“Gasdotto disastroso”, L’ ESPERTO DI BARAK OBAMA A BARI LANCIA L’ ALLARME. DOPO ALESSANDRO MANUELLI E GIUSEPPE SERRAVEZZA, UNO SCIENZIATO DI PRESTIGIO INTERNAZIONALE CONDANNA LA COSTRUZIONE DELLA TAP

| 22 Ottobre 2017 | 1 Comment

(g.p.)______Clamoroso a Bari, alla Fiera del Levante. Invitato a ritirare un premio, ieri il climatologo statunitense William Becker (nella foto), presidente di un ente progettuale internazionale, ed ex consulente presidenziale, mette in guardia i cittadini dai rischi che il gasdotto Tap comporta: “Bisogna fare molta attenzione alle condizioni infrastrutturali di gasdotti, perché il metano è un gas serra molto più potente dell’anidride carbonica CO2 ed eventuali perdite avrebbero un effetto «disastroso» sul riscaldamento globale. Il metano ha una capacità di trattenere il calore nell’ atmosfera dalle venti alle ventotto volte superiore rispetto alla Co2. Se le perdite superassero il 3%, potrebbe essere disastroso. Poi, il  problema cui fare molta attenzione sono le perdite di gas da questi gasdotti. Se eccedono il 3%, alla fine l’energia non è molto più pulita del carbone”.

Sulla pericolosità delle emissioni del gasdotto Tap, in condizioni “normali”, si erano già espressi nei mesi scorsi a Melendugno sia l’ ingegner Alessandro Manuelli, autore di un dettagliato dossier sugli effetti negativi sull’ ambiente, sia il dottor Giuseppe Serravezza, autore di più dettagliate analisi sugli effetti negativi per la salute.

 

Category: Cronaca

About the Author ()

Comments (1)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. Antonio Trevisi, M5S - tramite mail ha detto:

    Il professor William Becker ha detto sostanzialmente di come Tap sia un impianto industriale di particolare complessità e che le perdite di gas sono molto elevate su un percorso così lungo e potrebbero avere effetti devastanti per il clima non meno gravi di quelli causati dal carbone.

    La risposta di Emiliano “ne terremo conto in fase di cantierizzazione” ci appare quanto meno imbarazzante.
    Le parole del professor Becker, sono chiare: fare attenzione al gasdotto Tap perché danneggia il clima ed è un impianto complesso soprattutto nell’approdo di San Foca.
    Ad oggi come intenda agire Emiliano sulle perdite di gas in fase di estrazione in Azerbaijan e durante tutto il lungo tragitto nei diversi Stati ci appare un mistero e questo nonostante avessimo segnalato con largo anticipo problematiche, interventi necessari e criticità al Governatore che, come sempre, poi finge di essere caduto dalle nuvole senza rendersi conto che in poco più di un decennio i consumi di gas in Italia sono scesi di oltre un quinto.
    Oggi si continua a dire che abbiamo bisogno di realizzare dei gasdotti e in Puglia se ne vogliono fare addirittura tre.
    Una scelta energetica sbagliata: non c’è nulla che faccia pensare ad un interesse strategico nazionale di queste opere se non un grosso business che punta a monetizzare gli ultimi grossi giacimenti esistenti sul pianeta. Purtroppo anche il presidente Emiliano vorrebbe portare le centrali a gas in Puglia senza rendersi conto che stanno fallendo in tutta Italia e sono una concausa della crisi delle banche.

    Un recente studio di pianificazione energetica realizzato da 27 ricercatori di prestigiose università internazionali, pubblicato nell’ultimo numero della rivista scientifica Joule, ha dimostrato che in un’Italia alimentata interamente dalle rinnovabili, i cittadini risparmierebbero 6 mila e 500 euro a testa.
    La green economy potrebbe salvare nei prossimi anni nel nostro paese 45 mila vita umane, esposte al rischio di morte prematura per effetto dell’inquinamento. E, ancora, permetterebbe di creare oltre 485 mila nuovi posti di lavoro, al netto dei 164.419 persi nel settore dei fossili.

    Per palesare tutto ciò stiamo lavorando duramente alla realizzazione del nostro Piano energetico che prevede lo sviluppo di un nuovo modello basato sulla generazione distribuita e sull’autoproduzione da fonti rinnovabili – conclude – l’unico che consentirebbe agli enormi flussi di denaro, oggi concentrati nelle mani di pochi soggetti, di essere distribuiti a tutti i cittadini creando ricchezza e nuovi posti di lavoro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.