SCUOLA: CREDITI FORMATIVI A PAGAMENTO PER I LAUREATI

| 11 Agosto 2017 | 0 Comments

(mv)______Ve la ricordate la Ministra Valeria Fedeli quella che nel suo curriculum scrisse, mentendo, di essere in possesso di diploma di Laurea. La verità e che la Fedeli non hai frequentato l’Università. Ora non è che la Fedeli non possa fare il Ministro, perché non è laureata, ma dare il Ministero della pubblica istruzione a una che con la scuola non ha molta confidenza mi sembra fuori luogo. Caso mai potevano istituire un nuovo ministero ed affidarlo alla Fedeli, per esempio il Ministero alla Scalata. Ecco lì avrebbe potuto dare il meglio di se, insegnare ai ragazzi come arrivare a fare il ministro partendo da un diplomino di tre anni di maestra d’asilo.
Su di lei leggiamo: “Dopo il diploma triennale per insegnare nella scuola materna, consegue nel 1971 il diploma di assistente sociale. Incomincia a lavorare come maestra di scuola dell’infanzia”.

Comunque il problema non è il titolo di studio, l’Italia è piena di persone geniali che non hanno mai preso la laurea, ma è il grado di intelligenza che si percepisce dalle dichiarazioni che rilascia alla stampa che lascia perplessi.

“Valeria Fedeli, neo ministro all’Istruzione, si rifugia nel suo nuovo ufficio. E si sfoga. «Perché posso aver commesso una leggerezza, ma finire sotto accusa in questo modo davvero non me lo sarei mai aspettato». È affranta, ma a mollare non ha mai pensato. «Scherziamo? Io sono una persona seria. Se volevo mentire o truffare non avrei mai messo nel mio curriculum diploma di laurea, ma avrei scritto laurea e basta».
Questo scrive il suo amico giornalista che la intervista
Ma si possono dire simili idiozie? Avere il diploma di laurea vuol dire essere in possesso della laurea triennale, questo la Ministra lo sa? se lo sa vuol dire che è una bugiarda, non avendo mai frequentato l’Università, se non lo sa è un’ignorantona e allora non può fare il Ministro alla Pubblica Istruzione…ma neppure a quella privata.

Comunque così è, e per adesso ce la dobbiamo tenere, ma vediamo che cosa ha tirato fuori dal cilindro.
Ecco il Comunicato stampa giunto in redazione:

La Ministra Valeria Fedeli ha appena firmato ( ecco abbiamo scoperto che almeno sa firmare -ndr) il decreto riguardante i 24 CFU necessari per l’accesso al concorso per il nuovo percorso di formazione iniziale degli insegnanti. Molte le novità contenute nel decreto, la principale delle quali è rappresentata dai settori scientifico disciplinari (SSD) entro cui acquisire i 24 CFU e gli obiettivi formativi da raggiungere con questi crediti formativi. Gli ambiti disciplinari sono quelli relativi alla pedagogia, psicologia, antropologia e le metodologie e tecnologie didattiche.
L’acquisizione dei 24 CFU potrà avvenire in forma curricolare (le attività formative potranno far parte del piano degli studi dei corsi di laurea e di laurea magistrale cui lo studente è iscritto), in forma aggiuntiva (lo studente potrà acquisire questi crediti in forma extra-piano cioè aggiuntiva rispetto ai CFU richiesti per il conseguimento del titolo di studio di I e di II livello) o in forma extra-curricolare (nel caso di laureati che si iscrivano ad attività formative singole dopo il conseguimento del titolo di I e di II livello). L’acquisizione dei CFU curricolari o aggiuntivi sarà gratuita mentre è previsto il pagamento di una quota (per un massimo di 500 euro) per l’acquisizione dei CFU in forma extra-curricolare.

Non potranno essere acquisiti più di 12 CFU in forma telematica (rispetto ai 24) e le Istituzioni responsabili per l’erogazione di questi crediti saranno esclusivamente le Università e le Istituzioni AFAM. Vi è la possibilità di chiedere il riconoscimento di crediti acquisiti nei Master universitari, nei Dottorati di ricerca e nelle Scuole di Specializzazione purché le attività formative siano coerenti con gli obiettivi formativi indicati nel decreto.

«Un significativo passo in avanti verso l’effettiva realizzazione del nuovo percorso di formazione iniziale degli insegnanti» commenta Vincenzo Zara Rettore dell’Università del Salento «che chiarisce al sistema universitario le modalità con le quali potranno essere acquisiti i 24 CFU. Ci daremo subito da fare per rendere possibile all’interno del nostro Ateneo l’acquisizione di questi crediti che non comporterà costi aggiuntivi per i nostri studenti. Solo chi è già laureato dovrà pagare un importo che è di gran lunga inferiore rispetto a quanto precedentemente previsto per i TFA. Importante anche il fatto che si tenga conto delle condizioni reddituali di chi acquisisce i crediti in forma extra-curricolare. Penso, inoltre, che ci sarà molto da lavorare per realizzare questi percorsi in quanto vi è un ulteriore aspetto da considerare oltre l’acquisizione dei 24 CFU. Infatti, i requisiti per l’accesso alle classi di concorso della scuola, recentemente riformulati, prevedono in alcuni casi l’acquisizione di ulteriori crediti (oltre ai 24 CFU) in relazione alle specificità di ogni singola classe. Praticamente questo significa che bisognerà acquisire i 24 CFU perché sono il requisito di accesso al concorso ma che ci potrebbe essere la necessità di acquisire ulteriori CFU in relazione al titolo di laurea magistrale posseduto dallo studente e ai requisiti della classe di concorso della scuola. Una sfida impegnativa per il nostro Ateneo che siamo pronti ad affrontare nel migliore dei modi al fine di offrire garanzie ai nostri studenti che vogliano intraprendere la professione dell’insegnante».

Ecco, il Rettore dell’Università del Salento, sostanzialmente ci dice che i ragazzi dopo aver studiato per cinque anni nella sua università, non sono preparati per fare il lavoro per il quale hanno studiato. Andiamo bene.Adesso un dubbio ci assale, sarebbe meglio avere Zara a Ministro della Pubblica Istruzione e la Fedeli come Rettore dell’Università del Salento o viceversa? Boh…

Category: Politica

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