IL COMMENTO / LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI

| 30 Aprile 2018 | 0 Comments

 

di Giuseppe Puppo______

E niente, non se ne viene a capo, e va sempre peggio. Poi, i “capi”, nella fattispecie, i numeri uno, ne escono isolati, e stremati.

Del resto, c’ era un’ unica soluzione soddisfacente, in quanto rispondente alla volontà popolare, che, per quanto in Italia non esprima direttamente il governo, dovrebbe comunque indicarla, come del resto, sia pur negli sconquassi del ‘Rosatellum’, aveva fatto, piaccia o non piaccia: un governo M5S-Lega, che, prima ipotesi da fantascienza, invece aveva trovato i numeri per reggersi.

Una soluzione che non aveva bisogno di mandati esplorativi: sarebbe bastata la volontà di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini, per farlo, subito, con qualche passo indietro in termini partitici, e personali, e molti in avanti, per concretizzare le questioni davvero importanti e urgenti, per il popolo, almeno a provarci, a mettersi alla prova, nel conquistare una credibilità tutta da verificare. Ma almeno provarci, no?

Il resto, se fosse venuto, sarebbe venuto da sè.

Invece, sappiamo come è andata, in tutto questo tempo.

Invece, siamo qui a registrare le dichiarazioni degli uni contro gli altri armati, ondivaghe, conraddittorie, sterili, inconcludenti.

Adesso, chissà cosa tirarerà fuori dal suo cilindro il presidente della Repubblica, e, dati causa e pretesto,  chissà quali ne saranno le conclusioni, e le ripercussioni.

Intanto, hanno perso tutti, e sono sempre più soli, e isolati, dai propri elettori, dai propri sostenitori, finanche da sè stessi.

Perchè, comunque vada, sarà un insuccesso.

Ha già perso Matteo Salvini, che non ha saputo – non ha voluto?  – o forse meglio: non ha potuto – ‘uccidere’ Silvio Berlusconi, e ha tenuto in piedi la farsa di un’ alleanza che è un mero agglomerato di potere, senza slancio ideologico, senza entusiasmo propositivo, spaccata su quasi tutto, su quasi tutto impotente.

Ha già perso Matteo Renzi, che ha proseguito nell’ opera di rottamazione del suo partito, che, per effetto delle ‘nomine’ degli eletti, continua a controllare, ma ora inseguendo confusi quanto velleitari progetti  di un nuovo soggetto politico alla Macron, oramai alla ‘micron’, con una faccia tosta inenarrabile, e sempre senza il minimo accenno di autocritica.

Ha perso il Pd, che non riesce a liberarsi di Renzi nonostante ne sia stato vittima, e ridotto al minimo storico.

Più di tutti, ha già perso Luigi Di Maio, che ha indugiato nell’ autocompiacimento personalistico, nelle rivisitazione dei riti democristiani vecchio stampo, nelle dinamiche autoritarie, nello snaturamento movimentista, nell’ impotenza velleitaristica, nella confusione elevata a sistema, nel capolavoro di far ergere a statisti tutti gli altri, se paragonati a lui, certo più seri e responsabili.

Più di tutti, con incredibile ingenuità, con imperdonabile leggerezza, non ha capito che l’ assassinio di Silvio Berlusconi richiesto da mandante andava fatto dall’ esecutore col tempo, intanto con qualche contentino di facciata, e che poi mai e poi mai un sicario annuncia pubblicamente i suoi propositi.

Ora – notizia di queste ore – chiede il voto anticipato.

Dai…In effetti, questa ci mancava.

Ora manca solo che decida di appoggiare qualche governo del presidente raffazzonato che Mattarella si inventerà, per provare a tirare a campare, e poi le avrà dette e fatte tutte, e il contrario di tutte, non appena gli arriverà qualche telefonata importante.

L’ ipotesi estrema, e peggiore per gli Italiani.

Ma in verità tornare a votare non conviene neanche a lui, che, al pari di Renzi, in pochissimo tempo, senza dibattitto, che dico senza dibattito? senza nemmeno che qualcuno lo sapese, ha distrutto il suo partito, quel Movimento glorioso, vivaddio autenticamente rivoluzionario, che tante speranze e tanti entusiasmi aveva suscitato, e l’ ha trasformato in una bruttissima copia, senza più niente di bello e di importante dentro.

Se davvero si tornerà a votare subito, e comunque quando si tornerà a votare, prima o poi, la restaurazione sarà compiuta.

 

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.