MUSICA CLASSICA / I GIOVANI TALENTI DELL’ ASSOCIAZIONE SALENTINA ‘SERAPHICUS’ IN CONCERTO A MILANO

| 16 Maggio 2017 | 0 Comments

di Alessandra Gallo______

Quante mani possono muoversi su una tastiera, mantenendo un profilo formale interessante ed espressivo?

Le musiche di Chaminade e Waldteufel-Libetta in esecuzione a Milano per la seguitissima manifestazione Piano City dimostrano come otto mani che corrono su ottantotto tasti possono comunque garantire risultati brillanti ed interessanti, valorizzando tutte, ma proprio tutte, le capacità armoniche, timbriche e di articolazione di uno strumento ‘sinfonico’ per eccellenza qual è il pianoforte. Certo, non è facile conciliare spazi e temperamenti di tanti individui nei confini di una sola tastiera, che appare improvvisamente piccola ed affollata: occorre grande sintonia e rispetto reciproco (cosa non scontata fra pianisti abituati a primeggiare).

D’altra parte i confini di quell’unica tastiera tornano a sembrare quasi illimitati quando li si debba affrontare con una sola mano (Chopin-Godowsky), o anche con due mani nel ruolo di quattro cantanti più orchestra (Verdi-Liszt): ed ecco preziosismi che solo grandi virtuosi possono sostenere, con sempre elegante ed espressiva disinvoltura (Libetta, of course).

Magari, provate ad ascoltare ad occhi chiusi il concerto di otto mani e quello di una sola (però magistrale): non sarà facile capire quale sia la tastiera più affollata.

Intanto, fra il suonare ad otto mani e ad una mano si aprono tante altre possibilità, anch’esse esplorate da Libetta & friends nel concerto del 21 maggio a Milano (questa performance sarà registrata da Sky classica).

Per altro gli “amici” di Libetta sono giovani e giovanissimi pianisti del Conservatorio Tito Schipa di Lecce (Emanuele Balsamo, Valeria Fasiello, Alessandra Gallo, Alessandro Labile, Alessandro Licchetta, Giorgio Manni, Andrea Rucco, Andrea Sequestro, Nicoletta Vaglio, Alessio Zuccaro), promotori dell’associazione musicale Seraphicus e già impegnati nell’esecuzione delle Nove Sinfonie Beethoveniane secondo le riduzioni d’epoca a quattro e otto mani, su uno o due pianoforti, con appuntamenti mensili che stanno riscuotendo largo interesse di pubblico e di critica.

In quanto al programma milanese, esso prevede l’esecuzione di altri celebri pezzi per un numero sempre variabile di mani: si ascolteranno Mozart-Czerny, Brahms, Rubinstein, Alkan ed Haendel-Alkan, Grieg, Rachmaninov, Kalkbrenner, Dalberg e Rimsky-Korsakoff. Un caleidoscopio di emozioni, sorprese e tanto, tanto divertissement.______

Per maggiori informazioni:

http://www.pianocitymilano.it/concerto/778/

 

 

 

 

 

 

Category: Cultura, Eventi

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