore dell’ unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia al ‘Vito Fazzi’. Eccoli.______

Lecce – su 21 medici, ci sono 19 obiettori e 2 non obiettori, per cui viene praticata la ivg;

Galatina – su 9 medici tutti e 9 obiettori, quindi non viene praticata;

Gallipoli – su 7 medici 4 obiettori e 3 no, però non viene praticata;

Casarano – su 7 medici, 6 obiettori e 1 no, viene praticata;

Copertino – su 8 medici, tutti e 8 obiettori, quindi non viene praticata.

Scorrano – su 9 medici, 7 obiettori e 2 no, ma non viene praticata.

I dati complessivi sono di circa il 95% dei medici obiettori.

Nei fatti, sono solo in 3 ad effettuare la ivg, 2 a Lecce e 1 a Casarano.

Nel 2016 sono stati effettuati circa 900 aborti a Lecce e 220 a Casarano, circa la metà con pratiche farmacologiche.

Il carico di lavoro per i due medici ‘non obiettori’ di Lecce è “enorme”, anche perché ogni paziente viene vista tre volte, ed è inoltre sottoposta a tutti gli esami specifici occorrenti.

L’ anno scorso la Asl di Lecce, per far fronte alla difficile situazione, aveva fatto un bando simile a quello di Roma tanto contestato in questi giorni, che prevedeva appunto l’ assunzione di un ginecologo non obiettore, attualmente in servizio, senza che ci fosse stata nessuna polemica.

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Erio Congedo, Direzione Italia - tramite redazione ha detto:

    La Regione Puglia non pensi di emulare la Regione Lazio nella vicenda dell’ospedale di Roma, che ha indetto un concorso per ginecologi non obiettori di coscienza. In passato il presidente Vendola tentò un’operazione simile ma fu bloccato in zona cesarini.

    Ora al presidente Emiliano suggeriamo, invece, di provvedere al contrario, come mai è stato fatto finora, di dare compimento alla rete dei consultori, in ossequio a quanto previsto dalla Legge 194.

    I ritardi della Puglia potrebbero rivelarsi complici di un pregiudizio notevole e favorire la via d’uscita più facile, noi invece abbiamo il dovere di difendere un diritto costituzionalmente sancito quello del diritto alla vita al quale si ispirano i medici cosiddetti obiettori di coscienza.

    Non vi è contraddizione alcuna tra tale scelta e l’attuazione della legge 194, pensata a fini di prevenzione e di sostegno a donne in difficoltà e che mira a porre rimedio a gravi situazioni di pericolo per la salute delle mamme, senza mai ignorare il diritto di chi sta venendo alla vita.

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