LA STORIA / ADRIANA, TRANS BRASILIANA ARRIVATA PER SENTIRSI AL SICURO, ORA DOPO DICIASSETTE ANNI RINCHIUSA FRA GLI UOMINI AL CIE DI BRINDISI

| 18 Marzo 2017 | 3 Comments

di Antonella Elefante______

Avevamo già sentito parlare di Tiffany, transessuale “acquistata” da una squadra di pallavolo, che ha fatto parlare di sè proprio per il cambio di sesso. Ora, invece, ci troviamo a parlare di un caso simile.

Si tratta di Adriana, 34 anni, di origini brasiliane ma vive in Italia da quando aveva 17 anni. Cosa è accaduto? La brasiliana, dopo aver lavorato come cameriera a Napoli, ha perso il lavoro e, con esso, anche il permesso  soggiorno. È successo tutto una notte quando, Adriana e il suo ragazzo, si sono rifugiati in un hotel e immediatamente è stata avvertita la Polizia che ha provveduto a mandare la ragazza al Cie di Brindisi dove, da otto giorni, pratica lo sciopero della fame.

“Adriana – spiega Cathy La Torre, legale del Mit e componente della segreteria di Sinistra italiana – è al Cie, il Centro di Identificazione Emigrati, di Brindisi dal 21 febbraio e si trova in mezzo a centinaia di uomini, correndo ogni istante evidenti rischi di violenze. Proviene da una zona pericolosa del Brasile, dove ogni anno vengono uccisi 200 trans”.

Category: Cronaca

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Comments (3)

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  1. redazione ha detto:

    Adriana è stata posta da tre giorni in isolamento, all’interno di una cella di sicurezza dello stesso Centro identificazione ed espulsione, vicina agli uffici del personale, dove è sempre sorvegliata da una guardia.
    Tutto lo staff del Cie, e anche le forze dell’Ordine, stanno facendo il possibile per farle vivere al meglio questo brutto momento:
    “Anche se la porta della mia cella è sempre aperta, sono comunque in un carcere senza aver commesso alcun reato e non ce la faccio più”.

  2. redazione ha detto:

    Il tribunale di Napoli ha concesso ad Adriana un permesso di soggiorno di sei mesi, in attesa che lei sia ascoltata dalla commissione ministeriale territoriale che analizzerà la sua richiesta di protezione umanitaria, ed è stata quindi liberata.

  3. redazione ha detto:

    Brutte novità per Adriana, che è stata trasferita nel Centro identificazione ed espulsione di Caltanissetta.
    Le avevano detto che sarebbe uscita dal Cie di Restinco per essere portata in un centro protetto, prima di essere rilasciata.
    Poi le hanno spiegato che sarebbe stata portata in Sicilia, in un altro Cie, appunto, a causa di alcuni suoi precedenti penali.

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