PAPA FRANCESCO A SERGIO MATTARELLA: IL POPOLO ITALIANO SI STA ESTINGUENDO, FATE PIU’ FIGLI!

| 11 Giugno 2017 | 0 Comments

(v.m.)_______Questa volta Papa Bergoglio, di sicuro non è piaciuto alla sinistra. Ricordiamo, che all’indomani della sua elezione, rispondendo alla domanda di un giornalista in merito comportamenti autoritari avuti in passato, Bergoglio dichiarò: ” Io non sono di destra”.
Questa, insieme alle dichiarazioni sui migranti gli ha portato le simpatie di quella sinistra che per quanto atea, fa il tifo per coloro che all’interno della Chiesa sono portatori di un certo relativismo etico.
Poi, la risposta sibillina sui gay: “Chi sono io per poter giudicare” lo consacrarono come un Papa di sinistra, ed in men che non si dica la stampa radical chic lo definì, il Papa degli ultimi, degli esclusi, dei diversi.
A destra rimpiansero  Giovanni Paolo II, il Papa Santo,  il Papa-boy, adorato dai giovani, colui che aveva contribuito con forza ad abbattere prima il comunismo in Polonia e poi via via, sino alla caduta del muro di Berlino.

Il Papa che aveva sempre condannato senza mezzi termini  l’aborto e aveva difeso la famiglia, e se è stato sicuramente il Papa più amato, negli ultimi due secoli dal popolo italiano, quello di destra lo adorava.

Ma le dichiarazioni fatte durante l’incontro di ieri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fanno ricredere i sostenitori e i detrattori dell’attuale capo della Chiesa.

Papa Francesco nel discorso al Quirinale, dopo aver sottolineato la bontà del popolo italiano che ha accolto centinaia di migliaia di immigrati, ha parlato della famiglia e del rischio di estinzione che il popolo italiano corre: “Il disagio giovanile, le sacche di povertà, la difficoltà che i giovani incontrano nel formare una famiglia e nel mettere al mondo figli trovano un denominatore comune  nell’insufficienza dell’offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettualità”.

“Tra le questioni che oggi maggiormente interpellano chi ha a cuore il bene comune, e in modo particolare i pubblici poteri, gli imprenditori e i sindacati dei lavoratori, vi è quella del lavoro”, ha sottolineato ricordando di aver potuto “toccarla non teoricamente, ma a diretto contatto con la gente, lavoratori e disoccupati, nelle mie visite in Italia, anche in quella recentissima a Genova”.

Francesco ha chiesto dunque “un’alleanza di sinergie e di iniziative perchè le risorse finanziarie siano poste al servizio di questo obiettivo di grande respiro e valore sociale e non siano invece distolte e disperse in investimenti prevalentemente speculativi, che denotano la mancanza di un disegno di lungo periodo, l’insufficiente considerazione del vero ruolo di chi fa impresa e, in ultima analisi, debolezza e istinto di fuga davanti alle sfide del nostro tempo”.

Ricominciare a sposarsi e a fare figli

Uno degli elementi di preoccupazione elencati da Francesco riguarda la crisi demografica che sembra condannare il Paese all’estinzione. “Il lavoro stabile, insieme a una politica fattivamente impegnata in favore della famiglia, primo e principale luogo in cui si forma la persona-in-relazione, sono le condizioni dell’autentico sviluppo sostenibile e di una crescita armoniosa della società”, ha sottolineato in proposito Francesco nel discorso al Quirinale.

Secondo il Papa, famiglia e lavoro “sono due pilastri che danno sostegno alla casa comune e che la irrobustiscono per affrontare il futuro con spirito non rassegnato e timoroso, ma creativo e fiducioso”. “Le nuove generazioni – ha scandito Bergoglio – hanno il diritto di poter camminare verso mete importanti e alla portata del loro destino, in modo che, spinti da nobili ideali, trovino la forza e il coraggio di compiere a loro volta i sacrifici necessari per giungere al traguardo, per costruire un avvenire degno dell’uomo”.

Il tema ricorrente nella visita è dunque quello dei valori che per Francesco non sono oggetti da museo, come ha ripetuto più  volte negli ultimi tempi: “se l’Italia saprà avvalersi di tutte le sue risorse spirituali e materiali in spirito di collaborazione tra le sue diverse componenti civili, troverà la via giusta per un ordinato sviluppo e per governare nel modo più appropriato i fenomeni e le problematiche che le stanno di fronte”.

La laicità positiva di ratzingeriana memoria

In questo ragionamento rientra il suo richiamo all’idea di “una laicità che – ha detto – il mio predecessore Benedetto XVI definì “positiva”. Secondo Francesco, “non si può fare a meno di osservare come, grazie ad essa, sia eccellente lo stato dei rapporti nella collaborazione tra Chiesa e Stato in Italia, con vantaggio per i singoli e l’intera comunita’ nazionale”.
Ora noi però un’ultima considerazione la vogliamo fare.
Possiamo pure gridare ai quattro venti, che le povertà non sono in competizione tra di loro, che non bisogna fomentare la guerra tra poveri,  che soddisfare i bisogni degli uni non vuol dire negare quelli degli altri, si possiamo dirlo, ma siamo consapevoli che le cose stanno diversamente.
Siamo tutti consapevoli che le risorse sono limitate, altrimenti perché ogni volta che qualcuno propone delle misure in favore dei più deboli, anziani o disoccupati, oppure famiglie con persone con gravi handicap, gli uomini di governo polemicamente chiedono agli interlocutori dove prendono le risorse, E’ EVIDENTE CHE LE RISORSE SONO LIMITATE.
Ora, va bene che si ricordi che gli italiani hanno dimostrato di essere delle persone buone, che sia riconosciuto che il verbo cristiano anche nei comportamenti pervade questo popolo, ma questo popolo è sempre più povero, ed anche per questo che i suoi giovani non si sposano e non fanno figli, per trovare un lavoro sono costretti a emigrare, e sempre più anziani a causa di pensioni da fame sono costretti  a trascorrere gli ultimi anni della loro vita trasferendosi in paesi stranieri dove possono vivere dignitosamente, anche questo va ricordato.
Quindi la nostra riflessione è: il popolo italiano deve essere condannato alla povertà e all’estinzione perché deve continuare ad accogliere e a sostenere gli sventurati di mezzo mondo, oppure è giunto il momento che il Governo utilizzi i fondi sino ad oggi utilizzati per finanziare le ONG e le associazioni che si arricchiscono  sui migranti, e metta in campo delle politiche a favore dei giovani, delle famiglie, degli anziani e dei portatori di handicap italiani?
E se qualcuno ha deciso di far estinguere questo antico popolo che ha abitato l’Italia possiamo almeno sapere il perché?

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.