LA PARTITA / UN LECCE FRA LUCI E OMBRE

| 2 Settembre 2018 | 0 Comments

(Rdl)______

Lecce e Salernitana per balzare in pool position di inizio campionato, dietro la capolista del momento Cittadella; per trovare continuità; per mostrare margini di miglioramento. Reduci entrambe da un pareggio nella ‘prima’, entrambe contro due ‘corazzate’, entrambe con qualche rimpianto, a Benevento, in maniera pirotecnica, il Lecce, in casa, a reti bianche, contro il Palermo la Salernitana, questa sera meditano entrambe la prima vittoria.

Fa caldo al Via del Mare, il terreno di gioco, sia pur in ritardo e a fatica, è a posto, insomma, come certificato poche ore prima dalla Lega, grande attesa da giorni, finalmente si gioca, di fronte a quasi 13.000 spettatori (5.824 paganti e 6.851 abbonati).

 

LE FORMAZIONI

Lecce (4-3-2-1):  Vigorito – Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni – Petriccione, Arrigoni, Scavone ( 78′ Chiricò) – Falco (85′ Venuti), Mancosu – Pettinari.

A disposizione:  Bleve, Cosenza, Chiricò, Lepore, Torromino, Haye, Marino, Dubickas, La Mantia, Tabanelli, Venuti, Armellino.

Allenatore: Liverani

 

Salernitana (5-3-2): Micai – Perticone, Schiavi, Migliorini (52′ Di Tacchio) – Casasola, Akpa Akpro, Di Gennaro (78′ Palumbo), Castiglia, Vitale – Djuric, Jallow (51′ Bocalon).

A disposizione: Russo, Pucino, Mantovani, Odjer, Anderson D., Vuletich, Gigliotti, Di Tacchio, Palumbo, Bocalon, Anderson A., Mazzarani.

Allenatore:  Colantuono

 

Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo
Assistenti: Michele Grossi di Frosinone e Gamal Mokhtar di Lecco.

 

LA CRONACA

Dopo le fasi di studio, e le prime rispettive sortite, il Lecce guadagna un calcio d’ angolo, subito dopo bissato, al minuto numero 4. Dalla bandierina Petriccione disegna una parabola invitante, su cui Mancosu si avventa in rovesciata, colpisce con precisione ed agevolato da un rimpallo favorevole sulla schiena di Vitale: il pallone diventa imparabile ed entra senza che l’ estremo difensore granata riesca a raggiungerlo, nel deliro sugli spalti, e fuori (nella foto l’ esultanza dell’ autore del gol, dopo quello messo a segno lunedì scorso).

Il pubblico ‘spinge’ la squadra di casa a non aspettare la reazione degli ospiti, che si concretizza con un colpo di testa di Djuric, bensì a tenere palla e ad avanzare. e in campo i loro beniamini sembrano assecondarlo.

All’ 11′ bel traversone di Fiamozzi dalla destra, Perticone anticipa Pettinari prima che riesca a concludere in porta.

Insiste il Lecce. Ancora Pettinari in posizione favorevole non riesce a concludere, chiuso da Schiavi.

Poi, un clamoroso palo. Scusi, chi ha fatto palo? Falco, su cross di Fiamozzi, con un bel colpo di testa, che non entra per un niente; comunque gli viene fischiato una posizione di fuorigioco.

Gli ospiti capiscono che devono reagire e reagiscono, con un tiro di Di Gennaro a giro su punizione da posizione favorevole, che finisce alto di poco, e un colpo di testa di Djuric, bloccato da Vigorito.

I padroni di casa capiscono che non devono lasciare a loro l’ iniziativa. Al 23′ conclusione da lontano di Calderoni, da dimenticare; al 25′ bella percussione di Falco, fermato in extremis; al 28′  azione di Scavone, fermato fallosamente da Migliorini, ammonito, al 32′ tiro, su punizione, di Falco, fuori bersaglio.

