L’ADDIO A SALVATORE CAPILUNGO

| 3 Marzo 2019 | 3 Comments

(Rdl)______

Se ne va un altro pezzetto della Lecce che fu, degli anni Settanta, della così detta Prima Repubblica. Nella notte è morto Salvatore, detto Totò, Capilungo, sindaco dal 1969 al 1977.

Segretario DC, prima e dopo, e democristiano per sempre. Riservato, modesto, quanto abile mediatore, e infaticabile tessitore della rete del potere. E mister preferenze in città.

“Sua” la fontana di Piazza Mazzini, all’epoca contestata a lungo e vario titolo dalle opposizioni, con la Galleria e tante altre nuove realizzazioni.

“Suo” un premio per il cinema, che portò in città, al Politeama, gli attori di fama mondiale allora più in voga, e così la fece conoscere tramite le foto e le cronache di quotidiani e rotocalchi un po’ di più, al tempo in cui ancora Cristo si era fermato a Eboli, e, per quanto ci riguarda, sul Gargano, e al massimo era arrivato a Bari.

Abbozzò cioè una prima modernizzazione di Lecce, il primo serio tentativo di farla uscire dall’isolamento e imporla all’attenzione del turismo quale risorsa economica.

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (3)

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  1. Paolo Perrone - tramite mail ha detto:

    È scomparso un grande sindaco di questa città. Con Salvatore Capilungo, negli anni Settanta, Lecce ha iniziato infatti a prendere il volto della città moderna che diventerà poi più tardi. Emerse per il suo pragmatismo e per il grande feeling con i leccesi, che oggi perdono un grande protagonista di una stagione politica e amministrativa lontana e molto proficua. Un abbraccio affettuoso alla sua famiglia.

  2. Adriana Poli Bortone - tramite mail ha detto:

    Scompare con Toto’ (cosi lo conoscevano tutti,) Capilungo un altro importante esponente politico che ha governato la città di Lecce. Cattolico convinto, amministratore intelligente e rigoroso, attento alla correttezza amministrativa ed al decoro della cittcittà a. Fu sua l’iniziativa di arricchire piazza Mazzini con la fontana che rappresentò un elemento significativo di arredo urbano nel centro nuovo di Lecce. Alla famiglia giungano i sentimenti più affettuosi di cordoglio da parte di chi, come me, ha avuto il privilegio di conoscerlo ed apprezzarlo per le sue qualità umane e di ammimistratore.

  3. Carlo Salvemini - tramite mail ha detto:

    Esprimo le mie condoglianze alla famiglia e ai tanti affezionati amici di Salvatore Capilungo, che oggi ci ha lasciati. È stato sindaco negli anni delle grandi trasformazioni della città, dello sviluppo del cuore commerciale e moderno di Lecce. Gli anni della sua sindacatura hanno lasciato una impronta decisiva sulla città, determinandone futuro e vocazioni ancora oggi presenti. È stato un politico di altri tempi, della Repubblica dei partiti: una realtà che oggi non esiste più, ma alla quale guardiamo con rispetto per la capacità di coinvolgere e rappresentare ideologie, interessi, aspirazioni. Gli sia cara la terra, la città non dimenticherà il suo contributo.

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