E MO? E MO E MO MOPLEN NELLA FRITTURINA DI PESCE. UN’INIZIATIVA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE, CONTRO L’USO DELLA PLASTICA, A TORRE CHIANCA GIOVEDI’ 20

| 19 Giugno 2019 | 0 Comments

di Maria Antonietta Vacca_______

L’incapacità dei governi di gestire con un criterio di razionalità i propri rifiuti, e l’inciviltà di tanti della nostra società sono la miscela esplosiva che ha portato ad una catastrofe ambientale le cui dimensioni sembrano destare l’attenzione soltanto di chi verso questo problema nutre una forte sensibilità.

La plastica ha oltre cent’anni, ma non li dimostra. Perché una delle sue caratteristiche peculiari è proprio quella di essere indistruttibile.

Ne è stato fatto negli anni passati un impiego massiccio e sconsiderato,che si è poi esteso anche ai Paesi in crescita dell’ Africa e dell’ Asia.

Senza che fosse affrontato il problema dello smaltimento, con una gran quantità di oggetti che andavano a finire nei corsi d’acqua e da là al mare.

La produzione di plastica, tuttora quasi interamente (per il 90%) dipendente da materie fossili, impiega il 4-6% di tutto il petrolio e il gas usati in Europa. A questi vengono aggiunti poi additivi, come coloranti, ritardanti di fiamma, antiossidanti o antistatici, che ne esaltano o ne attenuano le proprietà.
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Oggi le materie plastiche coprono l’85% della domanda totale a livello globale, tre tipi di plastica coprono il 50% della domanda in Europa.

L’Europa è il secondo maggiore produttore mondiale di plastica dopo la Cina. Nel 2016 ha prodotto 60 milioni di tonnellate di plastica, che si sono trasformate in 27 milioni di tonnellate di rifiuti. Di queste, solo il 31% è stato avviato al riciclo, mentre il 27% è finito in discarica e il resto è stato
avviato al recupero energetico.
Il 40% della plastica europea è destinato agli imballaggi e si trasforma in 16,7 milioni di tonnellate di rifiuti.
Nonostante la situazione stia leggermente migliorando, il ricorso alla discarica (senza quindi passare per nessun tipo di riciclo) rimane ancora per molti paesi europei la prima o la seconda opzione: è predominante nei paesi balcanici e in alcune aree dell’Est Europa ed è il 50% in Italia, Francia e Spagna.

Pochi e tardivi i provvedimenti per limitare il ricorso all’ uso della plastica, anche se certo, meglio tardi che mai.

Ma c’è ancora tantissimo da fare.
Ad oggi la domanda di plastica riciclata copre solo il 6% del mercato europeo.

Significative al fine di sensibilizzare sempre più le coscienze nei confronti di questo fenomeno, le varie iniziative e campagne che si susseguono.

A questo proposito le Guardie Ecologiche Volontarie promuovono la campagna:
PLASTICA E SICUREZZA ALIMENTARE

Plastica e sicurezza alimentare sarà l’argomento che, giovedì 20 giugno, le G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) della Provincia di Lecce, appartenenti al Raggruppamento ENDAS, insieme alle G.E.V. di Capitanata (Foggia), porteranno all’attenzione dei cittadini con la diffusione di materiale informativo che illustra il “Ciclo perverso della plastica” negli alimenti, in particolar modo ittici, e del rischio che corriamo ingerendo tale cibo incriminato.

Da uno studio condotto dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare – EFSA è, infatti, emerso che “le microplastiche sono state segnalate nei frutti di mare (come pesce, gamberetti e bivalvi) e anche nel miele, nella birra e nel sale da cucina”.

Il gazebo informativo verrà installato nella splendida cornice del Parco di Rauccio, precisamente nell’area che si affaccia sul Bacino Idume nei pressi del Lido Cambusa a Torre Chianca a partire dalle ore 11,30 circa.
La giornata inizierà con l’accoglienza a Lecce del Raggruppamento delle G.E.V. della Provincia di Foggia che, dopo i saluti istituzionali, insieme ai colleghi G.E.V. ENDAS Lecce, visiteranno la Città, il Parco di Rauccio e presenzieranno al gazebo informativo a Torre Chianca.
Le G.E.V. delle Province di Lecce e Foggia, unite dal rispetto dell’Ambiente e della Natura, dalla volontà di tutelare il proprio Patrimonio Ambientale, Naturalistico e Culturale, hanno scelto questa giornata per siglare un gemellaggio fra i due Raggruppamenti, al fine di instaurare una proficua collaborazione attraverso la creazione di momenti conoscitivi e di confronto, di alleanze collaborative tramite lo scambio e la comparazione delle differenti realtà territoriali e lo studio di soluzioni a problemi comuni, che punti alla tutela ambientale e all’amicizia reciproca.
L’evento terminerà con la firma del Patto di Amicizia “Insieme per Natura” fra i due Raggruppamenti G.E.V.

 

Category: Cronaca, Politica

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