UN’ ALTRA SETTIMANA DI ‘ZONA ROSSA’ PRO TAP. SERVIRA’ PER ERADICARE SENZA PROBLEMI ALTRI ULIVI CHE HANNO LA SFORTUNA DI TROVARSI LUNGO IL PERCORSO DEL GASDOTTO, IMPEDENDO LA PROTESTA POPOLARE. VIBRANTI DICHIARAZIONI DELLE ‘MAMME NO TAP’

| 19 Aprile 2018 | 2 Comments

(e.l.)______Ritorna la sovranità limitata a Melendugno, come già accaduto lo scorso novembre.

Il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha ripristinato da oggi e fino al 25 aprile la cosiddetta ‘zona rossa’ attorno all’area del cantiere Tap con divieto di accesso e transito per i cittadini. Con l’ ordinanza, infatti, ha disposto il transito e l’accesso controllato a veicoli e persone dalla mezzanotte scorsa fino alle 24.00 del 25 aprile prossimo nelle strade che portano all’area del cantiere.

Il provvedimento è stato disposto per, scrive il prefetto “prevenire ulteriori gravi turbative dell’ordine pubblico connesse alle operazioni di cantiere da parte del cosiddetto Movimento No Tap e di aderenti al mondo anarchico insurrezionalista ed alla galassia dell’antagonismo, come già avvenuto nei mesi scorsi e più recentemente nelle prime settimane di aprile”.

E, sempre come c’è scritto nell’ ordinanza odierna,  “per evitare danni per le maestranze e garantirne l’incolumità; garantire misure di autotutela per le forze di polizia; eliminare possibilità di contatto/interferenza ad opera dei manifestanti; impedire le azioni di interferenza illecita nelle attività di cantiere”.

In questa settimana, sono previsti, fra gli altri, i lavori di espianto di altri ulivi che hanno la sfortuna di trovarsi sul tracciato del costruendo gasdotto, come i duecento già eradicati la scorsa primavera, fra le proteste, pacifiche e non violente, non di “aderenti al mondo anarchico insurrezionalista ed alla galassia dell’antagonismo”, bensì di cittadini, associazioni, scolaresche  e intere famiglie, con mamme e bambini.

Proprio dalle ‘mamme no Tap” è arrivata in tarda mattinata la prima reazione: “Noi non vi leggiamo null’altro se non l’ennesima repressione del dissenso costituzionalmente garantito. Questa vostra nuova inutile dimostrazione di forza non farà che dare nuova linfa alla lotta di un intero popolo. Meditiamo sulla debolezza di TAP che, senza l’aiuto di un Prefetto e delle sue ordinanze, non riuscirebbe neanche ad espiantare un ulivo. Meditiamo sul fatto che i vostri loschi giochi si sono palesati ancora una volta: la cittadinanza non vuole quest’opera e voi continuate a tentare di imporla a suon di repressione! La nostra terra e il futuro dei nostri figli non sono in vendita!”

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LA RICERCA nei nostri articoli del 20 e del 29 novembre 2017

‘RIPRISTINATE LE REGOLE DELLA DEMOCRAZIA’, L’ ORDINE DEI GIORNALISTI E L’ ASSOSTAMPA INTERVENGONO SULLA ‘ZONA ROSSA’ DELLA TAP A MELENDUGNO

IL MURO DI MELENDUGNO, UNA VERGOGNA MONDIALE!

Category: Cronaca, Politica

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  1. Tap Italia - tramite mail ha detto:

    Sono in corso da questa mattina i lavori di recinzione di un segmento del tracciato a terra del gasdotto, il cosiddetto “cluster 5”, nel quale varranno nei prossimi giorni espiantati 448 ulivi.
    Le piante in questione saranno trattate secondo le linee guida fissate dai competenti uffici regionali e nei tempi dagli stessi previsti.
    I lavori di recinzione ed espianto avvengono esclusivamente in aree da tempo in possesso di TAP sulla base di accordi bonari con i proprietari.
    Il decreto prefettizio non istituisce alcuna “zona rossa”, ma regola semplicemente l’accesso alle zone interessate dai lavori al fine di garantire che essi procedano in piena sicurezza.

  2. Mamme No Tap - tramite Facebook ha detto:

    Tap oggi comincia la costruzione dell’ennesimo muro con tanto di filo spinato e di check point militarizzati.
    Sono venuti da lontano ad imporci un’opera tanto inutile quanto malvoluta da un’intera cittadinanza.
    È primavera e, nelle nostre campagne, i papaveri e le margherite vengono schiacciati da cemento e reti metalliche. La Natura muore laddove qualche stolto uomo guarda solo ai suoi interessi privati piuttosto che al bene pubblico.

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