CORTEO NO TAP / aggiornamenti

| 9 Dicembre 2017 | 0 Comments

di Emanuele Lezzi______

Grande soddisfazione nel Comitato No Tap, che ha diffuso la seguente nota riassuntiva a commento politico della situazione: “Quando la mattina del 18 marzo 2017 si è diffusa la notizia che i mezzi della multinazionale svizzera TAP si stavano dirigendo in località San Basilio per espiantare 200 ulivi, nessuno immaginava cosa sarebbe successo da lì a qualche mese. Nessuno immaginava che le 30 persone del primo giorno sarebbero diventate 100 il secondo, 300 il terzo per poi scoprirsi in 500, il 25 marzo, alle 4 del mattino, pronti a bloccare i mezzi di TAP, e in 2000 il 1 Aprile, e poi ancora in 10.000 in piazza Sant’ Oronzo a Lecce.
Un’altra cosa che TAP e il Governo non avevano previsto era che per cercare di fermare quel movimento avrebbero dovuto ricorrere alla mobilitazione di centinaia e centinaia di uomini in assetto antisommossa, mezzi blindati ed elicotteri. Oggi, a distanza di mesi, TAP e il Governo, fanno di nuovo i conti con la volontà della comunità Salentina. E non solo. Dovranno fare i conti con un’ opinione pubblica che dispone di tutte le informazioni necessarie a farsi un’idea chiara della questione.
In Salento è nato qualcosa di nuovo, qualcosa che da decenni non si verificava, è nata una comunità coesa stretta attorno a un principio cardine: la difesa del territorio da un progetto criminale. A distanza di mesi, giovani, anziani, studenti, lavoratori, associazioni e gruppi informali, che prima d’ora non erano mai entrati in contatto, si confrontano e condividono questa battaglia storica. Una esperienza stupenda che sta alimentando la cultura della difesa e dell’autodeterminazione del proprio territorio. E così ci ritroviamo in 3000 a Melendugno, e stasera a Lecce, ancora di più, in una città blindata da centinaia di poliziotti mandati da un governo sordo, che non vuole ascoltare le ragioni di un’intera popolazione.
Ci troviamo a dover lottare contro un sistema che cambia il percorso di una manifestazione pacifica per “questione di ordine pubblico”, contro un questore che ferma quattro ragazzi a noi solidali e non gli permette di manifestare (ma non ci siamo mossi fino a quando non li hanno liberati), contro una stampa di regime che continua a voler instaurare un clima di tensione irreale. Ma questo non ci preoccupa, siamo fortissimi…
Da oggi, mai più nessuno potrà permettersi di speculare a danno della nostra terra, senza incontrare la nostra ferma opposizione.
Una popolazione informata non può essere presa in giro, una popolazione con la schiena dritta non può essere comprata, una popolazione determinata non può essere fermata.
IL VENTO È ORMAI TEMPESTA!”.______

Ci sono da registrare poi gli incidenti del dopo – corteo, quando, come racconta un comunicato della Questura, che ha diffuso anche un video in proposito, “un centinaio di facinorosi, già noti alle Forze dell’Ordine, si sono staccati dal resto dei manifestanti e con un corteo non preavvisato hanno dapprima raggiunto Piazza Sant’Oronzo e poi hanno cercato di raggiungere la sede TAP di Via Templari, forzando violentemente il cordone di Polizia: contro le Forze dell’Ordine sono stati lanciati petardi, pietre, bottiglie di vetro, cocci di vaso e bastoni.

Un Funzionario di Polizia è stato colpito sul volto, riportando un ferita lacero contusa.

Le Forze di polizia schierate sono state costrette ad effettuare una carica di alleggerimento per impedire ai facinorosi di riuscire nell’intento di devastare con lanci di uova e bottiglie la Via Templari”.

Un brutto epilogo, di una manifestazione corretta, che ha ribadito messaggi politici importanti, a nome dei Salentini tutti, e che non può essere guastata dall’ iniziativa di singoli, estranei evidentemente allo spirito e alla prassi non violenta sia del Comitato No Tap, sia delle migliaia di manifestanti in questa e altre occasioni hanno partecipato con convinzione.

Purtroppo, quando si verificano situazioni simili, per colpa di pochi violenti, di fatto fuori dal Comitato No Tap, fatto da famiglie, associazioni, cittadini libero e pensanti, preoccupati del futuro dei loro figli, il rischio è che si perda tutto e tutto si riduca a ‘messaggi’ negativi, come sono pronti a fare molti mass media: come Televideo, o certi quotidiani biondati dalla pubblicità della Tap.

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LA RICERCA nei nostri articoli di ieri

“Siamo sempre di più!”. NUOVA PROTESTA NO TAP A LECCE CITTA’ – reportage fotografico in presa diretta

CORTEO NO TAP / aggiornamento

 

 

Category: Cronaca

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