BRIATORE BATTE IN RITIRATA

| 19 Maggio 2017 | 0 Comments

di Paola Scialpi______ Come succede a chi vuole investire nel e sul nostro territorio non conoscendo la nostra cultura e la specificità dell’ ambiente anche Briatore ha fatto subito marcia indietro adducendo una motivazione assurda e quanto mai infondata. .Ha dichiarato che andava via perché qui non si può fare nulla. Ancora una volta senza approfondire, ha denigrato le nostre capacità organizzative e imprenditoriali.

Non è assolutamente vero che noi non si sia capaci di essere imprenditori. La nostra terra ne conta abbastanza. Noi vogliamo che si investa, ma alle nostre condizioni, che mettono al primo posto la tutela del patrimonio ambientale a queste latitudini. Forse a Briatore gli sfugge che anche i romani, grandi ingegneri e strateghi, quando costruivano gli acquedotti si impegnavano affinché  la struttura architettonica si adeguasse all’ambiente e non viceversa.

Chi ha intenzione di investire nel nostro Salento dovrebbe avere maggiori conoscenze esplorative. Dovrebbe calarsi nel ruolo di chi comunque viene accolto, di chi sta per impadronirsi di una fetta del ” nostro” mare e non andare via sentendosi anzi quasi offeso perché il suo progetto non è stato compreso e condiviso. Sicuramente è una sua abitudine costruire complessi per super ricchi non tenendo conto di ciò che c’è intorno.

Lo avrà fatto in Kenya come in qualsiasi altro posto del mondo. Ma così si creano solo luoghi di lusso, che sono per turisti che non hanno il vero concetto del viaggio a cui non importa nulla di come vivono e di chi siano gli abitanti del luogo. Per questi è sufficiente magari fare un safari super blindato, o assistere ad una danza indigena da raccontare poi agli amici nelle serate d’ inverno durante una partita a scala 40.

Noi salentini siamo veri, amiamo scoprire, conoscere e soprattutto vogliamo che i turisti sappiano tutto del Salento, i colori, il mare, la gente, la cultura, la gastronomia. Tutto questo si scopre stando nelle strade, acquistando i nostri prodotti, ammirando il nostro artigianato, la nostra arte. Qualcuno potrà dire che se vengono i ricchi poi spendono. Non è detto.

Potrebbero anche sentirsi autorizzati a contestare un conto ritenuto salato nonostante dopo aver bevuto una grande quantità di ottimo vino e aver mangiato pesce di grande qualità. E’ successo ad una mia amica, che nel suo ristorante aveva avuto come cliente un personaggio molto famoso, che aveva rilasciato un’ intervista denigratoria nei confronti del ristorante in questione, ad un giornale locale, con conseguente danno d’ immagine. Noi vogliamo turismo, vogliamo investimenti ma non elemosine. Chi viene da noi deve essere grato per ciò che riceve in termini di accoglienza per la quale siamo imbattibili e per tanto altro. Mi dispiace che Briatore non abbia avuto voglia di approfondimenti.

Certamente va sempre di fretta perché il denaro non aspetta, e penso che non gli sarebbe importato nulla magari, sul fatto che la nostra terra ha generato poeti e scrittori come Antonio Verri e Salvatore Toma, solo per citarne alcuni. Ha detto che chi guadagna 1300 euro al mese non può affrontare nulla quasi a classificarlo tra i poveri della terra. Beh! Noi i 1300 euro ,quando li abbiamo, li sappiamo usare, perché noi Salentini sappiamo che i veri poveri sono quelli di spirito.______

LA RICERCA nel nostro articolo del 17 maggio con gli altri commenti

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/05/17/good-bye-salento-briatore-spiega-perche-lascia/comment-page-1/#comment-228925

 

 

Category: Costume e società, Cronaca

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