‘RENZI A LECCE PRONUNCIA L’ EPITAFFIO ALLA DEMOCRAZIA’

| 23 Settembre 2017 | 3 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Comitato No Tap ci manda il seguente comunicato______

Alcune domande al Sindaco di Lecce Carlo Salvemini

“Meno NO TAP più NO TAR”, è questo lo slogan che l’ex premier Matteo Renzi ha portato a Lecce nel suo tour pre-elettorale. Uno slogan che fotografa bene il sistema di valori che muove la sua persona, il suo partito politico e se vogliamo anche la vicenda del gasdotto TAP. Un sistema di valori basato sullo scardinamento di qualsiasi regola. Preferire l’operato di una multinazionale svizzera, che da mesi sta agendo illecitamente sul territorio pugliese, a quello dei TAR (Tribunali Regionali Amministrativi), mettendone in dubbio l’utilità e le funzioni che svolgono, significa ammettere che il governo in carica, così come quello che potrebbe eventualmente presiedere il signor Renzi, sarà basato sulla tutela di interessi privati extra-nazionali a danno della cosa pubblica e su un’azione amministrativa costruita attorno all’illegittimità, alla speculazione e all’illegalità. Figuriamoci parlare di democrazia e rappresentanza territoriale.

Gettata la maschera, per chi ancora avesse dei dubbi, il Partito Democratico, il suo rappresentante in pectore e i partiti satellite di questo sistema di potere che tiene in piedi il Governo Gentiloni, annunciano che le popolazioni locali e i loro sistemi di garanzia giuridica amministrativa non avranno più voce in capitolo nella gestione della cosa pubblica per gli anni a venire.

A questo punto non ci resta che ri-chiamare in causa i nostri rappresentanti locali dicendo loro che, a seguito di questo epitaffio alla democrazia e alla legalità, pronunciato a Lecce da Matteo Renzi, i cittadini pugliesi e di tutta la penisola non sanno più quale istituzione possa tutelare i loro diritti e la loro volontà popolare.

In particolare, tra i tanti che in campagna elettorale hanno pronunciato belle parole contro il progetto TAP vogliamo rivolgerci al sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

La popolazione salentina vorrebbe sapere se il sindaco del capoluogo provinciale è favorevole o meno alla costruzione della grande opera fraudolenta che va sotto il nome di TAP.

Vorrebbe sapere se nella giornata di ieri, oltre a fare gli onori di casa al presidente del suo partito, un dovere istituzionale che nessuno intende metter in discussione, ha provato a sussurrargli nell’orecchio che in questa landa del meridione, negli ultimi mesi, c’è stato un risveglio partecipativo basato sulla tutela del territorio, dell’ambiente, dei diritti dei cittadini e sul rispetto delle poche elementari regole che tengono insieme questo maledettissimo Paese.

Vorremmo sapere se gli ha sussurrato che è contrario alla costruzione del gasdotto TAP.

Vorremmo sapere cosa pensa dei cittadini che stanno difendendo il proprio territorio da uno dei peggiori attacchi alla democrazia che si siano verificati in Italia negli ultimi anni.

Vorremmo sapere se per lui è normale che in uno stato di diritto, una multinazionale straniera agisca violando le prescrizioni normative sull’opera che intende realizzare, muovendosi scortata dalle forze dell’ordine.

Infine, signor Sindaco di Lecce, sarebbe giusto sapere se all’interno del suo impegno istituzionale troverà spazio in qualche modo la tutela dei diritti e del benessere dei cittadini che oggi rappresenta.

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (3)

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  1. Marco Potì, sindaco di Melendugno - tramite Facebook ha detto:

    MATTEO RENZI ha dichiarato nel suo recente tour in Puglia: Tap, è solo un piccolo tubo. Basta discutere. È stato già deciso, occorre procedere, basta rinviare.

    Caro signor Renzi, giro solo alcune brevi e parziali informazioni sui gasdotti, in generale. Per conoscere poi qualche aspetto in più del gasdotto Tap, non si fidi di quello che le dice il ministro De Vincenti, ma chiami per esempio Gianluca Maggiore o se non vuole, chieda al senatore Dario Stefàno o all’onorevole Teresa Bellanova, che in passato hanno approfondito molto la questione, o con l’elmetto o con le catene!

    *Dal 1970 al 2013 gli incidenti dei gasdotti in europa sono stati 1309. Dal 2004 al 2013 il 35% degli incidenti è causato da fenomeni esterni, il 24% da corrosione, il 16% da difetti di costruzione. Molti incidenti sono stati mortali come quello del 30 luglio 2004 in Belgio a Ghislenghien, dove sono morte 24 persone e ci sono stati 150 feriti.

    Questi impianti sono a rischio di incidente rilevante e obbiettivi critici per il terrorismo.

    Possono 25000 persone vivere tranquilli con questi rischi?
    Questo territorio cambierà il suo volto e la sua vocazione.
    È tutto sicuro segretario Renzi?
    È solo un tubicino signor Renzi?
    Noi continuiamo a dire NO!

