LA PARTITA / TRIDENTE DEVASTANTE, IL LECCE NE FA TRE. PADALINO ANCORA CONTESTATO, TUTTO LO STADIO APPLAUDE LO STRISCIONE NO TAP DELLA NORD

| 9 Aprile 2017 | 0 Comments

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Venticinque anni dopo, ritorna al ‘Via del Mare’ il derby dal sapore antico, di notizie via telefono e via radio, di calcio di serie inferiori, di rivalità accanita, di speranze vane, di serie C insomma. E in quest’ infermo le due squadre sono impegnate adesso con obiettivi contrapposti, mentre la primavera che sempre decide il campionato è oramai arrivata: l’ una, per andare via, nel purgatorio della B, per continuare a sperare nel miracolo del cedimento della rivale cui ha concesso colpevolmente un vantaggio che adesso pare incolmabile, e prepararsi ai playoff; l’ altra, per rimanerci, ed evitare i play out.

Obiettivi opposti, ma un’ unica necessità: i tre punti.

TABELLINO

Lecce (4-3-3): Perucchini; Ciancio, Cosenza, Giosa, Vitofrancesco; Costa Ferreira, Arrigoni (80′ Fiordilino), Tsonev (64′ Maimone); Lepore, Caturano, Torromino (59′ Doumbia).

Allenatore Padalino.

Taranto (4-4-2): Contini; De Giorgi, Pambianchi, Magri, Nigro; Potenza, Maiorano, Lo Sicco, Balzano (46′ Sampietro); Paolucci (53′ Viola), Magnaghi (85′ Cobelli).

Allenatore Ciullo.

Arbitro: Forneau di Roma 1 (Zancanaro-Rotondale).

Spettatori 10.764, di cui 1522 paganti.

CRONACA

Il tridente d’ attacco giallorosso Lepore-Caturano-Torromino è pesante, importante e vede oggi una squadra a spiccata vocazione offensiva. Tre o quattro belle azioni di manovra corale non sortiscono effetti, per l’ imprecisione dei tiri finali, o dei traversoni, ma denotano una mentalità precisa.

E al 23′ il Lecce passa. C’è un calcio d’ angolo sotto la Nord, un colpo di testa di Giosa viene intercettato con un braccio da Nigro ed è rigore, perché l’ arbitro fischia. L’ esecuzione di Lepore è perfetta: pallone da una parte e portiere d’ altra.

Il tridente devastante si vede in tutta la sua potenza cinque minuti dopo: se ne va sulla destra Lepore, cross questa volta calibrato, troppo per Caturano, ma ottimo, dietro di lui, per Torromino, che insacca di testa.

Poi, ancora un’ azione da gol dei giallorossi al 32′, e un’ altra al 42′, su cui si salva la difesa, con il portiere, o per questione di centimetri dai pali.

Gli ospiti si vedono in avanti solo al 35′: tiro di Potenza, fuori.

Non succede niente altro di rilevante, fino a che le squadre vanno negli spogliatoi.

47′: gol di Caturano annullato per fuorigioco.

Taranto più propositivo, al 58′ è davvero bravo Perucchini a impedire agli ospiti di riaprire la partita, deviando un tiro a botta sicura di Magnaghi, oltre a sbrigare l’ ordinaria amministrazione, sugli alleggerimenti e sui tentativi offensivi degli ospiti.

Il Lecce controlla, Maimone in evidenza al 75′ con una bella azione, e al minuto 83 triplica: Maimone innesca Lepore, sul cross arriva di testa Doumbia per la conclusione vincente.

Ed è ancora Lecce in avanti e pericoloso, nei minuti finali.

IL GIDIZIO

Bella partita, dominata da un Lecce spumeggiante e propositivo, con risultato netto e giusto. Ma niente di più, il Foggia passa alla grande anche a Caserta in contemporanea, e tutto rimane come prima. Per il Taranto invece l’ acqua sale alla gola.

DA RICORDARE

I fischi del pubblico a Padalino, pr l’ ennesima contestazione, e gli applausi di tutto lo stdio quando dalla Nord è stato dispiegato lo striscione: “TAP. Potete comprare stampa e Polizia, ma mai la gente della terra mia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Sport

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