DAI DAI DAI!!! MICHELE EMILIANO I LOVE YOU, E L’ APPOGGIO DEL SINDACO DI NARDO’ PIPPI MELLONE AL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD SUSCITA POLEMICHE

| 21 Aprile 2017 | 5 Comments

di Giuseppe Puppo______

‘Stavolta non è andato oltre, è andato fuori. Diciamo fuori strada, per non dire altro.

Una ‘sbandata’ da innamoramento politico d’ interesse.

Se ‘andare oltre’ i partiti e le ideologie significava finire a sostenere Michele Emiliano, per giunta in una competizione politica in cui egli non c’ azzecca niente, o quantomeno niente dovrebbe azzeccarci (ma con due euro di obolo a votare per il candidato alla segreteria del Pd può andarci chiunque) beh arridateci l’ estrema destra, e pure l’ estrema sinistra, arridateci Ordine Nuovo e ‘Andare oltre’ quello vero (e Pino Rauti si sarà rigirato tre volte nella tomba), arridateci Lotta Continua e il Pci quello vero.

Il messaggio – invito mandato ai suoi da Pippi Mellone preoccupa amaramente, perché denota una concezione della politica intesa come familismo, e anzi campanilismo amorale, che credevamo appartenesse al secolo scorso. E invece è ancora qui, che vive e vegeta insieme a noi, pur travestita malamente e maldestramente camuffata col ‘nuovo’ che è avanzato.

Amareggia di più quel significante di favoritismi impliciti ed espliciti che sottende.

E fa cadere le braccia, infine, sconsolate, quella mancanza di cultura, di sensibilità, di garbo, se non altro, istituzionale, che denota.

“I vecchi partiti stanno morendo, la gente è stufa dei vizi dei vecchi politici”, scriveva ancora due mesi fa. E poi ora il nuovo partito sarebbe il Pd, il nuovo politico Michele Emiliano? E questo guazzabuglio pressoché inestricabile di affarismi delocalizzati e favoritismi parcellizzati sul territorio la nuova virtù?

Va beh…

Finire a ballare la tarantella con il presidente della Regione Puglia…Dai dai dai!!! Pippi Mellone oggi si è rotto non solo un tendine, proprio il tallone, il piede, e anche altro, si è frantumato, finendo fuori strada.

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Comments (5)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. Lorenzo Siciliano, Pd - tramite redazione ha detto:

    L’estrema destra sta cercando di inquinare il voto delle primarie del PD che si terranno Domenica prossima. Questa mattina abbiamo convocato una conferenza stampa urgente per le ore 12. Questi tipi di “sostegni” alla candidatura di Michele Emiliano rappresentano chiaramente l’ “apporto” che intende offrire al Partito Democratico l’attuale Presidente della Puglia.

    Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, a cui hanno preso parte, oltre al sottoscritto, il collega Consigliere Daniele Piccione ed il Segretario cittadino del Partito, Rino Giuri, è stata ampiamente sviscerata una denuncia politica che si basa su un fatto estremamente grave per la comunità del Partito Democratico neretino e non.
    Un fatto che mette in seria discussione non solo la serietà delle primarie, ma la natura ed i valori che hanno fondato e che tengono in piedi il PD.

    Fa specie, poi, leggere, nell’invito al voto per Emiliano da parte di Mellone, che il Presidente della Regione Puglia abbia avuto “un occhio di riguardo per Nardò” e che dunque in virtù di questo ci si debba impegnare per sostenerlo nella sua scalata al PD, confondendo l’imparzialità che il Governo della Regione dovrebbe riservare alle comunità Pugliesi con il voto delle primarie.
    Cosa è, allora, la Regione Puglia? Una stanzetta in cui può accedere solo chi sostiene Emiliano? Tutta questa è robaccia, altra robaccia che si aggiunge a quella che quotidianamente ci viene riservata, come comunità neretina, da chi guida questo Comune.

    In quanto dirigenti ed amministratori del Partito Democratico, noi, abbiamo il dovere di tutelare le primarie del nostro Partito, della “nostra” gente, soprattutto per rispetto della storia di chi in questo Partito ci crede e ci milita da anni e con sacrificio lo difende quotidianamente da attacchi ingenerosi da parte di chi, oggiAggiungi un appuntamento per oggi, vuole usare le primarie come ricambio di favore per quell’ “occhio particolare”, che risuona tristemente come un pugno nello stomaco di chi crede che il Governo di una Regione debba essere imparziale nei confronti di tutti i territori della Puglia.

  2. Pippi Mellone, sindaco di Nardò - tramite redazione ha detto:

    Le primarie del Partito Democratico sono aperte e non lo ha deciso Pippi Mellone. Per cui confermo il sostegno a Michele Emiliano e invito i miei concittadini che sentano di poter contribuire, a votare per lui.

    Però è chiaro che c’è qualcuno che evidentemente ha bisogno di qualche promemoria. Com’è noto, sono stato eletto dopo un governo di centrosinistra, raccogliendo oggettivamente la delusione e la sfiducia che quella esperienza ha generato a Nardò. Mi pare sia un dato incontrovertibile.
    A quella gente chiedo di votare per Emiliano. Ho il diritto o no di rivolgermi a una parte significativa del mio elettorato? Dov’è lo scandalo? Ma, soprattutto, sono un sindaco di Puglia che ha incontrato nel presidente della Regione una persona e un amministratore con cui si può collaborare splendidamente, un interlocutore credibile e affidabile per la nostra amministrazione e per la città.
    È logico ed è naturale, da sindaco prima che da cittadino, auspicare un rafforzamento anche politico del suo ruolo, che passa in questo caso dalle primarie del Partito Democratico. Anche perché prima che un patrimonio del centrosinistra, Michele Emiliano è un patrimonio della Puglia.
    È sin troppo evidente che a differenza di altri io sono allergico all’ipocrisia e mi piace fare le cose alla luce del sole.