  2. Daniela Donno - tramite mail ha detto:

    Dopo aver tentato di sabotare la nostra Carta fondamentale, Renzi continua con i suoi sproloqui contro le Istituzioni ed i suoi elementi fondanti, attaccando questa volta gli organi della giustizia amministrativa.
    I continui ricorsi presso i Tribunali Amministrativi Regionali, unico strumento a disposizione dei cittadini, hanno dimostrato come l’iter progettuale e di realizzazione di TAP sia stato costellato da inesattezze e da numerose irregolarità.
    Prendersela con i giudici, utilizzando gli stessi espedienti del suo prezioso alleato del patto del nazareno, non gli farà di certo guadagnare i consensi del popolo salentino, anzi.

    I salentini e non solo, stanno dimostrando in maniera compatta e con azioni pacifiche di non volere la realizzazione di quest’opera. Quindi ribadiamo: “NO TAP, PIÙ TAR” (se necessario), siamo in uno stato di diritto e non di dittatura. I cittadini hanno ancora la facoltà di adire le competenti sedi per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi.

  3. Pier Luigi Caffese - tramite Facebook ha detto:

    Gli errori di Renzi sul Tap sono evidenti ma si dimentica i piu’ importanti.
    1.Dire che il Tap è un tubo piccolo è una cretinata da errore nella conversione pollici -cm ed i tubi da 48-52 pollici vanno da 1,20 a 1,50 metri.Io sconsiglio i 48 pollici perchè in zone umide-sismiche si fessurano ed userei minimo 52 pollici
    2.Prendersela con i Tar è altra irrispettosa prepotenza mediatica che puo’ far scattare denuncia penale contro organi giustizia
    3.il TAP porta un metano gas serra da 120.000 morti per cancro e malattie respiratorie in piu’
    4.Il Progetto in Salento non tiene conto delle 2 miglia che usano i progettisti mondiali in snodi o rigassificatori
    5.Il progetto è antieconomico perchè proietatto a 30 anni costa in bolletta 1200 miliardi e tutta la SEN fossile che aiuta il Tap 3500 miliardi contro un costo rinnovabili del piano acqua Caffese di 1/10.Vedere dati su facebook-Mise-Confindustria-Comune Melendugno
    6.Per produrre i 10 miliardi di m.3 che trasporta il Tap ci bastano 104 TWh di idroelettrico in pompaggio facilmente fattibile al Sud usando il mare
    7.Renzi non cita la corruzione azera.Vedi processo Volonte’ a Milano
    8.Renzi vi nasconde che il Tap è antieconomico e si regge sul capacity payment gas che è un trucco monopolistico simile alle concessioni autostradali che fissano il pedaggio.Ma qui lo addebitano per 30-50 anni.Per questo i fossili-gas vogliono tanti gasdotti che noi riteniamo inutili dato che possiamo produrre metano rinnovabile in Italia senza trivellare ma con un sistema power to gas,ormai in uso mondiale eccetto in Italia per colpa Eni-Snam.
    9.Levare i meccanismi di capacità e stop gasdotti tipo Tap.
    I meccanismi di capacità sono misure adottate dagli Stati membri per garantire che l’approvvigionamento gas per l’ elettrico possa corrispondere alla domanda a medio e lungo termine. Sono progettati per sostenere gli investimenti per riempire il divario previsto di capacità e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.Tipicamente, i meccanismi di capacità sono meccanismi monopolistici che bloccano il metano rinnovabile per offrire ulteriori vantaggi ai fornitori di energia fossile-gas per mantenere le piante in stand-by nel caso in cui vi sia una mancanza di offerta, oltre ai redditi ottenuti vendendo energia elettrica sul mercato.
    La Commissione europea ha avvertito che tali interventi potrebbero portare a costi altissimi per rendite fossili su investimenti sbagliati ed alla frammentazione del mercato unico europeo dell’energia elettrica e ha lanciato una “inchiesta settoriale” nei programmi nazionali di sostegno, guidati dal commissario per la concorrenza Margrethe Vestager. Una relazione intermedia pubblicata nell’aprile 2015 ha concluso che gli Stati membri devono valutarli “più approfonditi” per negarli come in Italia perchè bloccano il metano rinnovabile.valutare se tali sistemi siano economici o distorti il ​​mercato e, in effetti, se sono necessari.Tuttavia, molti Stati membri come l’Italia su pressione Eni-Enel-Sorgenia hanno ignorato le richieste della Commissione e hanno preso impegni in incentivi fuori legge o aiuti di Stato per remunerare i generatori per mantenere le centrali elettriche gas fossile e peggio carbone,in stand-by remunerato.Il capacity payment gas sul Tap deve essere tolto per sempre per non gravare piu’ le bollette troppo alte degli Italiani e per 120.000 morti in meno.

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