LA VISITA NEI CAMPI SPERIMENTALI DOVE LA XYLELLA SI AFFRONTA CON METODI NATURALI. A leccecronaca.it LA RACCONTA IL PROTAGONISTA DELLE SPERIMENTAZIONI IVANO GIOFFREDA. CON LEGITTIMA SODDISFAZIONE

| 16 Giugno 2019 | 0 Comments

di Maria Antonietta Vacca______ Sì è svolta questa mattina la visita nei campi sperimentali organizzata e voluta dal comitato “Terra e libertà”, in collaborazione con Ivano Gioffreda, che, sulla base delle proprie esperienze, ha risposto con la proposta di una presenza diretta sui campi, al desiderio di questa associazione di documentare gli sviluppi della sperimentazione (nelle foto).

Nasce così la passeggiata tra gli ulivi alla quale sono stati invitati sindaci, amministratori e tutti coloro che a vario titolo volessero rendersi conto della reale e concreta possibilità di curare le piante con metodi naturali, come alternativa valida all’unica proposta finora portata avanti e spinta dalla Regione, ovvero l’eradicazione e i pesticidi.

leccecronaca.it ha incontrato Ivano Gioffreda al termine dell’iniziativa di oggi, per chiedere un resoconto e una valutazione della giornata.

Ivano Gioffreda non ha potuto far altro che ritenere estremamente positivo l’esito di questa manifestazione. “Innanzitutto per la partecipazione…” – ci racconta – “Abbiamo ricevuto adesioni non solo della provincia di Lecce, ma anche da Brindisi e Bari. Grande entusiasmo e curiosità nei partecipanti che hanno potuto rendersi conto con i loro occhi dell’evoluzione della cura sulle piante, proprio in una zona particolarmente colpita”.

L’itinerario della passeggiata infatti prevedeva tre campi, partendo da Alezio per poi spostarsi in una zona tra Matino e Sannicola, per finire in agro di Galatone.

Di contro ad una nutrita partecipazione popolare, va registrata invece una scarsa adesione da parte delle amministrazioni: sono intervenuti infatti un assessore di Martano e un consigliere di Surano.

Ad accompagnare invece la delegazione per tutto il percorso il senatore Maurizio Buccarella del Gruppo Misto.

“Quello di cui la scienza non si è mai preoccupata” continua Gioffreda, “è di trovare una cura. Si è invece spesa nella ricerca di piante resistenti, che serviranno verosimilmente ad alimentare la mercificazione e il business delle piante stesse”.

E così ha proseguito nelle sue considerazioni:

“La Regione finora ha difatti finanziato la ricerca della causa e non della cura che consentisse la soluzione di un problema che rischia di stravolgere il nostro paesaggio e l’habitat naturale.di tante specie animali. Pensiamo ad esempio a quanti uccelli non possono più nidificare nelle nostre zone ormai sventrate da una politica poco attenta alla salvaguardia.

Finora le indicazioni date dalla Regione e che molti hanno seguito, sono state deleterie attraverso i piani emanati dalla stessa che prevedevano tecniche invasive e da svolgersi quasi sempre in periodi estivi, periodi notoriamente poco adatti a potature pesanti, capitozzature o arature“.

Del resto la saggezza e la cultura popolare frutto di secoli di esperienza e conoscenze empiriche avevano prodotto un patrimonio storico e ambientale che tutto il mondo ci invidiava.

Con tutto il materiale raccolto dai documentaristi presenti oggi all’evento sarà realizzato un approfondimento che verrà proiettato presto pubblicamente in piazza di Martano.

Category: Cronaca, Politica

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