  3. Ettore Tollemeto, Andare Oltre - tramite redazione ha detto:

    PRIMARIE NARDO’: OLTRE LA DESTRA E OLTRE LA SINISTRA LA NUOVA POLITICA CHE FA PAURA AI VECCHI POLITICI

    Ieri, in occasione delle primarie del PD, abbiamo avuto la prova del terrore che avvertono i vecchi signori dei voti di fronte al popolo.

    É assurdo come questi signori non vogliano capire (o non vogliano fare capire agli altri) che c’è chi fa politica andando oltre ogni tradizionale appartenenza, oltre ogni sigla, oltre la destra ed oltre la sinistra, attribuendo alle idee, alle persone e agli interessi del proprio territorio il valore preminente.

    Giovani e vecchi figli del vecchio potere vorrebbero etichettarci, per poi dimenticarsi di ogni etichetta quando fanno alleanze sommerse a loro favore.

    E così, in occasione delle primarie del PD, i cittadini che hanno visto in Emiliano un politico a cui dare fiducia, al momento di esprimere la loro preferenza sono stati pubblicamente offesi, insultati, solo perché parenti di candidati in liste civiche. Liste civiche, non partiti nazionali!

    Stupisce che, a dirigere il coro di accuse in nome della coerenza politica in area PD, ci sia stato, tra gli altri, l’ex On. Dell’Anna. Un politico con un passato di militanza non civica ne’ certamente di sinistra, da Forza Italia all’Udc ad Italia Unica, che oggi si sente in diritto di inveire in nome di una bandiera che non ha mai fatto sventolare.
    Paradossi della convenienza di turno.

    Io non ho mai avuto la tessera di alcun partito nazionale ne mai sono stato candidato prima delle scorse amministrative ed Il mio movimento, ‘Andare Oltre’, supera il concetto del classico posizionamento politico, offrendo a tutti l’opportunità di condividere cio’ che si ritiene valido, al di la’ di ogni etichetta.

    A chi ha mosso critiche, a chi ha negato la possibilità d’espressione a centinaia e centinaia di persone, chiedo: siete veramente sicuri che catalogare le persone guardando al passato sia il modo giusto di pesarne il valore?
    E se così fosse… che valore attribuite, ai quadri dirigenti del vostro partito? Quanto valgono i colori del loro passato?

    Io, da parte mia, farò sempre e solo gli interessi della mia città e dei miei cittadini, andando oltre ogni etichetta.
    Il mio partito, il nostro partito, sono le persone che credono in noi.

    Fatevene una ragione.

  4. Lorenzo Siciliano, Pd - tramite redazione ha detto:

    Grazie a chi ha partecipato al voto delle primarie credendo in quella che è la proposta politica del Partito Democratico.
    Mellone e quelli come lui non hanno permesso che la più grande festa della Democrazia si potesse svolgere con serenità e in regola con quelle che sono le norme dello statuto del Partito Democratico. Per questo La commissione nazionale per il congresso del PD ha comunicato la sospensione delle attività di voto nel seggio di Nardò a seguito della richiesta da parte dei rappresentanti delle mozioni di Renzi ed Orlando che hanno evidenziato gravissime violazioni dello Statuto del PD e del regolamento delle primarie che consistono nella partecipazione al voto di candidati delle liste del centro destra, dirigenti, militanti, iscritti e rappresentanti politici di estrema destra, da casa pound a Forza Italia, passando per il movimento di Fitto.

  5. Giuseppe Indraccolo, M5S - tramite redazione ha detto:

    Primarie PD a Nardò: Un flop annunciato per le politiche di “scambio”.

    Un Primo cittadino che ha iniziato la sua ascesa militando per la destra (quella estrema), poi si è dichiarato ammiratore 5 Stelle ma, a ridosso delle amministrative, crea una coalizione, o cloaca, di liste civiche.
    Qualche giorno prima dell’appuntamento elettorale si allea con Forza Italia, camuffata (in modo ridicolo) in Forza Nardò, e dopo l’elezione a Sindaco imbarca sulla sua “arca del cambiamento” tutti quelli che può, anche se prima aspramente criticati (per usare un eufemismo). Si passa dall’ex Sindaco Vaglio, gratificato con un assessorato a Lupo e uno per la cognata, a Marinaci, da Dell’Angelo Custode a Maccagnano e Natalizio, prima tutti con le Forze di Sinistra.
    E mentre qualcuno ancora si chiedeva a cosa fosse dovuto questo scoppio di “improvviso amore” verso i suoi tanto denigrati avversari, ecco il colpo di genio: chiede ai suoi militanti di votare Emiliano alle primarie del PD entrando in una contesa in cui nulla centra e con cui nulla ha a che fare, almeno si suppone. E qui le domande sorgono spontanee, cosa avrà promesso Emiliano in cambio dei voti? Cosa credeva di ottenere “l’arlecchino” Sindaco Mellone?
    L’aiuto in Regione? L’aiuto per cosa, per ciò che ci spetta di diritto?
    Ci vengono in mente quei personaggi che quando asfaltano le strade urbane le fanno passare per un piacere personale.
    Parimenti va l’ipocrisia del PD con le sue arcaiche primarie a pagamento, fatte di enormi sprechi di carta e lunghe fila in piedi per i votanti. Nessuna consultazione può dirsi democratica se prima di iniziare non c’è un elenco di chi ha diritto al voto. Come dimenticare le lunghe fila di cinesi alle primarie a Milano, esattamente un anno fa!
    Nardò non merita questi insulsi modi di fare politica e di governare una città.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.