I NOSTRI AMICI ANIMALI / NITRITI SALENTINI

| 24 Ottobre 2017 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Torno a casa, e mi accoglie, accorrendo da lontano, quasi stesse aspettando il mio arrivo. Probabilmente, con qualche oscuro meccanismo che noi umani non riusciremo mai ad intuire, sapeva che io stavo arrivando.

Ma il mondo animale, è così. Ci sorprende ma, in effetti, siamo noi a non avere o a non utilizzare le potenzialità che ‘loro’ hanno sviluppato. Così, un semplice gatto, un esserino da nulla, oppure un cagnolino o anche un uccellino, realizzano un tramite con noi, esseri superiori, che non finisce di stupirci.

Così, la mattina presto, verso le sei, quando chiudo il cancello e mi avvio verso l’auto, un nitrito festoso, un nitrito salentino, mi saluta: è Silvia, la cavallina che ‘abita’ nel recinto proprio di fronte, che ha imparato a seguire i miei orari, e non manca all’appuntamento. È vero, ho pronte due carote di cui è ghiotta: ma, anche senza carote, il nitrito me lo fa lo stesso…. Ho provato con le banane, ma mi ha fatto capire che non gradisce. Lo ha fatto con garbo, annusando il frutto e scuotendo la testa. E così, niente banane…Le rape, invece, le gradisce.

Ai piedi di Silvia, c’è un cane che scodinzola e mi guarda con occhi tristi. Lui sa che non avrà nulla, perché quello che mangia la cavalla a lui non va, ma scodinzola lo stesso, in attesa…

Nel cestino, ci sono due gatti che dormono, teneramente abbracciati. La gatta ha una zampa sul corpo del maschio, quasi a volerne stabilire l’esclusiva…. Altro che umani, quegli esserini sono così teneri…

Poi, li vedi che ti portano un topo, appena catturato, e con ineffabile crudeltà, ci giocano a lungo, prima di consegnartene i resti, in dono simbolico.

E ti tocca anche lodarli e accettare con piacere quell’omaggio che, per loro, ha tanta importanza.

Torno a casa e non mi accoglie nessuno, non ci sono gatti in giro. Non sento nitriti e neppure cinguettii. Mi sento veramente solo, triste… Meno male che è solo un attimo, poi una dolce massa di peli arruffati mi piomba tra i piedi, rischiando di farmi cadere. E, in lontananza, senti uno zoccolio seguito da un robusto nitrito, proprio salentino.

Ecco, gli amici mi hanno riconosciuto, con due carote e un po’ di croccantini abbiamo stabilito una meravigliosa alleanza.

Devo pensare al cane che scodinzola, però.

Della festa, egli dice, anch’ io son parte.

Category: Cronaca, Cultura

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