‘POLITICHE FALLIMENTARI DELLA REGIONE SULLA CACCIA’

| 7 Ottobre 2019 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale del M5S Gianluca Bozzetti ci manda il seguente comunicato______

Dopo i ritardi nella definitiva approvazione del piano faunistico venatorio, l’impugnativa da parte del Governo nazionale della legge con la quale è stata consentita la possibilità per i cacciatori residenti in  Puglia di esercitare la caccia alla fauna migratoria per 20 giornate per annata venatoria in ATC diversi da quello di residenza e le carenze della vigilanza venatoria, arriva l’ennesima certificazione del fallimento della Regione in materia di tutela della fauna selvatica. Una bocciatura che sottolinea, ancora una volta, la necessità di una maggiore attenzione negli atti che disciplinano la caccia”.

Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti, in seguito alla sospensione fino al prossimo 24 ottobre del calendario venatorio della Regione Puglia da parte del Consiglio di Stato.

“Il calendario venatorio regionale – continua il pentastellato – approvato (come sempre) in forte ritardo rispetto alla data del 15 giugno prevista dalla legge, aveva disposto che l’apertura della stagione fosse fissata al 15 settembre 2019 per i residenti in Puglia e aveva tra l’altro previsto la preapertura della stagione venatoria nei giorni 1, 4 e 11 settembre anche per alcune specie considerate a rischio. Una deroga a cui ci siamo dichiarati da subito fortemente contrari, tanto da aver inviato una richiesta di chiarimenti all’ufficio regionale competente anche in seguito alla sospensione dei calendari venatori della Regione Abruzzo e della Regione Marche, da parte dei rispettivi TAR, proprio con riferimento alle criticità riscontrate nelle disposizioni che prevedevano la preapertura della stagione venatoria per alcune specie, in ragione del prevalente interesse pubblico generale alla conservazione della fauna selvatica. Lettera a cui, come spesso accade, non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

Bozzetti ricorda come non solo manchi un piano di gestione  che contrasti il cattivo stato di conservazione delle specie,  ma la Regione, senza necessari studi e approfondimenti, continui ad autorizzare la caccia a specie a rischio al di fuori dei periodi consigliati nelle raccomandazioni, discostandosi dai pareri tecnico-scientifici dell’Ispra,  che seppur non vincolanti, richiedono una dettagliata motivazione per il mancato rispetto.

“Così operando – incalza Bozzetti –  la Regione ha prodotto un danno non solo alla fauna selvatica, compromettendo la tutela del patrimonio faunistico e della biodiversità territoriale, ma, per  accontentare le associazioni venatorie, ha finito per danneggiare gli stessi cacciatori che non potranno esercitare per quasi un mese la loro attività nonostante le spese sostenute.

Tutto questo è aggravato dalle persistenti criticità in merito alla concreta operatività del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia e delle guardie venatorie volontarie, che bisogna rendere concretamente operativi quanto prima per importanti esigenze di prevenzione e repressione dei reati ambientali e di vigilanza venatoria. Viste le tante criticità in materia di attività venatoria e tutela faunistica ci aspettiamo che l’assessore all’Agricoltura Emiliano intervenga il prima possibile. I  fallimenti con le altre deleghe però non lasciano ben sperare.”______

LA RICERCA nel nostro articolo di ieri

“Non è uno sport, è una guerra” / #STOPCACCIA / NON BASTA UCCIDERE INUTILMENTE UN POVERO UCCELLO, DEVONO PER FORZA FARE PURE UN MASSACRO. ALTRI QUATTRO MICIDIALI AGGEGGI SCOPERTI E SEQUESTRATI

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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  1. Roberto Marti, Lega - tramite Facebook ha detto:

    Il Senatore della Lega Salvini Premier, Roberto Marti, interviene a difesa dei cacciatori pugliesi, ancora una volta penalizzati dall’inadeguatezza della Regione che ha preferito adottare un provvedimento farsa, la delibera 1805 del 10/10/2019, che adegua il calendario venatorio alle direttive dell’ISPRA, senza tener conto dei dati scientifici.

    “E’ ridicolo e inadeguato il provvedimento con cui la Regione riapre la stagione venatoria presentando ai cacciatori pugliesi un nuovo calendario, provvisorio e fortemente limitato, che continua a scontentare una categoria da anni trascurata dal governatore Emiliano”. A dichiararlo è il senatore salentino della Lega Salvini Premier, Roberto Marti.

    “La delibera 1805 approvata dalla Regione Puglia è solo un’ulteriore menzogna servita ai cacciatori pugliesi, perché essa approva un calendario che recepisce integralmente le limitazioni poste dall’ISPRA sulle date di apertura e chiusura delle specie cacciabili, in particolare della lepre, del fagiano,della beccaccia e dei turdidi”.

    “La Regione Puglia”, continua il Senatore Marti, “approva dunque un altro provvedimento tampone, che fa tornare il settore indietro di anni invece di mettere mano seriamente al Piano Faunistico Venatorio, che viene dunque rinnovato con delibere generiche e approssimative, obsolete e prive di motivazioni valide, carenti per sostenibilità e improntate ad aspetti etici più che a dati scientifici che tengano conto dei periodi di riproduzione delle diverse specie. I cacciatori pugliesi hanno ben compreso di essere stati ingannati”, dice ancora il Senatore Roberto Marti, “con l’adozione di una delibera fondata su aspetti ideologici, favorevole alle pretese animaliste e che non tiene in alcun conto i principi di sostenibilità, a cui invece da sempre è informata la politica della Lega nel settore. Per questo”, conclude il senatore Roberto Marti, “continueremo a sostenere con impegno i cacciatori pugliesi, ponendoci a garanzia di istanze che riescano a contemplare i principi di questa passione con la salvaguardia delle specie coinvolte”.

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