DOPO IL BLITZ NOTTURNO DELLA POLIZIA, DURISSIME REAZIONI POLITICHE. IL COMITATO NO TAP: “Questo è l’ iter di uno Stato complice”. MARCO POTI’: “Centinaia di agenti della Polizia di Stato al servizio di una società straniera”. CRISTIAN CASILI: “Una delle pagine più nere per il nostro territorio. La Regione Puglia se ne lava le mani. Michele Emiliano pensa a fare le primarie del Pd”

| 27 Aprile 2017 | 0 Comments

(Rdl)______Radunatisi a Lecce dopo la mezzanotte, circa duecento agenti della Polizia di Stato hanno raggiunto il cantiere Tap a Melendugno e hanno dato il via ad un vero e proprio blitz, scattato verso le due, con l’ obiettivo  di dare il via agli incaricati per la sistemazione degli ultimi undici ulivi, già zollati, che erano rimasti all’ interno dell’ area.

Abbattute le barricate rudimentali rette sulle strade intorno al presidio ‘No Tap’, hanno isolato e confinato un centinaio di attivisti presenti sul posto, sopresi nel sonno.

Gli alberi sono stati sistemati in grandi vasi, con l’ impiego due gru e cinque camion.

Alle 10 era già tutto finito.

Questa sera sui social il Comitato No Tap ha diffuso una beve dichiarazione: “QUESTO È L’ITER DI TAP, QUESTO È L’ITER DI UNO STATO COMPLICE.
Non dormiremo più, non vi daremo pace, resisteremo fino all’ultimo.
TAP non passerà, non illudetevi”.

 

Il sindaco di Melendugno Marco Potì ha chiesto un urgente sopralluogo dei tecnici nel sito di stoccaggio di Masseria del Capitano, dove sono stati portati centocinquantasette alberi “per verificare le condizioni di salute degli ulivi”, e ha poi spiegato perché per la prima volta non ha partecipato alle manifestazioni davanti al cantiere: “Non sono andato perché qualcuno ha voluto mettere in difficoltà le istituzioni di questo Paese, cercando di mettere i sindaci contro la popolazione che vuole manifestare”; ha infine aggiunto: “Con dispiacere abbiamo visto di nuovo centinaia di uomini delle forze dell’ordine che hanno fatto servizio di sicurezza a una società straniera e requisito un pezzetto del mio territorio. Non so se chi ha responsabilità politiche, i ministri dell’ Interno e dello Sviluppo, si rendano conto che un’opera del genere non può essere fatta contro il volere della popolazione”.

 

Durissimo il commento del consigliere regionale del M5S Cristian Casili: “Si è consumata una delle pagine più nere per il nostro territorio. Le responsabilità sono da ripartire tra Governo regionale e nazionale, che hanno violato la dignità dei salentini e la volontà di un popolo che da sempre si è opposto a quest’opera.

La Regione Puglia, con Emiliano impegnato nelle primarie del PD, ha assentito allo spacchettamento e all’ottemperanza della prescrizione A44, rendendo purtroppo inutile nelle motivazioni il ricorso avanzato al Tar che noi del M5S eravamo riusciti ad ottenere dopo un grande lavoro portato avanti insieme ai cittadini. Il Tribunale ha fatto emergere come la Regione non abbia indicato l’ufficio competente, trascurando il fatto che la prescrizione A44 era unitaria per tutti i 231 alberi, di cui i 16 monumentali. In sostanza,  se n’è lavata le mani.

Per salvare gli 11 ulivi già zollati  si sarebbero potute  rincalzare, con apporto di terra, le radici recise degli alberi che in tutta sicurezza potevano rimanere nelle trincee preesistenti. Ci sarebbero voluti meno di mille euro e il lavoro di 2 operai, invece dell’impiego di centinaia di poliziotti.

Mi ha lasciato sconcertato leggere il verbale e le motivazioni prodotte dagli agronomi della Regione, su richiesta dell’osservatorio fitosanitario regionale. Perché gli stessi tecnici regionali non denunciano lo stato di abbandono del Salento olivicolo, dove ogni giorno i disseccamenti compromettono centinaia di alberi? Mentre invece la Regione Puglia è stata solerte ad assecondare Tap, suggerendo di mettere in sicurezza le piante. Delle 231 piante di ulivo presenti inizialmente nel cantiere a San Basilio restano i 16 ulivi monumentali per i quali l’azienda, disattendendo la prescrizione A44, ha ritenuto di non dover presentare le integrazioni richieste, rimandando a data da destinarsi la discussione. L’ennesima scena di una farsa alla quale la Regione assiste da spettatrice”.

 

 

Category: Cronaca

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