Colantuono dà disposizione ai suoi di farsi sotto e sposta qualche pedina per alzare il baricentro della squadra.

Sarà battaglia a campo aperto.

Al 34′ la Salernitana rimedia il secondo cartellino giallo, sventolato a Castiglia, dopo un intervento troppo deciso su Petriccione.

Nei minuti finali del primo tempo, gli ospiti sembrano più convinti nella ricerca del pareggio, ma,  fra ritardi fatali per la conclusione vincente e tiri senza centrare la porta, non ci riescono.

Rimediano invece la terza ammonizione, comminata a Vitale, reo di un’entrata in ritardo su Fiamozzi: la squadra di casa, insomma, non ci sta a farsi mettere sotto.

Non cambia il risultato, fino a quando si va al riposo.

Il primo quarto d’ ora della ripresa se ne va fra tiri fuori da ambo le parti e due sostituzioni della Salernitana, che prova a mischiare le carte per trovarne di migliori rispetto a quelle, deludenti, mostrate nel primo tempo.

Liverani invece non fa cambi: e va bene così, anche perché le sostituzioni del mister leccese in corso d’ opera hanno fatto sempre discutere, a finire con quelle di sei giorni fa a Benevento.

La partita è ben viva e tesa. I difensori da tutte e due le parti riescono ad avere la meglio sugli attaccanti, il risultato tiene.

Al 63′ arriva un cartellino giallo pure per il Lecce, ammonito Scavone.

66′ contrasto in area fra Djuric e Fiamozzi, la punta frana a terra, l’ arbitro non fischia e se arbitro non fischia non è rigore.

Fioccano le occasioni, una per parte una dopo l’ altra, neutralizzate dai portieri.

Il nuovo entrato Bocalon pare scatenato. Rimedia un fallo al 69′ a opera di Arrigoni, anch’ egli ammonito. Poi, al 72′ segna, di testa, su bel cross dalla destra di Di Gennaro, con la difesa di casa non impeccabile, per dirla con un eufemismo, ma diciamo pure complice, portiere compreso, nella circostanza tutti fermi o a vuoto.

Comunque il Lecce, preso il gol del pareggio, non si ferma e costruisce alcune belle azioni, sfumate per poco.

Poi il mister mette una punta in più: indovinate chi? Il contestatissimo Chiricò, che aveva rifiutato la cessione, sfidando la lunga contestazione degli ultras, che da tempo ce l’ hanno con lui per i suoi atteggiamenti ostili pregressi.

Proprio il nuovo entrato guadagna una punizione da posizione invitante. Batte Falco e crea il vantaggio, sì, con un sinistro incantevole che aggira la barriera e deposita la palla nel sacco alla sinistra di Micai. Anche per lui due gol in due partite.

Ultimi minuti incandescenti. Testa a testa Pettinari – Schiavi, scintille, ma ad essere espulso è Liverani, allontanato dal direttore di gara per proteste: voleva l’ espulsione del difensore ospite.

Comincia il recupero, e al primo dei quattro fissati la Salernitana pareggia: Castiglia trova l’ inserimento vincente e fa secco Vigorito in vana uscita; ma sì, inutile dirlo, anche qui retroguardia giallorossa “non impeccabile”.

Tira bene Mancosu al  terzo, ma ‘stavolta Micai para in due tempi.

Al quarto invece Djuric spedisce fuori.

Finisce così, 2 a 2.

 

IL GIUDIZIO

Ancora una prestazione in chiaro-scuro, un altro pari con rammarico. A tratti il Lecce gioca bene, convinto, determinato e in condizione sia fisica, sia mentale splendida, colpisce, sa far male.

A tratti cala di concentrazione, proprio nelle fasi cruciali, e prende gol che si sarebbero potuti evitare.

E Liverani sbaglia ancora i cambi, e sì che, per non sbagliare, ‘stasera ne ha fatti solo due, sui tre a disposizione: ma basteranno, e avanzeranno, per continuare a far discutere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Sport

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