XYLELLA/LA’rivoluzione copernicana’DEL M5S IN DIECI PUNTI

| 19 Maggio 2018 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’ ufficio comunicazione M5S Puglia ci manda il seguente comunicato relativo alla conferenza stampa tenuta a Bari______

È stato presentato questa mattina  dai consiglieri regionali del M5S Antonella Laricchia e Cristian Casili, dai senatori Patty L’Abbate e Ruggiero Quarto e dai deputati Giovanni Vianello e Gianpaolo Cassese (nella foto, ndr), il documento contenente i 10 punti del M5S per la gestione e il controllo della Xylella fastidiosa nonché le prossime iniziative che saranno attuate nel territorio.

“Con queste linee guida – hanno spiegato i portavoce 5 Stelle – il Movimento parte dall’emergenza per far evolvere l’agricoltura pugliese in un’agricoltura sostenibile e di qualità. Per quello proponiamo un vero e proprio “patto con il territorio”, che veda il coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati. Ora è indispensabile che Governo nazionale, Regione, Comuni, Consorzi, Ricercatori, Agricoltori e cittadini, formino una efficiente “rete operativa” per gestire e contenere in modo condiviso l’avanzare della Xylella.

Riteniamo che la Regione Puglia, con i suoi ritardi e inefficienze nelle politiche agricole inerenti la questione, abbia gravi responsabilità; né discutibili piani e decreti legislativi calati dall’alto – hanno continuato –  possono porre un serio freno alla propagazione del batterio. Dal canto nostro riteniamo che oggi questa convivenza si debba attuare a partire dai nostri 10 punti”.______

Ed ecco qui di seguito il documento integrale______

Alla luce delle evidenze di campo e della ricerca scientifica dal momento del ritrovamento del batterio sul territorio
pugliese, riteniamo che per affrontare l’emergenza Xylella sia indispensabile un vero e proprio “patto con il
territorio”.
È quello che è mancato fino ad oggi. Tale mancanza ha comportato uno scollamento generale tra enti, agricoltori e
cittadini.
Nessun contenimento può essere attuato se tutti non partecipano e sono messi nelle condizioni di farlo.
Riteniamo che la Regione Puglia, con i suoi ritardi e inefficienze nelle politiche agricole inerenti la questione, abbia
gravi responsabilità. Né discutibili piani e decreti legislativi calati dall’alto possono porre un serio freno alla
propagazione del batterio.
Ora è indispensabile che Governo nazionale, Regione, Comuni, Consorzi, Ricercatori, Agricoltori e Cittadini,
formino una efficiente “rete operativa” per gestire e contenere in modo condiviso Xylella f.
Al momento non si intravede la possibilità di debellare il batterio Xylella f. Fino a che ciò non avverrà, occorre
convivere con lo stesso mettendo in atto le necessarie misure per contenerlo il più possibile.
Dal canto nostro riteniamo che oggi questa convivenza si debba attuare su più livelli:
1) Buone pratiche agricole, con potature biennali e ove si renda necessario senza cagionare stress agli alberi
con tagli di grosse dimensioni che causano effetti opposti, procedere al taglio ripetuto delle piccole branchette che
producono sintomi da disseccamento;
2) Diserbo meccanico eseguendolo ovunque possibile nel periodo giovanile di sviluppo del vettore philaenus
spumarius meglio noto come “sputacchina”;
3) Diserbo con tecniche innovative nelle aree pubbliche e in quelle marginali difficilmente raggiungibili
attraverso il ricorso a prodotti non residuali oppure ricorrendo alla già collaudata tecnica del pirodiserbo o alla
innovativa tecnica del vapore d’acqua ad alta temperatura la cui fattibilità è già oggetto di studio e
approfondimento;
4) Trattamenti con prodotti fitosanitari sostenibili nelle fasce di contenimento nei periodi di diffusione degli
adulti di Philaenus spumarius. Tali prodotti devono manifestare efficacia verso il vettore e al contempo
contemperare le esigenze delle aziende in Biologico, limitando i trattamenti obbligatori a due secondo tempi e
modalità previsti dalle norme vigenti e usando principi attivi compatibili con l’ambiente e la salute. Deve essere
garantito all’agricoltore un abbattimento dei costi per l’acquisto di questi presidi fitosanitari che copra il gap con i
prodotti convenzionali attraverso aiuti economici. E’ necessario attuare qualsiasi misura di profilassi nelle aree
indenni attraverso il ricorso a pratiche colturali e strategie agronomiche atte a migliorare le condizioni di vita
dell’olivo;
5) Interventi chirurgici di eradicazione delle piante infette nelle fasce di contenimento, dato che gli alberi
colpiti da Xylella sono ulteriori fonti di inoculo. A tal proposito occorre recuperare le risorse necessarie per
aumentare e rendere più efficienti i monitoraggi, dando costante e trasparente informazione agli agricoltori e ai
cittadini. L’espianto deve essere condotto con tempi e modi idonei. Devono essere salvaguardati gli ulivi
monumentali, per i quali occorre prevedere idonee procedure di isolamento fisico per impedire che siano presidi di
contagio;
6) Reimpianto nella zona infetta con cultivar ritenute idonee che manifestano tolleranza/resistenza al batterio,
incentivando lo studio e la ricerca sul germoplasma autoctono e l’individuazione di semenzali locali che manifestino
resistenza/tolleranza al disseccamento;
7) Rigenerazione del paesaggio dell’olivo e ricostruzione paesaggistica delle aree maggiormente colpite che
tenga conto dei caratteri identitari del paesaggio pugliese e delle esigenze di carattere sociale ed economici;
8) Monitoraggi estesi e ripetuti della Regione, eseguiti con modalità idonee anche per studi geostatistici, che
possano consentire di studiare come il fenomeno si propaga nello spazio, in modo da arginare più efficacemente le
eventuali direttrici di propagazione;
9) Controlli tempestivi ed efficaci sull’adempimento delle azioni di controllo del vettore, con sanzioni ed
esecuzione in danno;
10) Ricerca scientifica multidisciplinare mirata alla comprensione della diffusione e gestione di Xylella f.
Misure Economiche.

Per un serio e giusto contenimento della diffusione della Xylella occorrono cospicui finanziamenti pubblici: europei,
ministeriali, regionali. Occorre intervenire con logiche da gravi calamità naturali. Né si può pesare eccessivamente
sui coltivatori, a partire dall’espianto a finire alle misure di lotta obbligatoria. Riteniamo pertanto indispensabili gli
aiuti economici al comparto olivicolo interessato, con un occhio particolare ai piccoli agricoltori che costituiscono
buona parte delle aziende agricole del territorio pugliese.
Si deve partire urgentemente con alcuni interventi: abbattimento della burocrazia, misure finanziarie e fiscali
idonee, risarcimento danni da xylella, accesso alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale, postegrazione dei
mutui, incentivi e aiuti per il rimboschimento, per le misure agroambientali e la rigenerazione paesaggistica.
Risorse aggiuntive per i monitoraggi, i controlli e la ricerca scientifica.

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.