DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 27 Maggio 2017 | 0 Comments

ITALIA______

NAPOLI – Due uomini, padre e figlio, sono stati uccisi poco fa a Giugliano, nell’ entroterra di Napoli, nei pressi di una tabaccheria al Corso Campano, nel centro storico della città. La tabaccheria si trova a circa 100 metri dal Municipio e i due abitavano a poca distanza dal negozio. La Polizia non si pronuncia ancora sull’ ipotesi di una rapina o di un agguato. A sparare sarebbero state due persone giunte a bordo di un motorino con il volto coperto da caschi.

ITALIA______

ROMA – Il Tar del Lazio ha bocciato, con due sentenze depositate ieri sera, le nomine di cinque direttori stranieri che il ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha chiamato a guidare alcuni dei più importanti musei italiani. Un provvedimento che mette in discussione l’intera struttura della riforma voluta dal ministro Dario Franceschini e che da fine 2015 ha fatto registrare significativi passi in avanti sia a livello di iniziative e fruibilità dei musei sia per il numero di visitatori. Il Tar del Lazio – accogliendo il ricorso di due candidati alle posizioni di direzione di musei di Mantova, Modena, Paestum, Taranto, Napoli e Reggio Calabria – ha ritenuto infatti in primo luogo che le procedure di selezione fossero viziate in più punti e in secondo luogo che non ci fossero le condizioni per aprire a candidati stranieri. Elemento questo che, di riflesso, investe tutte le sette nomine di direttori non italiani, tra le quali, per esempio, spiccano Eike Schmidt agli Uffizi di Firenze e James Bradburne alla Pinacoteca di Brera di Milano.

 

MONDO______

MACHESTER – Un uomo è stato fermato ieri dopo che la polizia ha effettuato ricerche nella città inglese di Nuneaton, circa 160 chilometri a sud di Manchester. Si tratta del primo arresto in Inghilterra a svolgersi al di fuori di Manchester dal giorno dell’attentato. È dunque caccia all’uomo per provare a smascherare la rete di complicità attorno al kamikaze Salman Abedi. Le indagini lasciano ormai pochi spazi a dubbi. Questa volta nessuno crede al lupo solitario di turno. Salman, figlio di rifugiati libici anti-Gheddafi sbarcati nel Regno Unito negli anni ’90 e nel frattempo tornati in patria, non è stato che una pedina, a quanto pare. L’ordigno che s’era caricato nello zaino con il quale si è fatto poi esplodere era abbastanza sofisticato da escludere che possa aver fatto tutto da solo. Di qui la convinzione che esista almeno una cellula, che questa sia ancora attiva e disponga come minimo di uno specialista. Le ricerche puntano al presunto ‘artificiere’ che si sospetta abbia confezionato la bomba. Ma il capo della Greater Manchester Police, Ian Hopkins, che nella città del nord dell’Inghilterra ha coordinato nelle ultime ore un paio di blitz delle teste di cuoio, ha tenuto a precisare che nel mirino c’è un intero “network”. Un network che affonda le sue radici in Libia, a quanto è dato capire, nel caos del dopo Gheddafi. È nel Paese nordafricano che è stato arrestato un secondo fratello di Salman Abedi (Hassan), dopo che il primo (Ismail) era stato catturato a Manchester. Fermato pure il padre Ramadam. Hassan è sospettato di aver pianificato un altro attentato in terra libica e, a dar credito a quanto rimbalza da Tripoli, avrebbe confessato di aver “giurato fedeltà all’Isis” con Salman, anche se lo avrebbe poi smentito in un successivo interrogatorio.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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